Russia: editore blocca i pagamenti alla scrittrice anti-guerra

La casa editrice russa Ast ha annunciato di aver bloccato il pagamento dei diritti d'autore a Ludmila Ulitskaya, una delle più celebri scrittrici russe contemporanee che si è schierata contro l'invasione dell'Ucraina.
A riportare la notizia sono diversi media russi, tra cui Meduza, secondo cui la scrittrice sarebbe stata recentemente vittima di uno «scherzo telefonico» di Vovan e Lexus: due imitatori che sono soliti prendere di mira politici occidentali e dissidenti russi.
Pensando di parlare con un alto funzionario della presidenza ucraina, Ulitskaya avrebbe detto che i proventi dei diritti dei suoi libri «vanno in Ucraina». Subito dopo, Ast ha annunciato lo stop ai pagamenti dei diritti all'autrice «finché la situazione non sarà chiarita» e l'Università tecnica russa Mendeleyev le ha revocato il titolo di professoressa onoraria.
Citando i giornalisti di Agentstvo, Novaya Gazeta Europe scrive che i libri di Ulitskaya - voce spesso critica nei confronti del governo di Putin e della sua deriva autoritaria - potrebbero essere stati persino ritirati da alcune biblioteche della Russia, e in particolare di Mosca.