Il progetto

Quando lo yacht non basta più, arrivano le città galleggianti

Lo studio di design Lazzarini sta lavorando per costruire Pangeos, un'enorme imbarcazione lussuosa a forma di tartaruga
© Twitter (Lazzarini design studio)
Red. Online
28.11.2022 10:00

Immaginiamo di partire per una vacanza su una nave da crociera. Ormai, su queste imbarcazioni sono disponibili comfort di qualsiasi tipo. Piscine, SPA, palestre, ristoranti, negozi, sale cinematografiche e discoteche. Ora, però, alziamo l'asticella del nostro viaggio. E immaginiamo che, anziché partire con una nave di crociera, questa volta saliremo a bordo di una città galleggiante. O meglio di una barca, con al suo interno una città galleggiante. No, non parliamo di un film ambientato nel futuro, e nemmeno di fantascienza. Questo è il progetto Pangeos, a cui lavora lo studio di design Lazzarini di Roma. Scopriamo meglio di cosa si tratta. 

Dal superyacht al terayacht

Da una parte la crisi economica. Dall'altra, per qualcuno i superyacht sono ormai passati di moda. Anzi, non bastano più nemmeno i mega e i gigayacht. Il Pangeos, infatti, si classifica addirittura come un terayacht. Un'imbarcazione di lusso a forma di tartaruga tera, lunga 550 metri e larga 610 metri, che prende il nome dalla Pangea, il supercontinente che si pensa inglobasse tutte le terre emerse della Terra tra il Paleozoico e il primo Mesozoico. Ma non solo sono i numeri delle misure della barca a essere così elevati. Per costruirla, saranno necessari - udite udite - ben 8 miliardi di dollari. Un progetto molto più che ambizioso. Prima di iniziare i lavori, però, sarà necessario trovare una collocazione all'imbarcazione. È impensabile, infatti, pensare di realizzare Pangeos senza prima aver trovato uno spazio abbastanza grande da cui partire, dove dragare circa un chilometro quadrato di mare e costruire una diga circolare, da cui poi sviluppare il resto. Attualmente, questo posto speciale ancora non esiste, ma i progettisti di Lazzarini design ipotizzano che l'Arabia Saudita possa essere la miglior candidata. E nello specifico, la zona individuata per vedere sorgere Pangeos potrebbe essere quella del porto King Abdullah, a 130 chilometri da Gedda. 

Tra centri commerciali e piste per aerei

Un'enorme struttura galleggiante a forma di tartaruga, quindi. Vista in questo modo, Pangeos potrebbe ricordare la dimora di un qualche cattivo disneyano o di un film di James Bond. Ma cosa ci sarà, a tutti gli effetti, sopra? Secondo lo studio Lazzarini, sulla città galleggiante non mancheranno centri commerciali, alberghi, parchi e persino porti dove far attraccare le navi e piste per far atterrare piccoli aerei. Ma se questo vi sembra già molto, aspettate di sentire il resto. Pangeos - riporta la CNN - sarà infatti diviso in blocchi come una vera e propria città. Avrà la sua piazza principale, da cui si districheranno edifici a spirale. Il "guscio" della tartaruga sarà ricoperto di spazi verdi, mentre sul tetto della nave saranno installati dei pannelli speciali per alimentare lo stesso yacht. Al di sotto degli spazi abitativi dovrebbero poi esserci circa 30.000 "celle", in grado di mantenere la struttura a galla. Pangeos navigherà a una velocità di cinque nodi, anche se le sue "ali" trarrebbero energia dalla resistenza delle onde che si infrangono contro la nave. 

Otto anni per vedere la tartaruga viaggiare

Fin qui, il progetto è accattivante, costoso e lussuoso. Ma parliamo del viaggio. L'enorme tartaruga galleggiante, infatti, una volta ultimata, viaggerà senza una vera e propria destinazione, ma abbraccerà piuttosto la filosofia del «la meta è il viaggio stesso». Prima di provare a salire a bordo di questa sfarzosa imbarcazione, ci vorrà però ancora del tempo. Le speranze di Lazzarini sono quelle di iniziare la costruzione nel 2023, ma prima di riuscire a completarla definitivamente ci vorranno circa 8 anni. Tuttavia, per i più curiosi, grazie a un'iniziativa di crowdfunding è possibile acquistare - tramite NFT - un biglietto d'ingresso virtuale (per il costo di 16 dollari, ossia pressappoco la stessa cifra in franchi svizzeri), o un di un appartamento vip (per 169 dollari, ossia circa 160 franchi). E sebbene il costo - che si suppone essere proibitivo - di un'esperienza reale sulla nave tartaruga possa spaventare, online gli utenti hanno elencato ben altre preoccupazioni. C'è chi si domanda come un'imbarcazione del genere riesca a non affondare. Chi non si capacita di come sia possibile mantenere questa struttura. Ma dopotutto, al primo viaggio della tartaruga mancano ancora almeno otto anni. E nel frattempo, chissà quali altre tecnologie potrebbero subentrare.