La storia

Quando Mosca assaggiò il primo Big Mac

Tra le aziende che hanno deciso di abbassare le serrande in Russia c'è infine anche McDonald's – Ripercorriamo la storia del primo ristorante del celebre fast food sorto nel cuore dell'URSS
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Giacomo Butti
09.03.2022 11:05

Sempre più serrande si stanno abbassando nelle città russe. Diversi grandi marchi hanno abbandonato il Paese in protesta per l'invasione dell'Ucraina: chiusi i negozi, bloccati i siti. Ma ci sono alcuni «irriducibili», rimasti perlopiù in silenzio, che negli ultimi giorni hanno subito una forte pressione pubblica sui social. Tra questi, giganti del fast food come KFC, Burger King e sì, anche McDonald's. Che - è notizia di questa sera - chiuderà temporaneamente 850 dei suoi punti vendita in Russia. Proprio McDonald's fu protagonista, fra il 1988 e il 1990, di un clamoroso avvicinamento fra URSS e Stati Uniti. Nel 1988, infatti, McDonald's ottenne dal Partito comunista il permesso di iniziare l'attività sul territorio dell'Unione Sovietica: un segno che i tempi stavano cambiando nel Paese. Due anni dopo, il 31 gennaio 1990, il primo ristorante aprì le sue porte a Mosca in piazza Pushkinskaya, davanti a una folla pronta ad assaggiare per la prima volta il panino simbolo del capitalismo: il Big Mac. O Bolshoi Mak, com'è famoso sin da allora in Russia. 

Con oltre 650 posti a sedere, la filiale di Mosca era allora il McDonald's più grande al mondo. Il Bolshoi Mak, secondo dati pubblicati all'epoca dal New York Times, era venduto al costo di 2 rubli (allora corrispondenti a circa 3,38 dollari), pari all'1% del salario medio mensile sovietico. Intervistato dal giornale statunitense, George A. Cohon, presidente della filiale canadese che aveva curato l'operazione di mercato (e politica), aveva affermato che il sapore del Big Mac russo sarebbe stato «lo stesso gustabile in qualsiasi altra parte del mondo». Cohon aveva incontrato per la prima volta i funzionari sovietici ai Giochi Olimpici di Montreal nel 1976 e lì aveva avuto inizio la gestazione: i negoziati erano durati 12 anni, con una decisa accelerazione dopo l'ascesa al potere di Gorbaciov.

Insomma, una lunga e particolare storia lega McDonald's alla Russia. Ora, su una Russia sempre più buia e austera che ricorda l'URSS, il gigante del fast food ha ceduto alle pressioni, ha fatto un passo indietro, e ha spento le luci della sua gialla «M». «Temporaneamente».

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