Il dato

Raddoppiati i decessi per il caldo tra gli over 65

Lo rileva Lancet Countdown, un rapporto annuale pubblicato dalla rivista Lancet da ricercatori di molte università e agenzie legate al cambiamento climatico
© AP Photo/Hassan Ammar
Ats
31.10.2024 13:47

A causa dei rapidi cambiamenti climatici, le persone in tutto il mondo si trovano ad affrontare minacce senza precedenti per la salute. Tra gli over 65, la mortalità legata al calore eccessivo è più che raddoppiata nel 2023 rispetto alla media degli anni '90. Mentre in dieci anni le precipitazioni estreme sono aumentate del 61%. Lo rileva Lancet Countdown, un rapporto annuale pubblicato dalla rivista Lancet da ricercatori di molte università e agenzie legate al cambiamento climatico.

Nel 2023 la temperatura media annuale della superficie ha raggiunto il livello record di 1,45°C al di sopra del livello di riferimento preindustriale, e nuovi massimi di temperatura sono stati registrati nel corso del 2024. Gli estremi climatici che ne derivano stanno mietendo sempre più vite e mezzi di sostentamento in tutto il mondo. Il 48% della superficie terrestre della Terra ha avuto almeno un mese di siccità estrema l'anno scorso, rispetto a una media del 15% durante gli anni Ottanta.

Quasi un terzo del mondo, il 30%, ha avuto siccità estrema per tre mesi o più nel 2023. Le ondate di caldo stanno diventando sempre più frequenti nelle regioni temperate, come la maggior parte dei paesi europei, provocando decessi ma anche altri problemi di salute come difficoltà a dormire e il rischio di ictus durante l'attività fisica.

Il rapporto sottolinea inoltre i rischi dei cosiddetti eventi climatici estremi, come le forti precipitazioni che possono causare inondazioni o contaminare le acque correnti. Rispetto al periodo 1961-1990, gli anni 2014-2023 hanno visto aumentare di oltre la metà le regioni del mondo esposte a queste precipitazioni.

L'aumento delle temperature, inoltre, sta causando un aumento dei virus correlati alle zanzare in zone prima non interessate, come mostra la diffusione della dengue, oggi ai massimi storici, della malaria e del virus del Nilo occidentale. Questi rischi, concludono i ricercatori, hanno «effetti simultanei e a cascata» e «minacciano di avere un impatto sproporzionato sulla sopravvivenza ogni volta che la temperatura globale aumenta di una frazione di grado».