Sciopero generale per la Flotilla in Italia: cortei e blocchi in molte città

Una giornata di proteste diffuse in tutta Italia ha segnato lo sciopero generale indetto da Cgil e sindacati di base in solidarietà con la Global Sumud Flotilla, la missione internazionale diretta a Gaza abbordata in acque internazionali dalle forze israeliane. Migliaia di persone si trovano in questo momento in strada in decine di città per chiedere sostegno agli attivisti della Flotilla, un cessate il fuoco a Gaza e il rispetto dei diritti del popolo palestinese.
Lo sciopero generale sta avendo ricadute significative soprattutto nei trasporti, con cancellazioni e ritardi diffusi nelle principali stazioni ferroviarie e blocchi in porti e snodi strategici. Il Garante lo aveva giudicato «illegittimo» per mancanza di preavviso, ma le piazze hanno risposto con una partecipazione estesa e trasversale, con i sindacati che hanno già dichiarato l'intenzione di inoltrare ricorso alla decisione.
Onda umana a Milano e ritardi ai treni
A Milano la partecipazione è stata massiccia: decine di migliaia in corteo da piazza Oberdan, con studenti, associazioni, partiti e centri sociali. «Oggi i numeri sono da Primo Maggio, forse di più», hanno dichiarato gli organizzatori. Le prime valutazioni parlano di almeno 50 mila persone.
Mentre la metro ha continuato a garantire il servizio, tram e bus hanno subito deviazioni. Forti, invece, i disagi al traffico ferroviario: a Milano Centrale si segnalano ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore.
Sul suo sito, FFS segnala che l'orario online non verrà modificato, sebbene il traffico ferroviario con l'Italia sia al momento «limitato» a causa dello sciopero.
Nelle altre città
A Roma, si legge sull'ANSA, la giornata si è aperta con centinaia di persone radunate a piazza Vittorio, guidate dai vertici Cgil e dalla portavoce italiana della Flotilla Maria Elena Delia. Accanto a sindacalisti e studenti, hanno sfilato esponenti del Pd, di Avs e rappresentanti della comunità palestinese. Slogan e striscioni hanno accompagnato il corteo fino a piazza dei Cinquecento, al canto di «Bella ciao». Treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti si segnalano alla stazione Termini, dove l'ingresso principale è blindato da un cordone delle forze dell'ordine, dopo che una parte dei manifestanti ha accennato un piccolo corteo verso l'entrata.
A Napoli la mobilitazione ha interessato la stazione Centrale. In città, Cgil e Usb hanno portato in piazza Garibaldi e piazza Matteotti lavoratori e studenti. Nel porto di Salerno il varco di ponente è stato bloccato da membri del sindacato SiCobas.
Grande adesione anche in Toscana, dove migliaia di persone hanno sfilato a Firenze dietro lo striscione «Fermiamo il sionismo con la resistenza». Cortei a Prato e disagi al traffico cittadino hanno confermato una presenza diffusa. A Livorno l’accesso al porto nord è stato interrotto dal presidio Usb che ha bloccato il traffico commerciale.
A Bologna migliaia di manifestanti hanno marciato verso l’aeroporto Marconi, tra cori contro il governo e appelli al cessate il fuoco.
A Genova oltre duemila studenti universitari e delle scuole superiori hanno sfilato da via Balbi fino al porto, insieme ai lavoratori della Cgil. Sui cartelli scritte come «Più scuole, meno bombe» e «Con la resistenza palestinese, non un passo indietro».
A Torino il cuore della protesta si è concentrato intorno alle Officine Grandi Riparazioni (OGR), dove era previsto un incontro fra Ursula von der Leyen, John Elkann e Jeff Bezos. Migliaia di persone hanno sfilato dietro lo slogan «Blocchiamo tutto». In mattinata il SiCobas aveva già bloccato il centro di distribuzione Amazon di Brandizzo.
A Venezia il corteo partito da Campo Santa Margherita ha raggiunto piazzale Roma, con manifestanti che hanno srotolato uno striscione «Free Gaza» dal tetto del Garage comunale. Blocchi e presidi si sono svolti anche a Mestre e in altre città venete come Padova, Treviso e Verona.
Grande partecipazione anche al Sud. A Bari migliaia di persone hanno sfilato con bandiere palestinesi, guidati dalla Cgil, passando dalla sede del Consolato di Israele. A Palermo la stazione centrale è stata il punto di partenza di una manifestazione gremita di studenti, lavoratori e cittadini.
Le risposte dal governo italiano
Dal governo sono arrivate reazioni immediate: Matteo Salvini ha invocato «buon senso» e minacciato misure in caso di nuovi blocchi, mentre Giorgia Meloni ha invitato a distinguere tra «proteste e vacanze», con una retorica usata già nella giornata di ieri. Dichiarazioni che non hanno frenato l’onda di cortei pacifici e partecipati.