Italia

Ronde punitive contro i «maranza», indagate 9 persone

Le perquisizioni sono state eseguite tra le province di Milano, Pavia, Monza e Brianza e Como: gli indagati farebbero parte di un gruppo denominato «Articolo 52», che intende colpire gli stranieri autori di reati
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Ats
09.07.2025 17:21

Nove perquisizioni sono state eseguite, tra le province di Milano, Pavia, Monza e Brianza e Como, nei confronti di altrettanti cittadini italiani indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, costituita per realizzare «ronde» punitive nell'ambito di un gruppo denominato «Articolo 52», principalmente nei confronti di cittadini stranieri ritenuti autori di reati, e di istigazione a delinquere. L'indagine, svolta dalla Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) di Milano e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia, è coordinata dalla Procura di Milano.

L'ipotesi accusatoria verte su un'aggressione avvenuta la sera tra l'8 e il 9 marzo scorsi a Milano, in zona Darsena, ai danni di un giovane extracomunitario, «accusato» dagli indagati di aver rubato una collanina a un passante. Il video dell'aggressione, ripreso con un cellulare, venne diffuso sulla pagina Instagram «notizie dal mondo» e sul canale Telegram «Gli Orgogliosi».

L'azione venne rivendicata dal gruppo connesso alla pagina Instagram «Articolo 52» attraverso un messaggio in cui il gestore della pagina informava gli utenti che «... le ronde continueranno e si moltiplicheranno in tutte le zone degradate», finché «... lo Stato, in primis la magistratura corrotta e nemica del popolo, continuerà a ignorare, volutamente, questa situazione...». E in poche ore il video con il loro avvertimento è diventato virale, con numerosi commenti di persone che si dicevano «interessate» a sostenere le iniziative del gruppo (ma poi risultate estranee ai fatti).

L'attività degli investigatori della Polizia di Stato italiana ha inoltre consentito di risalire alle responsabilità di alcuni militanti del gruppo che, lo scorso 11 marzo, avevano diffuso un altro video relativo a una precedente aggressione ai danni di un ragazzo accusato di «molestie». Gli stessi soggetti, pochi giorni dopo, avevano pubblicato un ulteriore post ritraente un'aggressione avvenuta il 28 marzo in zona San Siro: in quell'occasione la banda si era autoproclamata «milizia del movimento anticrimine e anti-maranza Articolo 52».

In tutti i casi le aggressioni, connotate da elementi di xenofobia, venivano giustificate come una sorta di «giustizia popolare» contro «l'inefficacia delle istituzioni».