Sanzioni addio: Donald Trump ha perdonato Belavia

Belavia, la compagnia di bandiera bielorussa, non è più sotto sanzioni statunitensi. Lo ha annunciato l'inviato presidenziale John Coale, a margine di un incontro con il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, tenutosi a Minsk. La mossa segue il rilascio, da parte bielorussa, di 52 prigionieri politici, fra cui molti stranieri. «Vorrei dichiarare, ufficialmente, che abbiamo tolto lesanzioni a Belavia» ha spiegato Coale giovedì. «È ufficiale» si legge ancora sull'agenzia di stampa bielorussa BelTA.
Coale ha spiegato che la decisione è stata presa, per direttissima, dal presidente Donald Trump. «Ho avuto un meeting con il presidente Trump» ha aggiunto l'inviato. «Con noi c'erano una dozzina di persone. La decisione è stata appunto presa dal presidente, che ha detto: fatelo, fatelo immediatamente». Nel dettaglio, «la decisione è già stata approvata e adottata da tutti i Dipartimenti e le Agenzie che hanno a che fare con Belavia. Dal Dipartimento di Stato, dal Dipartimento del Commercio, dal Dipartimento del Tesoro e da tutte le altre organizzazioni. La decisione è stata presa, sì».
L'annuncio, dicevamo, è una possibile, diretta conseguenza del rilascio di 52 prigionieri politici, fra cui figure dell'opposizione, giornalisti, partecipanti alle proteste anti-governative e vari cittadini europei. Belavia era stata sanzionata sia dagli Stati Uniti sia dall'Unione Europea nel 2021, in risposta al dirottamento del volo Ryanair FR 4978. Un dirottamento orchestrato per arrestare, a Minsk, il giornalista di opposizione Raman Pratasevich. Le misure, sin qui, hanno impedito al vettore di ottenere aerei, in acquisto o in leasing, pezzi di ricambio e servizi di fabbricazione occidentale.
La decisione degli Stati Uniti potrebbe, ora, consentire a Belavia di ritornare nel mercato occidentale dei leasing, della manutenzione e dei componenti. Resta da capire, tuttavia, che cosa deciderà l'Unione Europea.