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Quando un Nobel per la pace chiede armi: «Dobbiamo fermare le atrocità russe»

L'avvocatessa per i diritti umani Oleksandra Matviychuk: «Non abbiamo più strumenti legali contro Mosca, documentati 24 mila crimini di guerra» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Quando un Nobel per la pace chiede armi: «Dobbiamo fermare le atrocità russe»
Red. Online
29.11.2022 06:24
20:41
20:41
«Chiederemo al Congresso di continuare ad aiutare l'Ucraina»

L'amministrazione Biden «continuerà a chiedere al Congresso di fornire all'Ucraina l'assistenza di cui hai bisogno». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un punto con la stampa a bordo dell'Air Force One che sta portando il presidente Joe Biden in Michigan, rispondendo ad una domanda sulle minacce del leader dei repubblicani alla Camera Kevin McCarthy, speaker in pectore dopo la risicata vittoria del suo partito alla House nelle elezioni di Midterm, di «non fornire più assegni in bianco» a Kiev.

20:10
20:10
«Patriots a Kiev diventeranno obiettivo legittimo»

«Se, come ha suggerito Stoltenberg, la Nato fornirà ai fanatici di Kiev i sistemi Patriots insieme al personale della Nato, diventeranno immediatamente un obiettivo legittimo delle nostre forze armate. Spero che lo capiscano». Lo scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, su Telegram.

Il segretario generale della Nato ha annunciato oggi alla ministeriale di Bucarest che sono in corso discussioni sulla possibilità di fornire missili Patriots all'Ucraina.

18:46
18:46
Attivisti anti-guerra che scappano da Russia arrestati in USA

Gli attivisti contro la guerra che fuggono dalla Russia spesso non trovano libertà negli Usa, ma finiscono in centri di detenzione per immigrati. Lo riporta il New York Times, secondo cui migliaia di russi stanno attraversando il confine meridionale degli Stati Uniti per chiedere asilo.

Tra loro ci sono Mariia Semiatina e Boris Shevchuk: marito e moglie dopo l'invasione dell'Ucraina hanno iniziato a pubblicare messaggi contro il conflitto sui social, ma i post sono stati ripetutamente cancellati dalle autorità e i loro account sono stati bloccati. La coppia allora ha cominciato a nascondersi temendo di esser ricercati dalla polizia e alla fine ha deciso di lasciare il Paese. Arrivati in Messico a metà aprile, due settimane dopo si sono recati al confine con gli Stati Uniti, hanno consegnato i loro passaporti e hanno chiesto asilo. Invece della libertà che speravano finalmente di ritrovare - spiega il Nyt - sono stati portati in centri di detenzione per immigrati in zone remote della Louisiana e sono passati sei mesi prima che riuscissero a rivedersi.

«Quando abbiamo lasciato la Russia, pensavo che le nostre sofferenze sarebbero finite - ha detto Shevchuk, 28 anni - Mi sento impotente». Anche prima dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca gli attivisti antigovernativi scappavano dal paese e cercavano rifugio negli Stati Uniti, ma l'esodo si è intensificato dalla fine di febbraio, raggiungendo i massimi della storia recente.

Nell'anno fiscale 2022, 21'763 russi si sono rivolti alle autorità Usa al confine meridionale, rispetto ai 467 del 2020. Chiunque tocchi il suolo americano ha il diritto di chiedere asilo, che tuttavia viene concesso solo a chi può dimostrare di essere perseguitato nel proprio paese in base a razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un particolare gruppo sociale.

18:46
18:46
In corso discussioni per fornire Patriots a Kiev

«Una delle prime motivazioni di avere (il ministro degli Esteri ucraino) Kuleba» a Bucarest «è discutere le necessità urgenti» dell'Ucraina, e «questo dialogo ha permesso di aumentare il sostegno a livelli senza precedenti, anche a livello militare. Pertanto è importante che continuiamo a incontrarci e affrontare la lista concreta, lo facciamo in Nato» e in altri formati.

Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa dopo la ministeriale Esteri a Bucarest. «Questo riguarda anche fornire nuovi sistemi, come i Patriots, e ci sono discussioni al riguardo al momento. Ma riguarda anche fare in modo che i sistemi già consegnati funzionino e siano efficaci con parti di ricambio».

18:28
18:28
Il sarcasmo di Kiev su come evitare i blackout

«La soluzione migliore e più efficace al problema energetico dell'Ucraina sono i missili con una gittata di 800 chilometri o più, che consentiranno risparmi significativi sui generatori», ha affermato sarcasticamente il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina Oleksiy Danilov, come riporta Interfax Ukraine.

18:25
18:25
Blinken annuncia altri 53 milioni di dollari per la rete elettrica

Nel pieno dei «continui attacchi brutali russi contro le infrastrutture energetiche ucraine», il segretario di stato USA Antony Blinken ha annunciato in un incontro del G7 a margine della ministeriale NATO a Bucarest altri 53 milioni di dollari di aiuti americani per sostenere l'acquisto di equipaggiamento cruciale per la rete elettrica di Kiev. Lo rende noto il dipartimento di Stato USA.

Il nuovo pacchetto di aiuti si aggiunge ai 55 milioni già stanziati per ripristinare l'energia elettrica nel Paese. Dall'inizio della guerra russa in Ucraina, l'amministrazione americana ha fornito quasi 32 miliardi di dollari di aiuti a Kiev, compresi 145 milioni di dollari per riparare, mantenere e rafforzare il settore elettrico ucraino di fronte ai ripetuti attacchi russi.

18:06
18:06
«Attivista bielorussa Kolesnikova in terapia intensiva»

L'attivista bielorussa in carcere, Maria Kolesnikova, è stata ricoverata in terapia intensiva. «Questo è estremamente preoccupante. Maria Kolesnikova è stata ricoverata in terapia intensiva per motivi sconosciuti. Al suo avvocato non è stato permesso vederla. Recentemente era stata trasferita in una cella di punizione. Abbiamo bisogno di informazioni sulle sue condizioni e dobbiamo assicurarci che abbia l'aiuto necessario», ha annunciato la leader dell'opposizione bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaya, su Twitter.

17:43
17:43
«Colloqui con gli USA rinviati per pessime relazioni»

La decisione della Russia di rinviare sine die i colloqui con gli USA sul trattato New Start è stata presa a causa della «situazione estremamente negativa delle relazioni» tra Mosca e Washington, e ora la Russia si aspetta che gli Stati Uniti facciano «sforzi scrupolosi per creare le condizioni» per tenere questi colloqui. Lo afferma il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia Interfax.

17:42
17:42
« Ci servono Patriots e generatori, fate presto»

«Abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea, in particolare Patriots, e trasformatori per la rete elettrica. Di questo si discute oggi a Bucarest. L'ultima volta che ho partecipato a una ministeriale Nato ho usato tre parole: armi armi e armi. Questa volta ne userò altre tre: presto presto presto». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando al fianco del segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg.

17:41
17:41
«Non basta vittoria ma serve giustizia»

«La vittoria non è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di giustizia». Lo ha detto la first lady ucraina Olena Zelenska parlando davanti ai parlamentari britannici a Westminster.

Facendo eco all'intervento dello Speaker dei Comuni Sir Lindsay Hoyle, che aveva paragonato il conflitto in Ucraina all'Olocausto, Zelenska ha continuato il paragone con la Seconda guerra mondiale: «Le sirene udite in tutta l'Ucraina sono identiche a quelle udite dalle generazioni britanniche che non si sono arrese e noi così non ci arrenderemo».

Nel suo intervento ha accusato le truppe russe di numerosi crimini di guerra compiuti durante l'invasione, in particolare contro donne e bambini.

17:21
17:21
L'esercito russo colpisce di nuovo l'ospedale di Kherson

L'esercito russo ha attaccato l'ospedale regionale di Kherson, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato informato: lo rende noto l'ufficio presidenziale ucraino spiegando che non ci sono state vittime, come riporta Unian.

Quattro giorni fa l'ospedale era stato colpito dai missili russi, così come altre strutture sanitarie, e i pazienti del reparto pediatrico e psichiatrico erano stati trasferiti a Mykolaiv e Odessa.

17:06
17:06
Zelensky sente Scholz, focus protezione Ucraina da terrore russo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto via Twitter di aver parlato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e lo ha ringraziato per «aver sostenuto l'iniziativa sul grano. Abbiamo anche discusso dell'attuazione della formula di pace ucraina e della cooperazione per proteggere l'Ucraina dal terrore missilistico russo».

17:03
17:03
Arrestato il vice sindaco di Kherson per collaborazionismo

Le autorità ucraine hanno arrestato il vice sindaco della città di Kherson, sospettato di collaborazionismo con le truppe russe durante l'occupazione russa. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale, secondo quanto riportato da Kiyv Independent.

Secondo i pubblici ministeri, a marzo, il funzionario - il cui nome non è stato reso noto - ha iniziato a collaborare con i delegati russi a Kherson, tra cui Vladimir Saldo, capo del governo di occupazione dell'oblast di Kherson.

«Pur comprendendo che i rappresentanti della Russia hanno occupato illegalmente l'oblast, il sospettato ha contribuito a istituire servizi comunali e abitativi per l'amministrazione dell'occupazione, nonché forze dell'ordine istituite illegalmente», si legge nella dichiarazione della procura.

Se ritenuto colpevole, il funzionario rischia dai 10 ai 12 anni di carcere. La città di Kherson è stata liberata dalle forze ucraine l'11 novembre scorso a seguito del ritiro dei russi dopo otto mesi di occupazione.

16:13
16:13
AIEA in centrali ucraine per proteggere sistema energia

«L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) rafforzerà la sua presenza in tutte le centrali nucleari ucraine per proteggere le infrastrutture energetiche del Paese»: lo ha dichiarato in un tweet il direttore generale dell'AIEA Rafael Grossi, che oggi ha avuto una conversazione con il ministro ucraino Dmytro Kuleba durante la riunione dei ministri degli Esteri della Nato in Romania.

I due hanno anche discusso dell'urgente creazione di una zona di sicurezza nucleare attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è sotto il controllo degli occupanti russi.

16:10
16:10
L'ONU plaude a donazione di fertilizzanti russi

«Le Nazioni Unite accolgono con favore la donazione di 260'000 tonnellate di fertilizzanti da parte dei produttori russi immagazzinati nei porti e nei magazzini europei, che serviranno ad alleviare i bisogni umanitari e prevenire catastrofiche perdite di raccolto in Africa, dove è attualmente in corso la stagione della semina». Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric.

«La prima spedizione di 20'000 tonnellate di fertilizzanti ha lasciato i Paesi Bassi su una nave noleggiata dal Wfp oggi, diretta in Malawi attraverso il Mozambico - ha aggiunto -. Sarà la prima di una serie di spedizioni di fertilizzanti destinate a numerosi altri Paesi del continente africano nei prossimi mesi».

Il segretario generale Antonio Guterres «ringrazia i governi di Russia, Malawi e Paesi Bassi, in stretto coordinamento con l'Unione Europea, per la loro disponibilità a consentire questa prima spedizione umanitaria cruciale per la sicurezza alimentare globale». «Ricollegare i mercati dei fertilizzanti è un passo fondamentale per garantire la sicurezza alimentare globale per il 2023 - ha aggiunto il portavoce - e le Nazioni Unite continueranno a compiere ogni sforzo, con tutte le parti, per raggiungere questo obiettivo».

15:42
15:42
«Pericolo di escalation da un maggiore coinvolgimento degli USA»

La Russia fa presente agli USA che la loro politica verso un maggiore coinvolgimento nel conflitto in Ucraina porta il pericolo di una escalation. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov citato dall'agenzia Tass. Ryabkov ha aggiunto che tra Washington e Mosca non sono in corso negoziati sull'Ucraina, ma che le due parti semplicemente si scambiano «segnali».

Non abbiamo un dialogo su questioni relative all'Ucraina - ha affermato Ryabkov - perché le nostre posizioni sono ai poli opposti. Abbiamo periodici scambi di segnali su come queste o quelle azioni di Mosca o Washington sono prese a Washington e a Mosca rispettivamente«.

15:27
15:27
L'Ucraina potrebbe espellere i cittadini russi arrivati in Crimea dopo il 2014

L'Ucraina sta prendendo in considerazione l'espulsione di tutti i cittadini russi arrivati in Crimea dopo che è stata annessa da Mosca nel 2014. Lo ha scritto in un articolo pubblicato dall'Ukrainska Pravda Tamila Tasheva, rappresentante per la Crimea del presidente Volodomyr Zelensky.

Secondo la legislazione ucraina, ha spiegato, tutti gli stranieri che sono entrati nella penisola dopo il 2014 non attraverso i checkpoint ucraini, hanno violato i termini di soggiorno e vivono illegalmente nel territorio della Crimea. La decisione è semplice e non contraddice il diritto internazionale, ha detto, la popolazione entrata illegalmente nel territorio della penisola deve lasciare la Repubblica Autonoma di Crimea e Sebastopoli partendo volontariamente o sarà espulsa con la forza.

Ha aggiunto che l'attuale legislazione ucraina prevede anche la possibilità di rimpatrio forzato di stranieri e apolidi, sebbene attualmente non possa essere applicata ai territori temporaneamente occupati.

Tasheva ha anche scritto che l'Ucraina non riconosce i passaporti che la Russia ha «forzatamente» distribuito ai residenti della penisola di Crimea sotto la sua occupazione, aggiungendo: «Tutti loro erano e rimangono cittadini ucraini».

14:57
14:57
«La distruzione delle infrastrutture energetiche è un crimine di guerra»

La distruzione «sistematica» delle infrastrutture energetiche perpetrata dalla Russia in Ucraina è un «crimine di guerra». Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann dopo un incontro con i suoi omologhi del G7. Gli attuali attacchi mirati alle forniture di elettricità e riscaldamento «al fine di tenere le persone nei loro appartamenti per un inverno in cui le temperature potrebbero scendere a -30 gradi centigradi» sono «un terribile crimine di guerra», ha detto il ministro.

11:47
11:47
Kiev di nuovo al buio

Kiev di nuovo al buio a partire da oggi: la società per l'energia elettrica ucraina Dtek ha annunciato questa mattina la ripresa delle interruzioni della corrente.

«A partire da oggi a Kiev riprendono le interruzioni della corrente di emergenza, si sta facendo tutto il possibile per garantire l'elettricità a ciascun utente per 2-3 ore due volte al giorno. I programmi di blackout per la stabilizzazione non funzionano», ha reso noto Dtek, citata da Unian.

«Non appena riusciremo a riequilibrare la situazione, torneremo al piano a orari», ha aggiunto la società. I blackout riprendono nella capitale per la prima volta dal 23 novembre.

07:21
07:21
«Pioggia di bombe su Kherson»

Nell'ultima settimana, l'esercito russo ha lanciato bombe e missili «258 volte contro 30 insediamenti della regione di Kherson». Lo ha detto il presidente Volodomyr Zelensky durante un video discorso alla nazione pubblicato ieri sera, riferisce Ukrinform.

«Ogni giorno gli occupanti hanno bombardato Kherson e un certo numero di comunità in tutta la regione. In una sola settimana, il nemico ha sparato 258 volte contro 30 insediamenti della regione di Kherson. L'esercito russo ha anche danneggiato la stazione di pompaggio che forniva acqua a Mykolaiv», ha detto Zelensky.

«Questa non è una guerra - sono andati oltre. Non sono capaci di nient'altro che distruzione. Questo è tutto ciò che si lasciano alle spalle. E quello che stanno facendo ora contro l'Ucraina è il loro tentativo di vendicarsi. Vendicarsi del fatto che gli ucraini si sono difesi. L'Ucraina non sarà mai un luogo di distruzione. L'Ucraina non accetterà mai ordini da questi compagni di Mosca», ha detto Zelensky, aggiungendo che l'Ucraina farà di tutto per ripristinare ogni struttura, ogni casa, ogni impresa distrutta dagli occupanti.

06:25
06:25
IL PUNTO ALLE 6

Con una mossa a sorpresa, l'avvocatessa ucraina per i diritti umani Oleksandra Matviychuk, la cui organizzazione Centro per le libertà civili ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2022, ha chiesto forniture di armi per il suo Paese d'origine.

«Abbiamo bisogno di sistemi antiaerei. Abbiamo bisogno di equipaggiamento militare che ci aiuti a proteggere i nostri cieli», ha detto Matviychuk all'AFP: «Dobbiamo evitare nuovi danni critici alle infrastrutture civili», ha aggiunto.

Matviychuk è il capo dell'organizzazione ucraina per i diritti umani Centro per le libertà civili, che quest'anno ha ricevuto il premio Nobel per la pace insieme all'organizzazione russa Memorial e al politico bielorusso e attivista per i diritti umani Ales Byalyatsky.

È stata «una strana situazione per me» e un «chiaro segno» che qualcosa non funziona nell'«intero sistema internazionale», se un avvocato per i diritti umani deve chiedere sistemi antiaerei, ha spiegato Matviychuk.

La direttrice del Centro per le libertà civili si è lamentata del fatto che il diritto internazionale non è più efficace. «Non abbiamo più strumenti legali che possano fermare le atrocità russe, perché la Russia ignora pubblicamente il diritto internazionale e tutte le decisioni delle organizzazioni internazionali», ha detto la 39.enne.

Anche l'Ucraina ha urgente bisogno di aiuti umanitari per «superare questo inverno molto rigido». Lei stessa ha appena trascorso tre giorni senza elettricità e riscaldamento nel suo appartamento a Kiev.

Secondo Matviychuk, il Centro per le libertà civili, fondato nel 2007, persegue «l'ambizioso obiettivo di documentare ogni crimine di guerra» in Ucraina. «Ora disponiamo di un database contenente più di 24.000 casi di crimini di guerra», ha affermato.