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L'esercito israeliano ammassa i tank al valico per Rafah

Lo ha riferito un giornalista dell'Associated Press che ha visto il movimento dei mezzi militari oggi vicino al valico israeliano di Kerem Shalom – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'esercito israeliano ammassa i tank al valico per Rafah
Red. Online
25.04.2024 06:23
23:28
23:28
«Bersagliata con missili e droni una nave israeliana»

Il gruppo yemenita Houthi, sostenuto dall'Iran, ha rivendicato di aver preso di mira la nave MSC Darwin nel Golfo di Aden. Lo ha dichiarato il portavoce militare del gruppo sciita Yahya Sarea in un discorso televisivo, come riporta Al Masirah, emittente di proprietà Houthi. Secondo Sarea, «una nave israeliana, la MSC Darwin, è stata accuratamente bersagliata nel Golfo di Aden con missili navali e droni».

21:58
21:58
L'esercito israeliano ammassa i tank al valico per Rafah

L'esercito israeliano ha ammassato decine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine con la Striscia di Gaza meridionale in quelli che sembrano essere i preparativi per un'invasione della città di confine di Rafah.

Lo ha riferito un giornalista dell'Associated Press che ha visto il movimento dei mezzi militari oggi vicino al valico israeliano di Kerem Shalom, vicino a Rafah.

21:41
21:41
Proteste pro-Gaza, Sanders replica a Netanyahu

Il senatore democratico Bernie Sanders ha replicato alle dure parole di ieri del premier di Israele Benjamin Netanyahu, secondo cui le critiche al suo governo degli studenti americani pro-palestinesi sono sinonimo di antisemitismo.

«No, signor Netanyahu. Non è antisemitismo o pro-Hamas far presente che in poco più di sei mesi il suo governo estremista ha ucciso 34 mila palestinesi e ferito oltre 77'000, il 70% dei quali donne e bambini», ha detto Sanders, che è di religione ebraica.

21:32
21:32
Israele a Hamas: valutato il rilascio di 20 ostaggi

Secondo l'emittente tv israeliana Channel 12 News, funzionari israeliani hanno valutato oggi durante il gabinetto di guerra una proposta più limitata per Hamas di liberare gli ostaggi, con l'intenzione di evitare la richiesta del gruppo terroristico per il quale qualsiasi accordo include la fine della guerra.

Channel 12 news parla di un «nuovo schema di un accordo» che prevede il rilascio di 20 ostaggi: donne, soldatesse, anziani e persone in gravi condizioni.

Israele consentirebbe ai palestinesi di tornare nel nord della Striscia di Gaza, ma non dichiarerebbe la fine della guerra.

La proposta dovrebbe essere trasmessa ai mediatori a breve.

21:21
21:21
Gaza: iniziata la costruzione del molo

«Navi militari statunitensi hanno dato il via alla costruzione del molo temporaneo e della passerella sul mare» per far arrivare gli aiuti umanitaria a Gaza. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il portavoce del Pentagono Pat Ryder.

L'esercito israeliano (IDF) ha riferito da parte sua che un gruppo terroristico di Gaza ha lanciato colpi di mortaio contro il molo in costruzione mentre funzionari delle Nazioni Unite visitavano il sito con le truppe israeliane.

L'Idf ha affermato che i funzionari dell'ONU sono stati portati d'urgenza in un rifugio dalle truppe durante l'attacco, come riferisce il «Times of Israel». Anche funzionari delle Nazioni Unite hanno confermato l'attacco all'Associated Press, affermando che non ci sono stati feriti.

Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità del fuoco di mortaio, ma un funzionario di Hamas ha detto ieri all'AP che il gruppo resisterà a qualsiasi presenza militare straniera coinvolta nel progetto del porto.

L'attacco segna un inizio traballante per la costruzione del molo, un progetto che gli Stati Uniti stanno portando avanti per far arrivare aiuti umanitari a Gaza.

20:13
20:13
«Non ci sarà mai uno Stato palestinese con Hamas»

«Non ci sarà mai uno stato palestinese con Hamas». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano John Kirby in un briefing a bordo dell'Air Force One. «Gli Stati Uniti sostengono una soluzione a due Stati affinché questo avvenga ci vuole una leadership da entrambe le parti che garantisca la pace», ha aggiunto.

19:45
19:45
Il Brasile aumenta a 400 milioni il contributo all'UNRWA

Il governo brasiliano amplierà del 433% il contributo all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) portando il finanziamento dagli attuali 75 milioni di dollari all'anno a 400 milioni. Lo riferisce CNN Brasil.

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva aveva già anticipato l'intenzione di donare più fondi all'UNRWA senza però definire il valore.

L'UNRWA affronta una crisi economica per la decisione di numerosi paesi di sospendere i finanziamenti a seguito delle accuse del governo di Israele secondo cui alcuni dipendenti dell'agenzia avrebbero aiutato Hamas nel portare avanti gli attacchi terroristici dello scorso 7 ottobre.

19:37
19:37
IDF al governo: pronti per l'operazione a Rafah

L'esercito israeliano (IDF) ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per una prossima operazione a Rafah e che la data ora dipende dal gabinetto di guerra. Lo riferisce «Haaretz».

L'IDF ha aggiunto che come parte dei preparativi, la 162esima Brigata, che era stata posizionata nel nord e nel centro della Striscia dall'inizio dell'operazione di terra, si è avvicinata alla città meridionale di Rafah. L'esercito attende la decisione del governo, quando arriverà inizierà l'evacuazione.

Ad oggi, circa 150'000 palestinesi hanno lasciato Rafah verso Khan Yunis e Al-Mawasi. Secondo le stime dell'esercito, l'evacuazione della restante popolazione di Rafah - circa un milione di persone - richiederà settimane e le forze entreranno nel territorio solo dopo il suo completamento-

18:53
18:53
Delegazione egiziana attesa in Israele per i negoziati

Una delegazione egiziana è attesa domani in Israele per continuare i negoziati per un accordo sul rilascio degli ostaggi in mano a Hamas. Lo riferisce «Haaretz».

L'Egitto ha presentato ieri alla delegazione israeliana un'iniziativa che richiede il congelamento completo del progetto di assalto a Rafah in cambio di uno spostamento dei negoziati, afferma l'emittente saudita al-Hadath, e l'emittente israeliana Channel 12 aggiunge che una delegazione egiziana sarebbe attesa per domani a Tel Aviv per negoziare lo scambio tra ostaggi e detenuti e un cessate il fuoco a Gaza.

L'Egitto ha trasmesso ieri alla delegazione israeliana la proposta di Hamas per un cessate il fuoco globale della durata di un anno in cambio della cessazione degli attacchi contro Israele, riferisce al-Hadath citando fonti anonime.

Una fonte egiziana di «alto livello» ha intanto dichiarato a Skynews Arabia che «qualsiasi violazione israeliana del trattato di pace e dei suoi annessi sulla sicurezza riceverà una risposta decisiva dal Cairo».

17:30
17:30
Iran: nuove sanzioni anti-droni da USA, Regno Unito e Canada

Regno Unito, USA e Canada hanno annunciato oggi un ennesimo pacchetto di sanzioni coordinate contro l'Iran, in risposta alla rappresaglia condotta da Teheran il 13 aprile contro Israele. Lo rende noto il Foreign Office britannico, precisando che le misure riguardano individui ed entità accusate di essere coinvolte nella produzione di droni, utilizzabili anche per scopi bellici e usati sia nei recenti raid anti-israeliani, sia nelle forniture garantite alla Russia in guerra con l'Ucraina.

Londra preannuncia poi ulteriori sanzioni destinate a prendere di mira l'industria iraniana della «componentistica per missili e droni».

16:36
16:36
Hamas: «Tregua di almeno 5 anni se si crea lo Stato palestinese»

Un membro dell'Ufficio politico di Hamas basato in Qatar, Khalil al-Hayya, ha affermato in un'intervista all'AP che il gruppo sarebbe disposto ad accettare una tregua di cinque anni o più con Israele e a deporre le armi trasformandosi in partito se venisse creato uno Stato palestinese nei confini precedenti al 1967. Lo riporta il «Times of Israel».

Tuttavia, parlando con il giornale arabo con sede a Londra «Araby al-Jadeed», l'esponente di Hamas ha precisato che questa sarebbe solo una posizione temporanea e che i palestinesi mantengono il «diritto storico su tutte le terre palestinesi».

Nell'intervista ad AP al-Hayya ha anche specificato che il previsto Stato palestinese richiederebbe «il ritorno dei profughi palestinesi» nell'odierno Israele.

La richiesta palestinese del «diritto al ritorno» prevede che fino a sei milioni di discendenti di rifugiati entrino in Israele, una richiesta inaccettabile per quest'ultimo in quanto significherebbe la distruzione dello Stato a maggioranza ebraica.

16:17
16:17
Ucciso un operatore umanitario in un raid israeliano a Rafah

Un operatore umanitario che lavorava nella Striscia di Gaza per l'agenzia belga di supporto alla piccole imprese Enabel è morto in un attacco israeliano a Rafah. Lo ha detto la ministra dello sviluppo di Bruxelles, Caroline Gennez, secodo quanto riporta l'agenzia Belga.

«È con profonda tristezza e orrore che apprendiamo della morte del nostro collega Abdallah Nabhan (33 anni) e di suo figlio Jamal, di sette anni, avvenuta ieri notte, a seguito di un bombardamento da parte dell'esercito israeliano nella parte orientale della città di Rafah», ha affermato la ministra in una nota.

La nazionalità di Nabhan non è stata rivelata. L'esercito israeliano non ha risposto alla richiesta di spiegazioni.

Gennez ha condannato «l'attacco contro civili innocenti», mentre la collega degli esteri, Hadja Lahbib, ha annunciato che convocherà l'ambasciatrice di Israele in Belgio «per condannare questo atto inaccettabile ed esigere delle spiegazioni».

15:23
15:23
USA e altri 17 Paesi chiedono il rilascio immediato di ostaggi

Gli Stati Uniti e altri 17 paesi - tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna - chiedono «il rilascio immediato di tutti gli ostaggi di Hamas a Gaza». Lo ha detto un alto funzionario della Casa Bianca in un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti anticipando l'uscita di un comunicato congiunto. «La liberazione degli ostaggi», ha sottolineato il funzionario, «è essenziale affinché si raggiunga un cessate il fuoco».

13:24
13:24
Hamas: «Smetteremo di attaccare l'Idf in cambio di una tregua di un anno»

L'Egitto ha consegnato a Israele una proposta di Hamas per un cessate il fuoco della durata di un anno in cambio della sospensione degli attacchi alla forze israeliane. Lo riporta la Tass.

06:23
06:23
Il punto alle 6.00

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno tre persone sono state uccise e diverse altre ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito stanotte un edificio residenziale nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

È salito, nel frattempo, a 324 il bilancio dei cadaveri recuperati finora dalle squadre della Protezione civile palestinese all'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato l'Ufficio per gli affari umanitari (Ocha) dell'Onu, in un aggiornamento citato dai media arabi. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhchr) ha chiesto martedì un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali dell'enclave palestinese, lo Shifa di Gaza e il Nasser di Khan Yunis. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 34.262 morti e 77.229 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito da Hamas.

Intanto, un altro giovane palestinese è morto in Cisgiordania dopo essere stato colpito da proiettili delle forze israeliane che hanno preso d'assalto stamattina la città di Ramallah. Un ferito viene segnalato in un altro raid eseguito a Beit Furik, a est di Nablus.

In Yemen
Gli Stati Uniti hanno abbattuto quattro droni sulle aree dello Yemen controllate dai ribelli Houthi. Lo ha annunciato il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Le forze statunitensi sono riuscite a «distruggere quattro droni» che «rappresentavano una minaccia imminente per le navi statunitensi, le navi della coalizione e le navi mercantili nella regione», ha affermato il comando in una dichiarazione su X. Una nave della coalizione è riuscita anche a intercettare lo stesso giorno un missile antinave lanciato dalle zone controllate dai ribelli yemeniti verso il Golfo di Aden. «Non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali», ha affermato il Centcom.