Quel vestito di compleanno della principessina Charlotte

Giorni speciali, questi, per i reali britannici. Mentre tutta l'Inghilterra è alle prese con gli ultimi preparativi per l'incoronazione di Carlo III, in casa Windsor oggi si festeggia anche il compleanno della piccola Charlotte. La figlia di William e Kate, nonché terza nella linea di successione come erede al trono. Ovviamente, in questa giornata di festa non potevano però mancare delle fotografie. E così, in men che non si dica, su tutti i principali media britannici sono state divulgati alcune immagini della festeggiata, scattate dalla madre Kate, principessa del Galles. Immagini che ora, neanche a dirlo, stanno facendo il giro del web. Il motivo? L'outfit della piccola Charlotte non è passato inosservato. Parliamo del «Frances Willow sun dress», per essere precisi. Un vestito di Trotters, noto marchio britannico di abbigliamento per bambini, che riporta a galla l'amore per i vestiti a fiori delle donne reali di Buckingham Palace. Ecco perché. 

Il vestitino di Charlotte è tanto semplice, quanto simbolico. Composto da un colletto a balze e da una delicata stampa floreale per bambini, l'abito di Trotters indossato dalla principessina nelle ultime ore è andato a ruba. Tutto merito, neanche a dirlo, delle foto postate online. Il modello «Frances Willow sun dress», dopotutto, è considerato «intramontabile». Ed è anche particolarmente versatile, dal momento che può essere indossato sia da bambine che da donne di qualsiasi età. Di più, il modello scelto per la principessina costa "solamente" 76 sterline. Vale a dire, all'incirca 85 franchi svizzeri. 

Ma passiamo al dunque. Come scrive il Telegraph, con ogni probabilità, il vestito di Charlotte è stato scelto perché è – oggettivamente – un bel capo, adatto per un'occasione come quella del compleanno. Ma secondo il quotidiano britannico, ci sarebbe almeno un'altra ragione dietro questa scelta. E sarebbe legata a una tradizione reale. Nel guardaroba di Buckingham Palace, infatti, gli abiti floreali sono sempre stati presenti e apprezzatissimi. Tanto da essere stati appositamente scelti in diverse occasioni più o meno importanti. La stessa regina Elisabetta II era solita indossare vestiti con una trama floreale. Una passione che, come testimoniano le fotografie scattate da bambina, avrebbe iniziato a coltivare dalla tenera età. E fino a pochi mesi dalla morte. Durante il concerto «Gallop Through History» dello scorso maggio, la defunta regina aveva indossato un abito di seta blu ricamato – indovinate – proprio con dei fiori. 

La passione per i fiori, tuttavia, non si esaurisce solo con Elisabetta II. Anche la principessa Diana, nonna paterna di Charlotte, era conosciuta per essere una grande amante dei tessuti floreali. Particolarmente famoso fu l'abito creato da Donald Campbell che Lady D indossò durante la sua luna di miele, nel 1981. Ma senza guardare troppo lontano, anche la stessa madre di Charlotte, Kate, ha più volte scelto outfit floreali, come quando nel 2012 visitò i giardini botanici di Singapore, avvolta da un abito ricamato con delle orchidee. 

Da un lato, quindi, il vestitino della principessa Charlotte potrebbe essere stato scelto per creare un legame con la defunta bisnonna, venuta a mancare lo scorso settembre. Dall'altro lato, però, avverte ancora il Telegraph, potrebbe trattarsi di una scelta legata anche al marchio. Trotters, dicevamo, brand dell'abitino, è stato fondato dall'imprenditrice Sophie Mirman. La cui madre, Simone, neanche a dirlo, era una delle modelliste preferite da Elisabetta II. Di più, sarebbe da attribuire a lei molti dei cappellini di Queen Elizabeth. Ragione per cui, secondo alcune indiscrezioni, la principessa del Galles potrebbe aver fatto acquisti da Trotters anche in vista dell'imminente «appuntamento dell'anno». E chissà che sabato, all'incoronazione del nonno Carlo, Charlotte non indossi proprio «Lilibet». Un abito in edizione limitata, realizzato con la stessa stampa Liberty, presente anche sui vestiti di Elisabetta e di sua sorella Margaret novant'anni fa, quando anche loro erano ancora bambine.