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Scattano le sirene in Israele: Hamas mira all'aeroporto Ben Gurion

Secondo il Wall Street Journal, l'Iran avrebbe aiutato Hamas a pianificare l'attacco a sorpresa — Biden ordina un «ulteriore sostegno» a Israele — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Scattano le sirene in Israele: Hamas mira all'aeroporto Ben Gurion
Red. Online
08.10.2023 07:15
23:17
23:17
Sirene d'allarme nella zona centrale di Israele

 Le sirene di allarme anti missili da Gaza sono tornate a risuonare nella zona centrale di Israele, inclusa la città di Rishon LeTzion. Lo riferiscono i media secondo cui Hamas ha rivendicato di aver mirato l'aeroporto Ben Gurion che si trova non distante da Tel Aviv.

23:12
23:12
«Abbiamo 100 ostaggi israeliani»

Hamas ha 100 ostaggi israeliani nelle sue mani, compresi ufficiali di alto rango dell'esercito. Lo ha detto l'esponente della fazione Moussa Abu Marzuk secondo media palestinesi, ripresi da quelli israeliani. Poco prima la Jihad islamica aveva fatto sapere di tenere prigionieri 30 israeliani. Il totale in base a queste informazioni è per ora di 130.

23:10
23:10
«L'Iran ha aiutato Hamas a pianificare l'attacco a sorpresa»

L'Iran ha aiutato Hamas a pianificare l'attacco a sorpresa a Israele e ha dato il via libera all'azione nel corso di un incontro a Beirut lo scorso lunedì. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni membri di Hamas e Hezbollah. L'Iran ha lavorato da agosto insieme a Hamas per mettere a punto l'attacco.

21:53
21:53
«Israele ora penserà di avere licenza di uccidere»

«I messaggi sul diritto di Israele di difendersi verranno da loro interpretati come licenza di uccidere». Lo ha detto l'ambasciatore palestinese all'Onu, Ryad Mansour, prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. «Purtroppo la storia per alcuni media e politici inizia quando gli israeliani vengono uccisi», ha continuato.

L'ambasciatore palestinese all'Onu ha poi sottolineato che «la nostra gente viene uccisa un giorno dopo l'altro, e tante volte davanti a questo Consiglio di Sicurezza abbiamo chiesto di porre fine all'impunità di Israele».

Per Mansour «è il momento di cambiare corso, c'è una strada verso la pace dove né israeliani né palestinesi vengono uccisi, ed è esattamente l'opposto della strada intrapresa da Israele».

20:43
20:43
«Uccisi 413 palestinesi, oltre duemila i feriti»

Secondo il ministero della Sanità dell'Autorità Palestinese, almeno 413 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 78 minori e 41 donne. Lo riporta Sky News. Si tratta di 43 persone in più rispetto all'ultimo bilancio di questo pomeriggio. Altre 2'300 persone sono rimaste ferite durante gli attacchi aerei israeliani, ha affermato il ministero.

19:57
19:57
Almeno 3000 partecipanti al rave: «Ho visto almeno 200 cadaveri»

C'erano almeno 3'000 partecipanti al rave in mezzo al deserto teatro della strage compiuta da Hamas. Lo riferiscono diversi sopravvissuti dell'imponente staff organizzativo dell'evento, con tre palchi, un'area campeggio e una di ristorazione.

I miliziani «hanno sparato a chiunque per ore», raccontano i testimoni. In tanti «sono stati uccisi nei bagni» dove si erano nascosti.

«Si temono centinaia tra morti e dispersi, forse presi in ostaggio, tra i giovani che partecipavano al Nova Music Festival», scrive l'Independent. Diversi video mostrano l'attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell'alba, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia.

Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani. Sui social i parenti di molti partecipanti che mancano ancora all'appello hanno pubblicato foto dei loro cari con la richiesta di aiuto e informazioni.

In una nota, gli stessi organizzatori del Nova Festival hanno scritto: «Condividiamo il dolore delle persone scomparse e uccise. Stiamo facendo del nostro meglio per aiutare le forze di sicurezza, mantenendo un contatto costante e siamo nella zona prendendo parte alle ricerche per localizzare i dispersi».

Medico di emergenza, «ho visto almeno 200 morti»

«Ho visto almeno 200 cadaveri sul posto», ha riferito un medico di emergenza israeliano, Yaniv, citato dalla Bbc, intervenuto sul luogo della strage al rave party nei pressi del confine tra Israele e la Striscia. «È stato un massacro, non ho mai visto nulla di simile in vita mia. Un agguato, le squadre di terroristi li aspettavano davanti alle uscite di emergenza», racconta ancora.

19:53
19:53
Biden ordina un «ulteriore sostegno» a Israele dopo l'attacco

Joe Biden ha ordinato di fornire «ulteriore sostegno» a Israele dopo gli «attacchi terroristici senza precedenti da parte di Hamas». Lo afferma la Casa Bianca.

«Il presidente e il vicepresidente sono stati aggiornati sulla situazione in Israele e i funzionari della Casa Bianca resteranno in stretto contatto con i loro partner israeliani», ha dichiarato Washington.

L'amministrazione Biden potrebbe quindi autorizzare un significativo trasferimento di armi a Israele. Lo Stato ebraico potrebbe però anche essere autorizzato ad attingere alle poco conosciute scorte statunitensi presenti nel proprio territorio e destinate appunto ai conflitti in Medio Oriente, e che Washington ha permesso di usare solo in caso di emergenze.

Stando a Politico, nonostante le forniture all'Ucraina contro la Russia, gli Stati Uniti hanno ancora le scorte necessarie per Israele. Le stesse fonti citate da Politico precisano che l'assistenza militare allo Stato ebraico non avrà impatto sulla fornitura di armi a Kiev, in quanto i due paesi si avvalgono di sistemi diversi.

Secondo il canale televisivo americano Msnbc, citando alcune fonti, gli Stati Uniti starebbero invece anche pianificando lo spostamento di navi e aerei militari più vicino a Israele in segno di sostegno.

18:15
18:15
«La sicurezza di Israele è la ragion di Stato della Germania»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che «la sicurezza di Israele è la ragion di Stato della Germania. Questo è particolarmente vero in ore difficili come queste. E noi agiremo di conseguenza»: lo riporta l'agenzia Dpa citando dichiarazioni fatte da Scholz in cancelleria a Berlino dopo una telefonata con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

Il termine «ragion di Stato» indica comunemente le priorità che possono indurre un governante a giustificare un'azione illecita sotto il profilo del diritto internazionale o interno.

Scholz ha detto di aver assicurato a Netanyahu «che la Germania è fermamente e incrollabilmente al fianco di Israele di fronte a questo terribile attacco» di Hamas, che il cancelliere ha definito «barbaro» e «oltraggioso».

Circa la piccola manifestazione filo-Hamas svoltasi ieri sera nel distretto di Neukölln a Berlino, Scholz ha detto: «Non accettiamo che gli odiosi attacchi contro Israele vengano celebrati nelle nostre strade».

«La sofferenza, la distruzione, la morte di così tante persone non possono essere motivo di gioia per nessuno», ha affermato sottolineando che il suo pensiero va ai «cittadini di Israele in queste ore difficili, che hanno molte vittime da piangere. La Germania è al loro fianco», ha aggiunto.

17:16
17:16
La Germania intende rivedere gli aiuti ai palestinesi

Il governo tedesco intende rivedere gli aiuti ai palestinesi dopo l'attacco di Hamas. Lo ha detto - riporta lo Spiegel - il ministro dello Sviluppo, Svenja Schulze, sottolineando che il governo è sempre stato attento a verificare che i soldi venissero usati solo per fini pacifici. «Ma questi attacchi contro Israele segnano una frattura terribile. Ora rivedremo il nostro intero impegno per i territori palestinesi», ha spiegato.

Berlino discuterà con Israele come meglio realizzare gli aiuti e si coordinerà con i partner internazionali, ha aggiunto. Alcuni parlamentari dell'opposizione conservatrice hanno chiesto lo stop ai fondi.

17:03
17:03
Zelensky esprime «solidarietà» a Netanyahu

Colloquio telefonico tra Benyamin Netanyahu e Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha espresso «solidarietà» al premier israeliano dopo gli attacchi di Hamas.

«Ho parlato con Netanyahu per affermare la solidarietà dell'Ucraina con Israele, che soffre di un attacco sfrontato su larga scala, e per esprimere le sue condoglianze per le molteplici vittime», ha detto Zelensky, aggiungendo «abbiamo anche discusso delle conseguenze dell'attacco per la situazione di sicurezza nella regione e oltre».

16:08
16:08
L'Iran «sostiene la legittima difesa della nazione palestinese»

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che il suo Paese «sostiene la legittima difesa della nazione palestinese».

«L'Iran sostiene la legittima difesa della nazione palestinese», ha dichiarato Raisi, aggiungendo che Israele deve «essere ritenuto responsabile» della situazione, il giorno dopo l'attacco lanciato da Hamas.

«L'Iran sostiene l'autodifesa della nazione palestinese. Il regime sionista e i suoi sostenitori (...) devono essere ritenuti responsabili di questa vicenda», ha affermato Raisi in un messaggio indirizzato «alla nazione palestinese», secondo la televisione. «I governi musulmani dovrebbero unirsi alla comunità musulmana nel sostenere la nazione palestinese», ha aggiunto.

16:07
16:07
«Oltre 20 mila persone rifugiate nelle scuole a Gaza»

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, afferma che oltre 20'000 persone si sono rifugiate in 44 delle sue scuole a Gaza. «Il numero (degli sfollati) sta rapidamente aumentando», afferma Inas Hamdan, portavoce della comunicazione a Gaza.

L'agenzia, citata dal Times of Israel, ha affermato che tre delle sue scuole hanno subito danni «collaterali» a causa degli attacchi aerei israeliani, sottolineando che le operazioni di realizzazione di nove pozzi d'acqua nella Striscia di Gaza sono state interrotte ieri mattina, ma sono riprese oggi.

I centri di distribuzione alimentare dell'agenzia, che forniscono assistenza a oltre 540'000 residenti di Gaza, sono chiusi da ieri, ha detto Hamdan.

15:51
15:51
«Diversi americani morti in Israele»

«Ci sono report che parlano di diversi americani morti in Israele, ci stiamo lavorando». Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken in un'intervista a Cnn.  

15:33
15:33
Massicci attacchi sulla Striscia

Gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono «più di 100». Lo riferisce una fonte israeliana citata da Haaretz.

Intanto l''aviazione israeliana sta massicciamente colpendo la Striscia. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui «gli obiettivi sono nelle aree vicino la barriera di Beit Hanoun usate dai terroristi di Hamas per lanciare attacchi contro Israele». Nel frattempo il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha riunito il Comando militare del sud a Beer Sheva.

Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato che le scuole in tutto il Paese rimarranno chiuse nei prossimi giorni a causa dei combattimenti in corso tra Israele e Hamas ai confini con Gaza.

Inoltre, scrive il Times of Israel, le attività commerciali a sud di Netanya e a nord del Negev centrale potranno restare aperte solo se vicine a un accesso immediato ai rifugi antiaerei, hanno fatto sapere i militari.

In quelle aree i raduni sono limitati a 10 persone all'aperto e a 50 persone all'interno, afferma il Comando del Fronte Interno dell'Idf.

15:26
15:26
L'Ambasciata svizzera in Israele rimane aperta

L'ambasciata svizzera a Tel Aviv è rimasta aperta questo week-end, malgrado il caos nel quale è piombato Israele da ieri, dopo l'attacco di Hamas. Operativo anche l'ufficio di rappresentanza a Ramallah, in Cisgiordania.

Lo ha indicato oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) a Keystone-ATS, aggiungendo che finora non ci sono informazioni riguardo a vittime svizzere.

Stando al DFAE, circa in 230 hanno contattato la sua helpline per ottenere ragguagli sulla situazione nello Stato ebraico. Si trattava di persone attualmente sul posto, di altre che stavano pianificando un viaggio in Israele e di parenti preoccupati.

Berna non sta organizzando partenze da Israele, precisa il DFAE, per i 28'000 connazionali ufficialmente registrati nel Paese e nei Territori palestinesi. Tuttavia, i servizi di Ignazio Cassis stanno chiarendo se cittadini svizzeri possano approfittare di viaggi allestiti da Stati partner.

La Svizzera inoltre sostiene la riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, in programma oggi per discutere dell'escalation in Medio Oriente. Lo scrive su X (ex Twitter) il capo della comunicazione del DFAE Nicolas Bideau, secondo cui bisogna affrontare il più rapidamente possibile la situazione nella regione.

15:12
15:12
Due donne ucraine morte nell'attacco di Hamas in Israele

Due donne ucraine sono morte durante l'attacco di Hamas in Israele. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri ucraino.

«Abbiamo informazioni confermate sulla morte di due donne ucraine in Israele. Entrambe le cittadine vivevano nel Paese da molto tempo», ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Oleg Nikolenko, aggiungendo che il consolato è in contatto con i parenti delle vittime.

15:11
15:11
La polizia uccide un civile israeliano: «Sospetto terrorista»

Le forze di polizia israeliane hanno ucciso un civile israeliano sospettato di essere un terrorista su un'autostrada a sud del Paese. Una fonte della polizia citata da Haaretz ha affermato che il veicolo su cui viaggiava il civile corrispondeva alla descrizione fornita in un rapporto su un'auto sospetta in fuga dalla città di Mavki'im verso l'autostrada 4.

Secondo la fonte, durante l'inseguimento, l'autista ha guidato contromano, è fuggito su terreno aperto e si è fermato solo dopo essere stato colpito dal fuoco degli agenti mentre era alla guida.

14:55
14:55
L'America Latina divisa sulla condanna ad Hamas

I Paesi dell'America Latina hanno condannato all'unisono gli episodi di violenza in Israele, ma si sono divisi sull'attribuire espressamente la responsabilità ad Hamas.

Il Brasile - che fino alla fine del mese presiede il Consiglio di sicurezza dell'Onu - ha invitato «la comunità internazionale a lavorare per riprendere immediatamente i negoziati che portino a una soluzione del conflitto che garantisca l'esistenza di uno Stato palestinese economicamente vitale, che coesista pacificamente con Israele entro confini sicuri per entrambe le parti».

Sulla stessa linea il Messico, che ha definito «essenziale riprendere il processo di negoziati diretti e in buona fede tra le due parti, per raggiungere un accordo di pace giusto, completo e definitivo». L'ambasciata messicana in Israele ha inoltre raccomandato ai connazionali residenti e ai cittadini in visita di «prendere precauzioni estreme e di prestare attenzione alle istruzioni delle autorità locali».

Più netta la posizione di Buenos Aires (due le vittime di nazionalità argentina registrate finora negli scontri), che ha classificato le azioni di Hamas come «terroristiche» ed ha disposto misure urgenti per rafforzare la sicurezza contro possibili obiettivi israeliani nel Paese. Anche per il governo colombiano «l'escalation della violenza rende ancora più urgente la necessità di riprendere il dialogo e un processo di pace che porti ad una soluzione definitiva che permetta a israeliani e palestinesi di vivere in pace».

Di diverso tenore, invece, le dichiarazioni di Cuba e Venezuela, che, pur invitando le parti coinvolte nel conflitto a porre fine alla violenza, hanno indicato «la violazione dei diritti storici del popolo palestinese» come causa principale degli scontri.

14:47
14:47
«Bombardamento israeliano nel sud del Libano»

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani affermano che poco fa un proiettile di artiglieria sparato da Israele ha colpito una zona agricola in territorio libanese lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferisce la tv al Manar dello stesso partito armato sciita libanese alleato di Hamas. Il bombardamento ha colpito la zona di Khreibe, nel distretto di Rashaya al Fukhar.

14:47
14:47
Trump: «Con me l'atto feroce di Hamas non sarebbe successo»

L'attacco di Hamas è un atto «feroce che deve essere represso. Israele è in guerra e gli Stati Uniti saranno al loro fianco con forza. La guerra è avvenuta anche perché gli Usa hanno dato all'Iran 6 miliardi di dollari per gli ostaggi. Con me non sarebbe mai avvenuto». Lo ha detto l'ex presidente americano Donald Trump.

14:46
14:46
Colloquio tra il presidente iraniano Raisi e i capi di Hamas e Jihad

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha parlato con i leader di Hamas e della Jihad islamica. Lo riferiscono i media iraniani.

14:27
14:27
La conferma del gabinetto di sicurezza israeliano: «Il Paese è in guerra»

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha confermato che il paese è ufficialmente in guerra e può quindi intraprendere ''azioni militari significative''. Lo ha annunciato l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che dopo l'incursione di centinaia di miliziani di Hamas in Israele aveva già parlato di stato di guerra.

Il voto del gabinetto di sicurezza di Israele conferisce alla dichiarazione di Netanyahu valore legale. Questo è in conformità con la legge 40 dello Stato di Israele, ovvero che il paese non può entrare in guerra senza una decisione del governo in tal senso.

14:21
14:21
La Polonia evacua i connazionali da Israele con i C-130

L'esercito polacco si sta preparando a evacuare i connazionali da Israele, ha annunciato domenica il ministro della difesa sui social media. «Invieremo aerei da trasporto C-130 Hercules per i nostri connazionali», ha scritto Mariusz Blaszczak, citato dall'agenzia Pap.

La notizia è stata ribadita dal vice ministro degli esteri, Pawel Jablonski, che ha scritto: «Non lasciamo i nostri connazionali nel bisogno. Tra poche ore, l'aereo per evacuare i polacchi in attesa all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv decollerà.»

Il presidente Andrzej Duda ha aggiunto in un post su X che «i soldati delle nostre forze speciali garantiranno la protezione dell'imbarco degli sfollati e la loro sicurezza a bordo. Stiamo lavorando affinché tutti i nostri connazionali possano tornare a casa sani e salvi». Duda ha precisato che finora nessun polacco è stato ferito negli attacchi di Hamas contro Israele.

14:17
14:17
Salgono a 600 i morti in Israele

Il bilancio dei morti in Israele dopo l'attacco da Gaza è salito a circa 600: lo riferisce il quotidiano Haaretz.

13:51
13:51
Ucciso uno dei leader di Hamas

Il ministero della sanità di Gaza ha fatto sapere che in un attacco di Israele questa mattina è stato ucciso Ayman Younis. Secondo le fonti, si tratta di uno dei leader di Hamas nella Striscia.

Il corpo di Younis - ha spiegato il ministero citato da fonti locali - è stato trovato a fine mattinata sotto le macerie dell'abitazione in cui si trovava.

13:43
13:43
Evacuate 24 comunità a ridosso di Gaza

L'esercito israeliano ha pubblicato la lista delle comunità nei pressi della Striscia di Gaza che sono in fase di evacuazione dei propri abitanti. Sono 24 e al momento - ha fatto sapere il portavoce militare - l'evacuazione dei civili avviene in base «alle valutazioni della situazione».

13:34
13:34
Sale a 400 il numero degli israeliani uccisi

È arrivato a 400 il numero degli israeliani uccisi a seguito dell'attacco da Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il ministero della sanità. I feriti sono 2.048, di cui 20 in condizioni critiche e 330 gravi.

13:18
13:18
Israele colpisce tre quartier generali di Hamas e Jihad

Durante l'ultima ora, aerei da combattimento dell'esercito israeliano hanno colpito «tre quartier generali militari appartenenti a organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza»: Hamas e la Jihad islamica.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui «sono stati colpiti quartier generali militari appartenenti all'organizzazione terroristica di Hamas utilizzati per dirigere il terrore, nonché quartier generali militari appartenenti all'organizzazione terroristica della Jihad islamica che sono stati utilizzati durante le recenti operazioni».

13:15
13:15
Due thailandesi morti e 11 rapiti negli attacchi di Hamas

Due cittadini thailandesi sono morti durante gli attacchi di ieri di Hamas contro Israele. Lo ha riferito il premier della Thailandia Srettha Thavisin dopo essere arrivato oggi a Hong Kong. Lo riporta il Bangkok Post.

Thavisin ha detto di aver ricevuto un rapporto da Pannabha Chandraramya, ambasciatore thailandese a Tel Aviv, secondo cui oltre ai morti, persone di molte nazionalità sono state rapite dai militanti di Hamas e che gli scontri continuano lungo il confine della Striscia di Gaza.

Il ministro degli Esteri Parnpree Bahiddha-Nukara ha detto che otto thailandesi sono rimasti feriti e 11 thailandesi sono stati catturati. Degli otto feriti, cinque sono stati ricoverati in ospedale.

Il primo ministro ha detto che utilizzerà tutti i mezzi diplomatici disponibili per liberare le vittime tailandesi. «Sono innocenti e non hanno nulla a che fare con alcun conflitto», ha detto. Nel frattempo, l'aeronautica del Paese sta preparando aerei da trasporto per l'evacuazione dei thailandesi da Israele dove «la situazione resta preoccupante», ha detto. Sono circa 25.000 i lavoratori tailandesi in Israele e circa 5.000 di loro si trovano in aree isolate.

13:08
13:08
La Svizzera inasprisce le misure di sicurezza per le rappresentanze israeliane

La Svizzera sta inasprendo le misure di sicurezza presso l'ambasciata israeliana a Berna e il consolato israeliano a Ginevra dopo gli attacchi sferrati ieri dalla Striscia di Gaza contro lo Stato ebraico. L'Ufficio federale di polizia (fedpol) ha ordinato alle forze dell'ordine cantonali di apportare le necessarie modifiche.

A rivelarlo è una portavoce di fedpol, raggiunta oggi da Keystone-ATS. Per non mettere a repentaglio l'efficacia dei provvedimenti, l'autorità non è entrata nel dettaglio riguardo a dove e in che forma le misure sono state adeguate.

Procedure simili sono state avviate anche in altri Paesi europei. Ad esempio, in Germania e Francia la polizia ha dichiarato di aver rafforzato i controlli intorno alle sinagoghe e alle scuole ebraiche, così come nei paraggi dei memoriali.

Nella Confederazione, la polizia cantonale è generalmente responsabile della protezione delle istituzioni religiose. Alcune di esse - 19 nel 2023 stando a fedpol - ricevono un sostegno finanziario per le misure di sicurezza.

12:55
12:55
La Svizzera adegua le misure di sicurezza per le rappresentanze israeliane

La Svizzera sta inasprendo le misure di sicurezza presso l'ambasciata israeliana a Berna e il consolato israeliano a Ginevra dopo gli attacchi sferrati ieri dalla Striscia di Gaza contro lo Stato ebraico. L'Ufficio federale di polizia (fedpol) ha ordinato alle forze dell'ordine cantonali di apportare le necessarie modifiche.

A rivelarlo è una portavoce di fedpol, raggiunta oggi da Keystone-ATS. Per non mettere a repentaglio l'efficacia dei provvedimenti, l'autorità non è entrata nel dettaglio riguardo a dove e in che forma le misure sono state adeguate.

Procedure simili sono state avviate anche in altri Paesi europei. Ad esempio, in Germania e Francia la polizia ha dichiarato di aver rafforzato i controlli intorno alle sinagoghe e alle scuole ebraiche, così come nei paraggi dei memoriali.

Nella Confederazione, la polizia cantonale è generalmente responsabile della protezione delle istituzioni religiose. Alcune di esse - 19 nel 2023 stando a fedpol - ricevono un sostegno finanziario per le misure di sicurezza.

12:33
12:33
Giovane tedesca rapita da Hamas durante gli attacchi

Una giovane di cittadinanza tedesca, Shani Louk, sarebbe stata rapita da Hamas durante l'attacco a Israele. Lo riferisce il sito dello Der Spiegel citando familiari: «Terroristi di Hamas hanno rapito decine di israeliani nel loro attacco. Pare che tra le vittime ci sia anche una giovane donna di cittadinanza tedesca», scrive il sito del settimanale.

La famiglia ha reso pubblica la cittadinanza tedesca della figlia nella speranza che le autorità tedesche possano fare qualcosa in caso di un eventuale scambio di prigionieri.

«La donna giace sul 'truck', con il volto rivolto verso il basso. Diversi uomini calpestano il suo corpo che pare inanimato. Un uomo le tira i capelli, un altro le sputa sulla testa sanguinante. Gli uomini gridano 'Allahu Akbar', 'Allah è grande'. Poi la jeep si allontana a tutta velocità»: questo, come descrive il sito, si vede in un video «che sta circolando su Internet» e che mostra le ultime immagini della giovane di cui dispone la famiglia.

Dopo una telefonata fatta «ieri mattina presto», «i genitori non hanno più avuto notizie della figlia ventiduenne, ma la loro banca li ha informati che la sua carta di credito »è stata utilizzata a Gaza«.

La madre, Ricarda Louk, è nata a Ratisbona, in Baviera, e ora vive in Israele »a circa 80 chilometri dalla Striscia di Gaza« dove è emigrata i »trent'anni fa«. Suo marito, il padre di Shani Louk, è israeliano e insieme hanno quattro figli, di cui la rapita è la secondogenita che vive da sola a Tel Aviv, ma la madre sapeva che era andata a un concerto »nel sud«. La polizia federale tedesca non ha voluto confermare ufficialmente il caso della tedesca scomparsa, riferisce sempre lo Spiegel.

12:31
12:31
Interviene il Papa: «Basta scontri in Israele, la guerra è sempre una sconfitta»

«Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente provocando centinaia di morti e feriti», ha detto papa Francesco all'Angelus.

«Gli attacchi di armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti».

«La guerra è una confitta, è sempre una sconfitta. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina», ha proseguito il pontefice. «Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime. Prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia».

12:21
12:21
Israele avrebbe chiesto all'Egitto una mediazione Egitto per il rilascio degli ostaggi

«Israele ha chiesto all'Egitto di aiutarlo con una mediazione per il rilascio degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas», secondo quanto scrive il Wall Street Journal, che cita fonti ufficiali egiziane.

«Non è chiaro quanti israeliani catturati siano nelle mani di Hamas e di militanti palestinesi a Gaza», scrive ancora il Wsj.

12:06
12:06
Israele conferma: «Uccisi due civili israeliani e una guida ad Alessandria d'Egitto»

«Questa mattina, durante una visita turistica di un gruppo di israeliani ad Alessandria d'Egitto, un locale ha aperto il fuoco contro di loro, uccidendo due civili israeliani e la guida egiziana locale». Lo ha fatto sapere il ministero degli esteri a Gerusalemme.

«Inoltre - ha aggiunto - c'è un ferito israeliano in condizioni moderate. Il Ministero e l'Ambasciata al Cairo stanno collaborando con il Consiglio di Sicurezza Nazionale, l'Ufficio del Primo Ministro e l'IDF nei confronti delle autorità egiziane al fine di rimpatriare i cittadini israeliani in Israele il prima possibile».

12:01
12:01
Hamas: «I combattenti attaccano obiettivi nei nostri Territori occupati»

«I nostri combattenti stanno ancora attaccando obiettivi nei nostri Territori occupati, siamo riusciti a sostituire i combattenti sul campo di battaglia con nuovi combattenti e siamo riusciti a fornire rifornimenti a coloro che stanno ancora combattendo». Lo ha detto, citato da fonti locali, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, Abu Obaida. «Chiediamo a tutto il nostro popolo - ha aggiunto - di prendere parte a questa importante battaglia».

11:58
11:58
Gruppo di turisti israeliani colpito da un poliziotto

A sparare sul gruppo di turisti israeliani ad Alessandria d'Egitto è stato un agente di polizia nella zona del santuario Aumd al-Sawari nella zona di El Manshiyya. Lo ha riferito l'emittente egiziana Extra News citando una fonte della sicurezza e sottolineando che oltre, a due turisti israeliani, è rimasto ucciso anche un egiziano mentre un altro è rimasto ferito.

Il poliziotto è stato immediatamente arrestato e il ferito è stato trasferito in ospedale per essere curato.

11:45
11:45
Il re del Marocco chiede una riunione urgente della Lega araba

Il Marocco chiede una riunione d'urgenza del Consiglio della Lega degli Stati Arabi. È re Mohammed VI, che presiede il consiglio a chiedere la convocazione di tutti i ministri degli esteri sul «deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza e all'avvio di azioni militari contro i civili, nonché per la ricerca di mezzi per fermare questa pericolosa escalation», come si legge nel comunicato del Gabinetto reale. Le consultazioni sono concitate per accelerare le formalità, si punta a fissare l'incontro «questa settimana, nella sede della Lega degli Stati arabi al Cairo».

11:30
11:30
Attacco a un gruppo di turisti israeliani ad Alessandria d'Egitto, due morti

Un attacco è stato compiuto contro un gruppo di turisti israeliani ad Alessandria d'Egitto. Lo riportano media arabi, citati da Haaretz, sottolineando che due turisti israeliani sono morti.

Il ministero degli esteri israeliano - riportano i media - sta verificando la notizia.

11:14
11:14
Dispersi 750 israeliani

«Secondo un rapporto non ufficiale, attualmente risultano dispersi circa 750 israeliani». Lo riporta il Jerusalem Post in un post su X.

Intanto l'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam - citate da fonti locali - hanno fatto sapere che gli ostaggi israeliani sono tenuti nei tunnel dell'organizzazione nella Strscia e in «case sicure».

11:10
11:10
Esercito di Israele: «500 attacchi su Gaza e 400 miliziani uccisi»

Dall'inizio della operazione «Spade di ferro» l'esercito di Israele ha condotto 500 attacchi su Gaza ed ha ucciso almeno 400 miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.

11:08
11:08
«Un'operazione vittoriosa accelererà il crollo del regime sionista»

L'iraniano Ali Akbar Velayati, consigliere anziano della Guida Ali Khamenei, è intervenuto sull'attacco di Hamas in Israele: «L'operazione vittoriosa accelererà certamente il crollo del regime sionista».

Nel frattempo, la Nournews, affiliata al Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano, ha dichiarato: «Gli attacchi hanno indicato che, contrariamente alle affermazioni di Israele sul dominio dell'intelligence e della sicurezza sulla Resistenza, il regime non è stato in grado di prevedere le operazioni e che la sua Iron Dome non è altro che una cupola di paglia sopra un castello di sabbia».

«L'operazione di Hamas contro il regime sionista è stata una mossa spontanea dei gruppi della Resistenza e del popolo palestinese oppresso per autodifesa dei propri diritti inalienabili», ha dichiarato ieri sera il portavoce del ministero degli esteri Nasser Kanani, aggiungendo: «È stata la loro reazione naturale alle politiche guerrafondaie e provocatorie dei sionisti».

«L'Iran considera il regime occupante di Israele e i suoi noti sostenitori responsabili delle uccisioni e delle violenze contro i palestinesi e chiede il sostegno dei paesi islamici per i diritti del popolo palestinese», ha aggiunto, citato dalla TV di stato.

11:07
11:07
Nessuna ripercussione sulle istituzioni ebraiche in Svizzera

L'attacco di Hamas contro Israele non ha finora avuto ripercussioni sulle istituzioni ebraiche in Svizzera. Non sono stati segnalati incidenti, ha indicato oggi a Keystone-ATS la Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI).

Le misure di sicurezza vengono riviste in queste situazioni, come di routine, ha affermato il segretario generale dell'organizzazione, Jonathan Kreutner. La sicurezza è peraltro già stata rafforzata anni or sono, ha aggiunto.

Da parte sua la polizia cantonale di Zurigo non ha voluto fornire informazioni concrete sul tema, dicendosi pronta a reagire in qualsiasi momento ai cambiamenti della situazione. A questo scopo l'autorità cantonale è in contatto con quella federale e con quella comunale.

11:07
11:07
Nella Striscia di Gaza 313 morti e 1.990 feriti

È salito a 313 il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza, come reso noto dal ministero della Sanità del territorio palestinese controllato da Hamas, dove l'esercito israeliano ha preso di mira le postazioni del movimento armato per il secondo giorno consecutivo.

Al momento le persone rimaste ferite nell'enclave palestinese sono 1.990, ha aggiunto il ministero in un comunicato, all'indomani della grande offensiva lanciata da Hamas contro Israele, che ha scatenato una nuova guerra tra le due parti.

11:04
11:04
Sono 350 i morti nell'attacco di Hamas finora

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che il numero di israeliani uccisi finora nell'attacco lanciato ieri da Hamas è salito ad almeno 350.

Il portavoce Daniel Hagar, citato da Bbc, che ha riferito la cifra, ha ricordato che la priorità è ora quella di liberare le comunità dove si combatte ancora e di controllare i varchi nella recinzione con la Striscia di Gaza.

10:02
10:02
Iran: «L'attacco di Hamas è una mossa contro i crimini israeliani»

L'attacco di ieri del movimento islamico Hamas contro Israele è stata una mossa spontanea delle forze della resistenza in risposta ai continui atti criminali del regime sionista: lo ha dichiarato il ministro degli esteri Hossein Amirabdollahian in una conversazione telefonica con il suo omologo turco Hakan Fidan la scorsa notte.

Durante i colloqui, le due parti hanno discusso gli attuali sviluppi sulla scia dell'attacco. «È necessario rafforzare la solidarietà tra i paesi islamici a sostegno del popolo e della Resistenza palestinese», ha dichiarato il diplomatico iraniano, citato dall'Irna.

09:47
09:47
L'obiettivo di Israele: «Evacuare entro le prossime 24 ore i residenti vicino a Gaza»

L'obiettivo di Israele è di evacuare entro le prossime 24 ore tutti i residenti delle cittadine vicino al confine con Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il portavoce dell'esercito Daniel Hagari.

Hagari ha poi spiegato che ci sono ancora combattimenti a Kfar Aza, dove i soldati stanno cercando di liberare gli ostaggi presi sul posto da Hamas.

09:38
09:38
Bilancio delle vittime a Gaza: 256 morti e circa 1.800 feriti

Il bilancio dei morti a Gaza dall'inizio della guerra è di 256. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità della Striscia citato da fonti locali. Dei morti, 20 sono individuati come minori. Il bilancio dei feriti è di circa 1.800.

09:10
09:10
Hezbollah: «Israele per ora non vuole aprire il fronte nord»

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani, che hanno rivendicato stamani il lancio di razzi dal Libano verso Israele, affermano che per il momento non sembra voler aprire un nuovo fronte di guerra.

«La risposta militare israeliana al lancio di razzi da parte della resistenza (Hezbollah) è stata contenuta e studiata, si è concentrata su zone agricole e boschive disabitate», ha detto poco fa Ali Shuayb, corrispondente della tv al Manar del partito armato filo-iraniano.

Shuayb, presente nell'area di Kfar Shuba, poco lontano dalle contese Fattorie di Shebaa, ha affermato che «la situazione ora è molto calma, si sente solo il ronzio degli aerei spia (droni) israeliani sopra le nostre teste».

«La reazione del nemico indica che per il momento non intende aprire una guerra nel fronte nord», hanno detto dallo studio televisivo di al Manar durante il collegamento in diretta col corrispondente Ali Shuyab.

09:08
09:08
L'esercito israeliano pubblica un primo elenco di 26 soldati caduti

L'esercito israeliano ha pubblicato on line sul proprio sito un primo elenco di 26 soldati e soldatesse caduti in combattimento nell'operazione «Spade di Ferro», dopo l'attacco di Hamas. Di molti di questi sono mostrate le foto, mentre per alcuni di loro al posto della foto c'è un lumino votivo.

09:07
09:07
Hamas: «I nostri miliziani combattono ancora fuori Gaza»

L'ala militare di Hamas - citata da fonti locali nella Striscia - ha fatto sapere che i suoi miliziani «stanno combattendo ancora in zone estese fuori da Gaza». Tra queste - hanno spiegato - Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Aza, Beeri e Kissufim.

«Le loro attività - ha aggiunto l'ala militare - sono protette dai lanciatori di razzi». I media israeliani avevano in precedenza riportato che le due località di Ofakim e Beeri era state liberate.

Da parte sua un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, ha dichiarato alla Bbc che nel suo attacco ad Israele l'organizzazione ha ricevuto il sostegno dell'Iran.

08:31
08:31
Il Capo dell'esercito svizzero interrompe la sua visita in Israele

Il capo dell'esercito svizzero Thomas Süssli ha interrotto anticipatamente ieri la sua sua visita in Israele, sulla scia dei recenti avvenimenti che hanno interessato lo stato ebraico. Nel frattempo la delegazione è rientrata nella Confederazione, ha indicato nella notte il Dipartimento federale delle difesa.

Secondo i programmi la visita, cominciata venerdì, sarebbe dovuta durare sino a oggi: in data odierna era fra l'altro previsto un incontro con il capo dello stato maggiore generale delle forze armate israeliane, tenente generale Herzi Halevi.

La visita di Süssli concerneva peraltro soprattutto la United Nations Truce Supervision Organisation (UNTSO), la missione delle Nazioni Unite che monitora il cessate il fuoco in Medio Oriente: per la prima volta gli osservatori militari dispiegati in loco saranno infatti guidati da un ufficiale elvetico.

08:27
08:27
Porta di Brandeburgo illuminata con la bandiera israeliana

La Porta di Brandeburgo a Berlino è stata illuminata con la bandiera israeliana in segno di solidarietà dopo il devastante attacco di Hamas. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha pubblicato una foto della porta su X, scrivendo: «In solidarietà con Israele».

La Porta Brandeburgo è il simbolo di Berlino, essendo rimasta per decenni a ridosso del muro e rappresentando fisicamente quindi anche la divisione e poi la riunificazione della città.

Attraverso le sue sei colonne neoclassiche sormontate dalla celeberrima quadriga, nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 1933 le formazioni naziste SA, SS e Stahlhelm marciarono alla luce di fiaccole e tra rulli di tamburi segnando la presa del potere da parte di Adolf Hitler.

08:18
08:18
Cisgiordania, sei morti negli scontri

Sei palestinesi, tra cui un bambino, sono rimasti uccisi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, dove oggi sono esplose le violenze a seguito del massiccio attacco lanciato da Hamas contro Israele dalla Striscia di Gaza.

Lo ha dichiarato il ministero della Sanità palestinese, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Altri 126 palestinesi sono rimasti feriti, secondo un conteggio della Mezzaluna Rossa Palestinese.

08:13
08:13
Netanyahu si offre di formare un governo di unità nazionale

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu si offre di formare un governo di unità nazionale dopo aver dichiarato che il paese è in guerra; questo vedrebbe insieme Netanyahu e il leader dell'opposizione, Yair Lapid, finché dura lo stato d'emergenza.

Netanyahu ha fatto l'offerta durante un incontro con Lapid e il leader del partito di Unità Nazionale, Benny Gantz, secondo il Times of Israel, che però riferisce di divergenze tra gli stessi esponenti dell'opposizione. Lapid, in particolare, pur dicendosi disponibile, non vorrebbe che di questo esecutivo tecnico facesse parte l'estrema destra, attualmente nella coalizione che sostiene il premier.

Secondo una dichiarazione rilasciata dal partito Likud di Netanyahu un tale governo avrebbe lo stesso formato del governo Levi Eshkol a cui si unì l'allora leader dell'opposizione Menachem Begin prima della Guerra dei Sei Giorni nel 1967.

08:12
08:12
Esercito in azione nei kibbutz, due liberati

Mentre l'aviazione israeliana ha colpito durante la notte più volte Hamas a Gaza, l'esercito è all'opera per liberare le comunità a ridosso di Gaza dai miliziani armati dell'organizzazione infiltratisi in quelle zone, che hanno preso numerosi ostaggi portati nell'enclave palestinese. Secondo i media molti di loro ad ora sono stati uccisi o catturati dalle forze di sicurezza.

Secondo la fonte, i residenti dei kibbutz Be'eri e Ofakim, asserragliatisi nelle abitazioni, sono stati salvati dalle forze di sicurezza. La stazione di polizia di Sderot - occupata dai miliziani di Hamas - è stata liberata con l'uccisione di 10 di loro.

08:11
08:11
La Cina preoccupata per l'escalation di tensione e violenza

La Cina è profondamente preoccupata per l'attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele. Lo ha detto un portavoce del ministero degli esteri cinese. La Cina chiama «le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento».

La nota rimarca le difficoltà e «la stagnazione a lungo termine dei processi di pace» ormai insostenibili. Il modo fondamentale per placare le ostilità «risiede nell'attuazione dei 'due paesi' e nella creazione di uno stato palestinese indipendente».

«La comunità internazionale - prosegue la nota - dovrebbe migliorare il senso di urgenza, aumentare gli investimenti sulla questione palestinese, promuovere il recupero immediato dei colloqui di pace tra Palestina e Israele, e cercare un modo pacifico di lungo termine». La Cina, infine, «continuerà in tal senso a fare sforzi senza sosta con la comunità internazionale».

08:02
08:02
Hezbollah: «Abbiamo colpito l'area contesa delle Fattorie Sheeba»

Hezbollah ha affermato di aver usato «un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati» su posizioni israeliani nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba, spiegando le modalità dell'operazione rivendicata questa mattina, alla quale Israele ha affermato di aver risposto.

«La resistenza islamica (Hezbollah, ndr) ha attaccato tre posizioni del nemico sionista nella zona occupata delle Fattorie di Sheeba libanesi (...) con un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati», si legge in un comunicato del 'Partito di Dio' sciita libanese, che esprime «solidarietà» con gli attacchi massicci di ieri di Hamas.

07:47
07:47
Israele risponde agli attacchi dal Libano

L'esercito israeliano ha risposto a quelli che ha chiamato «colpi di mortaio provenienti dal Libano» con attacchi di artiglieria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i colpi provenienti dal Libano sono ricaduti nella «contesa regione di Monte Dov sul confine libanese». Successivamente - ha aggiunto il portavoce militare - un drone israeliano ha colpito «una infrastruttura dell'organizzazione terroristica degli Hezbollah nell'area di Har Dov».

L'esercito israeliano ha intimato ai residenti dell'Alta Galilea, che confina con il Libano di restare al riparo nei rifugi.

07:33
07:33
Cannonate e lanci di razzi su Israele dal Libano

L'Hezbollah libanese ha rivendicato di aver compiuto «tiri di artiglieria e lanci di razzi» su Israele dal territorio del Libano.

07:15
07:15
Il punto alle 7.00

  «Cittadini di Israele siamo in guerra». Queste le parole pronunciate dal premier Benyamin Netanyahu, dopo l'attacco a sorpresa di ieri mattina, dalla striscia di Gaza. 

Nelle scorse ore, il numero degli israeliani feriti negli attacchi di Hamas è salito a 1.590. Lo ha detto il ministero della Sanità del Paese. Secondo funzionari medici citati dai media locali, più di 250 persone sono state uccise finora. Inoltre, almeno 232 palestinesi sono stati uccisi e 1.700 feriti dagli attacchi aerei israeliani su Gaza, ha detto il ministero della Sanità locale.

Nel frattempo, gli Stati Uniti e Israele stanno discutendo un possibile aiuto militare. Lo afferma un funzionario dell'amministrazione americana. Secondo indiscrezioni riportate da Cnn, un annuncio relativo agli aiuti potrebbe arrivare a breve. 

Inoltre, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha sentito i ministri degli esteri di Italia, Germania e Gran Bretagna, e l'alto rappresentate europeo agli affari esteri sull'attacco di Hamas a Israele. «Insieme dobbiamo lavorare a un immediato arresto degli attacchi e sostenere il diritto di Israele a difendersi, salvare gli ostaggi e proteggere i suoi cittadini», afferma Blinken riferendo della sua telefonata con Antonio Tajani, Annalena Baerbock, James Clverly e Josep Borrell.