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Quando una notizia falsa stravolge la vita di una persona

Il caso di Tiffany Dover, infermiera data per morta online dopo essere finita al centro di una campagna di disinformazione no-vax
Facta.News
14.04.2023 12:57

Essere data per morta online, anche se non è vero, con tanto di foto del proprio viso diffusa sui social network in più parti del mondo. È quanto è accaduto a un’infermiera statunitense di nome Tiffany Dover nei primi mesi della pandemia di Covid-19, dopo essere finita al centro di una campagna di disinformazione antivaccinista.

Una vicenda che ha stravolto la vita della donna, come raccontato da lei stessa in un lungo approfondimento pubblicato pochi giorni fa sul sito della rete televisiva statunitense NBC News.  

Come è nata la falsa notizia della morte di Tiffany Dover

Il 17 dicembre 2020, durante una diretta televisiva per documentare l’avvio della campagna di vaccinazione contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2, Tiffany Dover, infermiera nel reparto di terapia intensiva in un ospedale della rete privata Catholic Health Initiatives Memorial a Chattanooga, nello stato statunitense del Tennessee, sviene poco dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer-BioNTech. 

Da quel momento la donna finisce al centro di teorie cospirative che riportano la notizia – già allora priva di qualsiasi riscontro – della sua morte dovuta a una presunta reazione da vaccino. La falsa informazione viene subito smentita dall’ospedale di Chattanooga e dalla diretta interessata. Tiffany Dover aveva spiegato infatti di essere «svenuta probabilmente sei volte nelle ultime sei settimane» e che si trattava di una cosa comune per lei. 

Viene anche intervistato un medico di terapia intensiva che lavora nello stesso ospedale dell’infermiera, che afferma che non c’è da sospettare che lo svenimento della donna «sia dovuto al vaccino. È un po’ come se fossi stato dal dottore e avessi fatto prima gli esami del sangue, alcune persone si sentono un po’ stordite quando vedono l’ago entrare nella loro pelle – questo è lo stesso tipo di reazione».

Le varie smentite tuttavia non vengono credute. Finiscono per alimentare ulteriori teorie infondate in base alle quali si sarebbe voluto insabbiare la morte della donna per coprire la nocività dei vaccini contro la Covid-19 all’inizio della campagna vaccinale in più parti nel mondo. Da quel 17 dicembre 2020, la notizia infondata del decesso di Tiffany Dover continua così a circolare sui social, fino ad arrivare ai nostri giorni. 

Una vita stravolta da una notizia falsa

Il 10 aprile 2023 l’infermiera racconta, in un’intervista video pubblicata da NBC News, di come l’ondata di disinformazione e teorie del complotto che la riguardavano abbiano influenzato negativamente la sua vita. «Non sono morta quel giorno», dichiara Tiffany, «ma la vita che conoscevo sì».

La donna racconta che i teorici della cospirazione e semplici utenti online hanno iniziato a scriverle sui suoi profili personali, inondandola di messaggi, e a contattare anche i suoi amici. 

La viralità della notizia falsa nei suoi confronti ha incontrato anche l’interesse di media locali e nazionali, che hanno iniziato a chiederle ripetutamente interviste. 

Nel 2022 un attivista anti-vaccini si è anche presentato a casa di Tiffany. All'epoca, racconta  NBC News, stava facendo da babysitter a suo nipote di tre mesi. La donna ha chiamato la polizia. «È stato spaventoso», ha detto Tiffany, che nel frattempo ha lasciato il suo lavoro all’ospedale: «Non so cosa vogliano queste persone da me». 

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