Reazioni allergiche al vaccino Pfizer: «Nessuna preoccupazione seria»

Il vaccino anti COVID di Pfizer/BioNTech, di cui la Gran Bretagna ha avviato ieri - Primo Paese al mondo - la somministrazione su alcune migliaia di persone, è stato «ben tollerato» durante la sperimentazione e non è al centro di alcuna «preoccupazione seria di sicurezza».
Lo ha detto un portavoce della stessa Pfizer citato dai media dopo le notizie sulla reazione allergica non grave manifestata da 2 delle prime persone vaccinate, due operatori sanitari 40.enni, e la raccomandazione dell’autorità britannica sui farmaci (Mhra) di non sottoporre a vaccinazione chi abbia «una significativa storia clinica» di allergie alle spalle.
«Siamo stati informati di due cartellini gialli (di potenziale allerta medio bassa) che potrebbero essere associati a reazioni allergiche» legate alla somministrazione del vaccino anti COVID, ha detto la portavoce di Pfizer interpellata dall’agenzia Pa, precisando che le cautele adottate dalle autorità del Regno Unito sono al momento temporanee. «Come misura precauzionale, la Mhra ha emesso una linea guida temporanea destinata all’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico)» con la raccomandazione a non vaccinare chi abbia una storia clinica di allergie «significative» alle spalle, ha proseguito, chiarendo che queste cautele varranno mentre la Mhra «condurrà un’indagine per comprendere appieno le cause di ciascuna di queste due reazioni».
La rappresentante del colosso farmaceutico ha sottolineato che Pfizer intende dare tutta la collaborazione necessaria, non senza puntualizzare come «nella cruciale fase 3 di sperimentazione clinica del vaccino (elaborato da BioNtech) non sia emersa alcuna seria preoccupazione di sicurezza da parte del Data Monitoring Committee», organismo indipendente di controllo dei trial. La portavoce ha tra l’altro ricordato che la sperimentazione di questo prototipo è stata condotta in totale finora su «44.000 partecipanti, 42.000 dei quali hanno ricevuto già la seconda dose del vaccino».