La storia

Quel tram svizzero bombardato dalla Russia

La città ucraina di Vinnytsia, già prima della guerra, aveva ricevuto da Zurigo alcuni modelli che VBZ aveva mandato in pensione – Uno di questi era stato colpito nell'estate del 2022 durante un bombardamento
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Red. Online
06.01.2024 22:15

Si scrive Vinnytsia, ma si legge Zurigo. Questa, almeno, è l'impressione nel percorrere le vie di questa città ucraina. Il motivo? I tram, come si legge in un reportage pubblicato sulle testate del gruppo CH Media. I modelli in circolazione in questo angolo di Ucraina, infatti, arrivano direttamente da Zurigo, dove erano stati dismessi una ventina d'anni fa. Rispetto alla vita precedente è rimasto l'iconico blu, mentre sono stati rimossi lo stemma della città sulle sponde della Limmat e quello di VBZ, l'azienda di trasporto pubblico cittadina. Di più, la guerra ha colpito anche uno di questi tram: nell'estate del 2022, quando tre missili da crociera russi hanno ucciso 28 persone. Colpendo, appunto, anche un (ex) mezzo zurighese.

D'accordo, ma come ci sono finiti questi convogli in Ucraina? Berna e Kiev, leggiamo, avevano firmato un'intesa in tal senso nel 2006, ben prima dell'invasione russa dunque. Era stata la SECO, la Segreteria di Stato dell'economia, a prendere l'iniziativa. VBZ, dal canto suo, aveva messo a disposizione tanto la sua vecchia flotta quanto le sue competenze tecniche. A favorire lo scambio, inoltre, il fatto che Vinnytsia all'epoca fosse una delle poche città ucraine a non utilizzare binari sovietici.

Dal 2007, in totale, sono stati spediti a Vinnytsia 88 Mirage e 28 Karpfen. Questi ultimi sono stati in produzione fino agli anni Cinquanta, i Mirage invece risalgono agli anni Sessanta. I Mirage, oggi splendidi sessantenni, rappresentano la spina dorsale della flotta tranviaria di Vinnytsia. All'epoca, VBZ aveva spiegato che la rottamazione di questi mezzi sarebbe costata quanto il loro invio in Ucraina. 

La collaborazione, in ogni caso, non si è esaurita ai tram più vecchi. Nel 2021, infatti, VBZ ha deciso di spedire a Vinnytsia anche il modello 2000, prodotto in Svizzera fra il 1976 e il 1992: alcuni esemplari, ancora oggi, popolano le strade di Zurigo. Quest'ultimo invio, per contro, è stato messo in stand-by a causa dell'invasione russa, nel 2022. Solo nel marzo dell'anno scorso, infatti, i primi 2000 sono finalmente arrivati in città: ne sono stati consegnati 28, mentre altri 8 seguiranno. I dipendenti dell'azienda di trasporti di Vinnytsia, come all'epoca per i Mirage e i Karpfen, sono stati addestrati in Svizzera sia alla conduzione sia alla manutenzione dei mezzi.

Le tracce dei bombardamenti russi, in Piazza della Vittoria, sono ancora visibili. L'obiettivo del bombardamento era la Casa degli Ufficiali, oggi circondata da un'alta recinzione. Le finestre, parzialmente bruciate, sono coperte da pannelli di legno. L'edificio risale all'epoca staliniana. Il bombardamento, di fatto, prese deliberatamente di mira la popolazione civile, considerando che da anni la Casa degli Ufficiali non veniva più utilizzata dall'esercito ma per eventi culturali. 

La donazione di questi tram fa parte dell'aiuto allo sviluppo nell'ambito della SECO. La stessa SECO confida che la popolazione di Vinnytsia possa usufruire dei mezzi zurighesi per altri dodici, forse quindici anni. In un momento in cui, in Ucraina, c'è forte domanda di trasporti, sarebbe stato certamente un peccato sbarazzarsi di questi tram. 

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