Rischio shutdown: Trump minaccia licenziamenti di massa

La Casa Bianca di Donald Trump torna ad agitare la scure dei licenziamenti nelle agenzie federali. Questa volta non c'entra l'ex first buddy Elon Musk, ma si tratta di una mossa con cui il presidente americano vuole fare pressione sui democratici per evitare uno nuovo shutdown del governo la prossima settimana.
Poche ore dopo che Trump si è rifiutato di negoziare con i leader democratici i termini di una tregua sul bilancio (da approvare entro il 30 settembre per non incorrere nella paralisi delle attività federali), l'Ufficio di Gestione e Bilancio della Casa Bianca (Omb), secondo i media Usa, ha dato istruzioni alle agenzie federali di preparare piani di licenziamenti di massa in caso di shutdown.
Con l'obiettivo di prendere di mira in particolare i dipendenti di programmi che non sono legalmente tenuti a proseguire. "Negli ultimi 10 anni, il Congresso ha sempre approvato un bilancio entro il 30 settembre in modo bipartisan - ha dichiarato il direttore dell'Omb, il repubblicano Russell Vought -. Purtroppo, i democratici intendono interrompere questa tendenza con richieste folli, bloccando il governo nei prossimi giorni".
Negli ultimi decenni la maggior parte dei congedi per gli shutdown erano temporanei e i dipendenti venivano reintegrati una volta che Capitol Hill aveva votato per la riapertura del governo. Questa volta, invece, Vought sta usando la minaccia di tagli permanenti come leva, alzando la posta in gioco nello scontro con l'Asinello sui finanziamenti federali.
"I programmi che non hanno beneficiato di un'iniezione di stanziamenti obbligatori subiranno il peso di una chiusura", ha scritto l'Ufficio di Gestione e Bilancio nella nota. Tra quelli che continueranno a funzionare ci sono la previdenza sociale, Medicare (l'assistenza sanitaria per gli over 65), i sussidi per i veterani, le operazioni militari, le forze dell'ordine, l'Immigration and Customs Enforcement (Ice), la Customs and Border Protection e il controllo del traffico aereo.
Intanto, la Casa Bianca ha inaugurato la Walk of Fame presidenziale all'esterno dell'ala ovest, sostituendo il ritratto dell'ex presidente Joe Biden con la sua firma realizzata con un'autopen, un dispositivo utilizzato dal comandante in capo per firmare provvedimenti. Un video pubblicato su X dalla Casa Bianca mostra i ritratti dei presidenti precedenti e quando la panoramica si sposta su Biden, viene mostrata una fotografia con l'immagine di una penna automatica che mette la firma del 46esimo comandante in capo, mentre un'altra immagine sembra mostrare Trump che guarda il suo ritratto.
La mossa riflette il continuo sforzo del tycoon di delegittimare gli ultimi atti di Biden, in particolare le grazie preventive concesse ai membri della commissione sul 6 gennaio e ai suoi famigliari. The Donald si è scagliato a più riprese contro l'uso dell'autopen da parte di Biden, sostenendo che non sapeva quali documenti stesse firmando, affermazioni che rientrano tra le accuse dei repubblicani sull'acutezza mentale dell'ex presidente durante il suo mandato.