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Salvini-Piantedosi, è caos comunicativo su Ischia

Da Milano il ministro delle Infrastrutture ha parlato di «8 morti accertati», ma subito è arrivata la smentita: che cosa è successo all'interno del governo?
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Red. Online
26.11.2022 16:00

Che cosa è successo a Ischia, purtroppo, è drammaticamente chiaro: una frana. Non sono chiari, invece, i motivi del pasticcio comunicativo in cui, incredibilmente, si è cacciato il governo Meloni. Il nuovo governo, insomma, di fronte alla prima, vera emergenza si è rivelato contraddittorio. Fallendo sul dato più delicato di tutti: i morti accertati.

Subito dopo lo smottamento che ha coinvolto Casamicciola, devastante, l’ipotesi che potessero esserci morti era piuttosto concreta, se non certa. Poco dopo mezzogiorno, però, Matteo Salvini, neo-ministro delle Infrastrutture e Trasporti, si è spinto oltre. Decisamente oltre: da Milano, dove ha assistito all’inaugurazione della nuova linea della metropolitana, la M4, ha dato una notizia che nessuno, sul posto, aveva: «Sono otto i morti accertati per la frana a Ischia». Agenzie e giornali, immediatamente, hanno ripreso le sue parole.

Quindi telefonate, richieste di conferme e via discorrendo. «La cifra è corretta?» hanno chiesto i cronisti ai riferimenti locali: prefettura, carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco. Non proprio, anzi no. «E allora da dove è uscito quel numero?». Non dal comando provinciale dei carabinieri, impegnato nelle ricerche dei dispersi. A loro, ai carabinieri, non risultavano ancora cadaveri ritrovati. Nemmeno il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, aveva saputo di morti accertati: «Non ci sono morti accertati» si è affrettato a dichiarare alla stampa, smentendo quindi Salvini.

Non una parola sui morti da parte del capo del governo, Giorgia Meloni, né dalle istituzioni locali: pensiamo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e ai sindaci dei 6 comuni che compongono l’isola di Ischia. La cifra, quella cifra, l’ha sparata soltanto Matteo Salvini.

Salvini che, fra l’altro, non era titolato per parlare di questioni simili. E infatti, poco dopo, nella sala operativa dei vigili del fuoco, a Roma, è arrivato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Al momento non ci sono morti accertati ma c’è qualche difficoltà nelle operazioni di soccorso perché le condizioni climatiche sono ancora molto impegnative. Stiamo mandando mezzi sia via mare, sia per il sorvolo aereo. Sono in stretto contatto con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e con i miei colleghi ministri. È una situazione in evoluzione molto grave e da seguire».

Sarà proprio Piantedosi, tagliando fuori carabinieri, vigili del fuoco e altri ministeri, a fornire il primo bollettino. Il tutto mentre De Luca, poco dopo le 15, ha lanciato una nuova frecciata a Salvini: «È auspicabile a tal proposito che non si assista allo sventagliamento di dichiarazioni, del tutto propagandistiche, e non verificate, a cui abbiamo assistito in queste ore, anche da parte di chi non ha nessun ruolo o competenza in materia, o addirittura da parte di chi storicamente ha difeso ogni forma di abusivismo. Almeno di fronte a questi eventi, la sobrietà sarebbe necessaria».

In attesa di nuovi sviluppi, e nuovi numeri, ufficiali, resta una constatazione amara: a livello comunicativo, il nuovo governo italiano non ha certo dato dimostrazione di serietà e correttezza.

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