Respinta la mozione di sfiducia al governo Bayrou

La mozione di sfiducia del governo di François Bayrou presentata dalla sinistra de La France Insoumise, dagli ecologisti e da parte dei comunisti è stata respinta all'Assemblée nationale con i voti contrari dei socialisti e del Rassemblement National di Marine Le Pen.
A Parigi, il governo Bayrou può dunque tirare un sospiro di sollievo. La mozione di censura (sfiducia) presentata dalla France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon (LFI), è stata votata solo da 131 deputati, molto lontano dai 288 necessari per far cadere il governo.
Ad aderirvi, oltre agli Insoumis, gli ecologisti ed alcuni comunisti, ma non i deputati socialisti. Nel suo discorso in aula, il segretario socialista Olivier Faure ha infatti rifiutato di aderire all'iniziativa, difendendo l'idea di una «gauche che propone e va avanti». Faure ha tuttavia avvertito che un voto di sfiducia resta «possibile in ogni momento» e ha ribadito l'auspicio che il Parlamento abbia «l'ultima parola» sulla contestata riforma delle pensioni.