Quel villaggio invernale cinese fatto di cotone e non di neve

La mancanza di neve, ormai, è un problema esteso a diverse latitudini. Anche in Svizzera e in Ticino, gli impianti sciistici e le località di montagna, negli ultimi anni, hanno dovuto affrontare diverse difficoltà legate all'assenza della coltre bianca, durante il periodo invernale. Un problema, questo, con cui si è imbattuto, recentemente, anche un villaggio cinese, noto per essere una destinazione invernale di livello. Complici, soprattutto, i suoi paesaggi innevati da cartolina. Quest'anno, però, le cose sono andate diversamente. Al punto tale che, vista l'assenza di precipitazioni nevose, il villaggio in questione ha deciso di «ingannare» i suoi visitatori, ricoprendo tetti e prati di neve finta. Non artificiale, prodotta con innevatori, ma fatta di cotone idrofilo e acqua saponata. Una vera e propria truffa che, dalle immagini pubblicate, ha ingannato più di un turista. Causando non pochi danni d'immagine al villaggio.
Ma andiamo con ordine. Il villaggio finito nel mirino delle critiche si trova nella provincia sudoccidentale del Sichuan, ed è noto per essere chiamato «progetto Chengdu Snow Village». Peccato, però, che nelle ultime settimane, l'unica neve che si sia vista da quelle parti sia stata quella ricreata con l'uso del cotone. Una vera e propria «trappola per turisti» che ha illuso centinaia di visitatori che, durante le vacanze del Capodanno lunare, attirati dalle foto promozionali che mostravano spessi strati di neve (finta) su tutto il villaggio, avevano deciso di trascorrere qualche giorno di relax nel Chengdu Snow Village.
Inutile dirlo: la truffa è durata poco, per non dire pochissimo. Infuriati, i turisti hanno smascherato la farsa del villaggio, pubblicando sui social foto dettagliate, in cui si vedeva distintamente del cotone appoggiato su campi marroncini o appoggiato tra rami spogli di piccoli cespugli. Dopotutto, il progetto era stato architettato minuziosamente, almeno online, per attirare quanti più turisti possibili. Nelle foto pubblicate a gennaio sul canale Wechat di Chengdu Snow Village si vedevano infatti grandi teli di cotone idrofilo sparsi al suolo in maniera che coprissero, solo parzialmente, il terreno. Un tentativo, verrebbe da dire, di creare un «effetto innevato naturale», che ha tratto in inganno diverse persone. Anche i tetti delle case, in foto, erano coperti dello stesso materiale, facilmente confondibile con la neve fresca, ad una visione superficiale delle immagini online. Peccato, però, che dal vivo la magia sia finita presto anche per gli occhi meno attenti.
Chengdu Snow Village, inutile dirlo, si è visto costretto a fare un passo indietro e ad ammettere le sue colpe, scusando pubblicamente. In un post pubblicato sul suo account ufficiale di Wechat l'8 febbraio, il villaggio ha ammesso di aver preso in giro i visitatori. «Durante le vacanze del Capodanno lunare, alla fine di gennaio, nella località si era registrato un clima insolito, molto più caldo, senza neve», ha scritto, puntando il dito contro il riscaldamento globale. Attualmente, in effetti, la Cina sta affrontando ondate di calore più lunghe e con temperature più elevate, oltre a giornate di pioggia più intense e più frequenti. Colpa, neanche a dirlo, del cambiamento climatico. Chengdu Snow Village, tuttavia, non ha voluto rinunciare al suo paesaggio caratteristico e ha deciso di ricorrere a un piccolo escamotage, per imbiancare il più possibile case, prati e strade. Incurante del danno d'immagine che avrebbe creato al villaggio turistico.
Per creare la giusta atmosfera, sono quindi state acquistate montagne di cotone. Nella speranza di ricreare lo stesso effetto «magia» della neve, ma con scarsi risultati. «Non abbiamo ottenuto l'effetto sperato e abbiamo lasciato una pessima impressione ai turisti che sono venuti a visitarci», ha quindi dichiarato il progetto Chengdu Snow Village su Wechat, nel suo messaggio di «profonde scuse», aggiungendo che i turisti delusi avrebbero potuto chiedere un rimborso.
«Appena ci si avvicinava alle case si capiva che era tutto cotone», ha dichiarato un utente che ha visitato il villaggio. «Nell'era odierna di internet, dove tutto è ben sviluppato, i luoghi panoramici devono pubblicizzarsi in modo veritiero ed evitare inganni o false pubblicità, altrimenti si danno la zappa sui piedi da soli», ha aggiunto un altro utente. Da quel momento, il villaggio è stato chiuso.