Quell’aereo passeggeri partito da Kiev verso la Francia

Poche settimane fa, abbiamo parlato di come l’aeroporto di Kiev-Boryspil – il principale scalo della capitale ucraina – sia pronto a riaprire al traffico di passeggeri nonostante la guerra in corso. Un concetto, questo, ribadito di recente anche a margine di una conferenza sulla pace tenutasi proprio all’interno del terminal, alla presenza di molti diplomatici occidentali.
Un aereo commerciale, martedì, è in effetti decollato da Boryspil. Ma senza biglietti né tantomeno passeggeri. Lo scorso 19 dicembre, un Boeing 777-300 ER con registrazione UR-AZR è partito alla volta dello scalo francese di Tarbes-Lourdes-Pyrénées. Il decollo è stato filmato e condiviso sui canali social dai responsabili dell’aeroporto di Kiev.
L'aereo ha volato a bassa quota per evitare di essere intercettato, facendo la sua prima apparizione sui servizi di tracciamento dei voli come Flightradar24 alle 10.22 locali, al confine fra Romania e Ucraina, una volta accesi i transponder. L’aereo a lungo raggio, quindi, ha sorvolato l'Ungheria, la Slovenia, brevemente l'Austria e l'Italia fino alla Francia, dove è atterrato a Tarbes poco meno di tre ore dopo il decollo.
L'aereo, che ha quasi 17 anni, ha avuto quale primo proprietario Emirates, con numero di registrazione A6-EBZ. Nel 2019, il jet è passato ad Azur Air Russia mentre alla fine del 2021 è finito ad Azur Air Ukraine, che dalla primavera del 2023 si chiama Skyline Express Airline e si occupa prevalentemente di voli charter.
Il Boeing 777 si trovava a Kiev-Boryspil quando, nel febbraio del 2022, lo spazio aereo ucraino è stato chiuso e la Russia, poco dopo, ha avviato l’invasione sul larga scala del Paese. Solo ora, tuttavia, è stato «evacuato». L'aeroporto ha spiegato che, per tutto questo tempo, il velivolo è stato sottoposto a costante manutenzione.
Non è stata, questa, la prima «evacuazione» di aerei commerciali dall'Ucraina dall'inizio della guerra. Nell'aprile 2023, Sky Up ha fatto decollare il suo ultimo Boeing 737 rimasto in Ucraina mentre Windrose, sempre ad aprile, ma nel 2022, ha evacuato un ATR 72 da Leopoli. Anche Smart Lynx e Wizz Air sono state protagoniste di spostamenti del genere, con un Airbus A220 rispettivamente un Airbus A320. Sul perché questi aerei vengano spostati la questione è duplice: da una parte, evidentemente, perché è più sicuro «basarli» all’estero e, dall’altra, perché così facendo le compagnie ucraine possono finalmente far volare i propri velivoli e guadagnare qualche soldo, ad esempio offrendo servizi di wet lease per altri vettori europei.
«Nonostante la chiusura dello spazio aereo, l'aeroporto di Kiev-Boryspil rimane concentrato sulla sua disponibilità operativa e sulla sua resilienza finanziaria, in particolare sulla manutenzione delle infrastrutture e sulla conservazione della certificazione del personale» ha fatto sapere lo scalo commentando la partenza del Boeing 777.
E ancora: «Contemporaneamente, è in corso l'attuazione di un concetto di architettura di sicurezza globale in Ucraina per garantire gli standard richiesti e il livello accettabile di sicurezza aerea e di sicurezza del volo. Questo trasferimento tecnico non solo ha contribuito a testare le politiche di ripresa, ma è servito anche come mossa strategica per le compagnie aeree ucraine, aiutandole a ridurre i costi e a migliorare le loro prospettive di sopravvivenza in un panorama aeronautico impegnativo. Questa iniziativa strategica apre il processo per la ripresa delle operazioni programmate una volta che la valutazione del rischio lo consentirà».