Rogo di Valencia: che cosa sappiamo sulla società che realizzò la struttura

Un complesso «all'avanguardia e singolare»: così la società promotrice 'Fbex' del complesso residenziale delle due torri di 14 e 10 piani a Valencia, divorate in poche ore dal pauroso rogo che si è sviluppato ieri pomeriggio, pubblicizzava 17 anni fa i 140 appartamenti in cui vivevano almeno 350 persone.
La società che realizzò il complesso residenziale, con al centro una piscina e zone verdi, simbolo della 'nuova' Valencia del boom edilizio cresciuto in maniera esponenziale nei decenni 2000-2009, andò in bancarotta fra il 2005 e il 2007, secondo quanto ha segnalato Luis Sendra, il presidente dell'Ordine degli Architetti di Valencia (Coav), citato da Efe.
Un altro grattacielo, la torre Navis, di 20 piani e 162 alloggi, è stato costruito dalla promotrice fallita a due chilometri da Campanar, nel quartiere di Mislata.
Oggi tutti gli indici dei tecnici sono puntati sulle 'facciate ventilate' dei due edifici, rivestite da due pannelli di alluminio con al centro uno strato di poliuretano, materiale «altamente combustibile» alle alte temperatura, che avrebbe provocato un «effetto camino», favorendo la rapidissima propagazione delle fiamme, alimentate dalle raffiche di vento caldo di ponente a 60 km/h, lungo la verticale della Torre 1, poi passate alla contigua torre 2.
«È un edificio apparentemente ben fatto», secondo Sendra, che ha spiegato che nell'epoca del boom immobiliare «non c'erano limitazioni ai prodotti utilizzati per le facciate né per l'arredo delle terrazze, che sono stati poi regolati con il tempo». «Oggi il poliuretano non si installa direttamente», ha rilevato. «La facciata ventilata si cominciò a utilizzare in quel periodo» per «migliorare le condizioni termiche di freddo/caldo. Si creava una piccola camera di poliuretano tra la facciata e il rivestimento, che è dove si è propagato il rogo, con un effetto camino sulle fiamme», ha aggiunto.
Secondo il presidente dell'Ordine degli Architetti di Valencia, il crollo della struttura «potrebbe prodursi se il fuoco ha attaccato a lungo elementi strutturali edili, come pilastri o travi» anche se «in principio non sembra sia accaduto». Ha invitato alla «prudenza» e ad aspettare le perizie e le ispezioni interne di vigili del fuoco, polizia scientifica e periti tecnici.