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Rinviato a stasera il colloquio tra militari India-Pakistan

Non si conoscono i motivi del rinvio - La conversazione sarà la prima dopo l'annuncio del cessate il fuoco
©AMIRUDDIN MUGHAL
Ats
12.05.2025 14:06

Il primo colloquio dopo l'accordo per il cessate il fuoco tra India e Pakistan, già fissato tra i comandanti in alto grado delle operazioni militari dei due paesi per oggi in tarda mattinata, è stato posticipato a questa sera. Lo scrive l'agenzia indiana Pti, citando una fonte militare, che non ha dato spiegazioni ulteriori sul rinvio. La conversazione sarà la prima dopo l'annuncio del cessate il fuoco.

Dopo il lancio, il 9 maggio, dell'operazione militare «Sindoor» da parte dell'india, in risposta all'attacco terroristico del 22 aprile in Kashmir, i due paesi si sono confrontati con lanci di missili e attacchi con droni e sono arrivati sull'orlo di una vera guerra, scongiurata sabato, dopo 87 ore e 57 minuti di tensione crescente, dall'annuncio dell'accordo per il cessate il fuoco con effetto immediato.

Trump si prende i meriti della tregua

Il presidente statunitense Donald Trump ha rivendicato la tregua immediata tra India e Pakistan evitando un conflitto nucleare sostenendo di aver usato l'arma commerciale, minacciando altrimenti di non fare accordi con i due Paesi. «L'hanno fatta per molte ragioni ma quella commerciale è la piu' grande», ha detto l'inquilino della Casa Bianca.

Il premier indiano Narendra Modi ha dichiarato che il suo Paese non accetterà alcun «ricatto nucleare», nel suo primo discorso televisivo dopo lo scoppio delle ostilità con il Pakistan. Il primo ministro ha accusato Islamabad di aver deciso di attaccare l'India invece di combattere il terrorismo e ha promesso una «risposta ferma» in caso di un altro «attacco terroristico».

Il premier indiano ha anche detto che mentre il Pakistan ha implorato l'India di interrompere l'offensiva militare, New Delhi ha preso in considerazione la richiesta solo dopo che Islamabad ha promesso che si sarebbe fermata.

Il primo ministro ha definito l'attacco di Pahalgam come «il volto più barbaro del terrorismo», aggiungendo che per lui si è trattato di un dolore personale, e che «il nemico adesso ha capito cosa accade se si rimuove il »sindoor«, (il segno rosso sui capelli delle sposate) delle nostre donne», riferendosi la nome dell'operazione punitiva lanciata il 9 maggio. «Abbiamo tracciato una nuova linea», ha aggiunto, spiegando che 100 terroristi sono stati eliminati nell'operazione.

«Questa non è un'era di guerra, ma neppure di terrorismo. Quando i nostri missili e droni hanno raso al suolo i siti del terrore in Pakistan, non abbiamo distrutto solo gli edifici, ma demolito il loro spirito». Modi non ha fatto alcun cenno alle modalità con cui è stato raggiunto l'accordo per il cessate il fuoco col Pakistan, lasciando aperti tutti gli interrogativi che da due giorni sono il tema centrale dei talk show indiani.