Romania: George Simion al ballottaggio sfida il filoeuropeo Nicusor Dan

Sarà il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan lo sfidante del candidato di estrema destra George Simion al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania, secondo i risultati quasi definitivi del voto di ieri.
Con il 99% delle schede scrutinate il leader del partito nazionalista Aur e sostenitore del presidente americano Donald Trump ha ottenuto il 40,5% dei voti e se la vedrà ora nel secondo turno con Dan, balzato al secondo posto con il 20,9% delle preferenze contro il 20,3% del candidato della coalizione di governo Crin Antonescu.
Dan è riuscito a convincere con il suo profilo atipico di attivista anticorruzione, con lo slogan «Una Romania onesta». Più indietro (13,2%), l'ex primo ministro socialdemocratico Victor Ponta che, nonostante un discorso dai toni trumpiani, non ha centrato il suo obiettivo.
Dopo l'annullamento delle elezioni a novembre, il voto è stato sottoposto a stretta sorveglianza. Migliaia di persone hanno manifestato negli ultimi mesi per denunciare «un colpo di stato». Anche gli Stati Uniti sono intervenuti, con il vicepresidente J.D. Vance che ha chiesto che la voce di un popolo messo a tacere «sulla base dei deboli sospetti di un'agenzia di intelligence» venisse ascoltata.
Le autorità, che hanno rafforzato le misure preventive, assicurano di aver «imparato la lezione». Mentre l'estrema destra ha citato «molteplici segnali di frode», il governo ha puntato il dito contro le campagne di disinformazione, vedendole come «nuovi tentativi di manipolazione e ingerenza da parte di attori statali». Senza menzionare espressamente la Russia.
Scontro sull'orientamento occidentale del Paese
Nicusor Dan, il sindaco di Bucarest riformista e filoeuropeista che sfiderà il 18 maggio l'estremista di destra George Simion nel ballottaggio delle presidenziali in Romania, ha prospettato un confronto duro e difficile, dicendosi tuttavia fiducioso su un suo successo, che consentirebbe alla Romania di restare nell'orbita delle alleanze occidentali insieme a Ue e Nato.
«Sarà un secondo turno difficile. Non sarà un dibattito tra due singoli sfidanti ma un dibattito tra l'orientamento filo-occidentale e quello ostile e anti-occidentale della Romania. Sarà questo il tema centrale del ballottaggio», ha detto Dan stamane, come riferito dai media a Bucarest.
«Il nostro compito è quello di convincere i romeni che è necessario mantenere l'orientamento filo-occidentale, e su questo si concentrerà la nostra campagna nelle prossime due settimane», ha aggiunto il sindaco della capitale, che ha lanciato un appello a tutti i romeni a partecipare a tale battaglia.
«Sono ottimista su un nostro successo e che la Romania resterà sulla strada dell'alleanza occidentale», ha affermato Dan, che ha ringraziato tutti quelli che ieri hanno votato per lui. A scrutinio praticamente concluso, con lo spoglio del 99,99% delle schede da parte della commissione elettorale, a vincere il primo turno delle presidenziali è stato l'esponente dell'ultradestra George Simion, politico molto critico con Ue e Nato, filorusso e contrario a ulteriori aiuti militari all'Ucraina, che ha ottenuto il 40,94%.
Quasi il doppio dei consensi rispetto al 20,99% andato a Dan, che ha superato di un soffio Crin Antonescu, il candidato liberaldemocratico della coalizione di governo, fermatosi al 20,3%. Quarto è risultato l'ex premier socialdemocratico Victor Ponta, che ha virato su posizioni nazionaliste e che ha ottenuto il 13,2% dei voti. L'affluenza alle urne è risultata di poco superiore al 53%.