Rodolfo Barra, un ex neo-nazista al Governo: polemiche in Argentina

Ha generato molte polemiche in Argentina la designazione, alla fine della settimana, da parte del presidente eletto Javier Milei, di Rodolfo Barra, una personalità con un passato di simpatie neo-nazi, quale capo dell'Avvocatura dello Stato del nuovo Governo. La carriera ai vertici della politica e della giustizia argentina risale agli anni '90 quando con la presidenza di Carlos Menem fu prima membro della Corte suprema, e poi ministro della Giustizia fra il 1994 e il 1996, quando fu costretto alle dimissioni dopo essere stato denunciato come membro del movimento Tacuara di simpatie neo-naziste.
«Sì, sono stato nazista, e me ne pento», disse all'epoca, ma a causa del problema, negli anni successivi Barra assunse solo responsabilità varie nel settore privato, operando fra l'altro come consulente della compagnia Aeropuertos Argentina 2000, controllata da Eduardo Eurnekian.
A sorpresa venerdì scorso Milei ha confermato di avergli assegnato l'incarico di titolare dell'Avvocatura dello Stato, decisione che ha generato l'immediata reazione del forum argentino contro l'antisemitismo (Faca) e della delegazione delle associazioni israelite argentine (Daia).
La rilevanza del tema si è estesa infine a livello internazionale, al punto che una denuncia della designazione è apparsa anche sul quotidiano israeliano Haaretz che oggi ha titolato: «Milei in Argentina ha designato un ex neo-nazista quale capo del massimo ufficio legale nazionale».