Se il Principe di Galles pensa già alla sua incoronazione

Dall'incoronazione di Re Carlo non sono passati neanche dieci giorni. Ma qualcuno, tra i reali, sta già pensando alla cerimonia successiva. E chi, se non il Principe di Galles? William, primo nella linea di successione al trono del Regno Unito, avrebbe già avanzato alcune proposte per il futuro, una manciata di giorni dopo l'incoronazione del padre. Anche se, a dirla tutta, nessuno può prevedere con certezza quando arriverà il suo turno. Le sue idee, però, sono chiare e ambiziose. E tra queste, ne spicca una in particolare: quella di non includere un omaggio del popolo durante la cerimonia. Il contrario, quindi, di quanto fatto da Re Carlo.
Niente giuramento di fedeltà
Inutile girarci intorno. Il conto alla rovescia per William è iniziato molto in fretta. Potrebbero passare ancora diversi anni prima della sua incoronazione, ma il Principe di Galles non sembra voler perdere tempo. Come riferisce il Telegraph, avrebbe quindi già iniziato a riflettere su come mantenere «attuale» l'antica cerimonia, pur conferendole «un aspetto e un'atmosfera diversi». E come dicevamo, il primo cambiamento riguarderà proprio l'omaggio del popolo. Momento in cui i membri del pubblico, lo scorso 6 maggio, erano stati invitati a giurare fedeltà al monarca. Un cambiamento, questo, che in realtà non spezzerà alcuna tradizione. Il giuramento del pubblico, infatti, è stata una novità introdotta appositamente per il «grande giorno» di Re Carlo. Durante l'incoronazione, sia i cittadini presenti all'interno dell'abbazia di Westminster, sia gli spettatori inglesi che assistevano alla cerimonia da casa, sono stati chiamati a urlare il «giuramento di fedeltà» al sovrano e agli eredi al trono, su invito dell'Arcivescovo di Canterbury. Una novità, dicevamo, a cui è stato dato il nome di «chorus of millions», milioni in coro, voluta sia per omaggiare i sudditi che per ottenere una partecipazione «attiva» del popolo.
A quanto pare, però, la novità non è stata poco apprezzato solo da William. In seguito ad alcune critiche e osservazioni, Lambeth Palace, residenza ufficiale dell'Arcivescovo di Canterbury, ha a sua volta dovuto fare qualche passo indietro, riformulando diversamente la proposta di omaggio, specificando che durante la liturgia dell'incoronazione sono stati invitati a giurare fedeltà «coloro che desideravano offrire il loro sostegno», e non «le persone di buona volontà», come invece proposto in un primo momento.
Più rilevanza e modernità
Ma non è tutto. Una fonte vicina al Principe ha rivelato al Sunday Times che tra gli scopi principali del 41.enne c'è quello di rendere l'incoronazione «più rilevante». E di conseguenza, anche più moderna. Di più, secondo le indiscrezioni, per Re Carlo non sarebbe stato elaborato alcun «piano grandioso» perché i reali erano impegnati a «riflettere» su quella che sarebbe stata la prima cerimonia di incoronazione nel Regno Unito, dopo 70 anni. La scomparsa della Regina Elisabetta, oltre ad aver provocato un enorme senso di perdita in tutto il mondo, ha infatti anche scombussolato la quotidianità inglese e di Buckingham Palace. Che, improvvisamente, si è quindi trovato a dover rispolverare documenti e reperti di 70 anni fa, per organizzare la cerimonia più importante del Regno Unito.
Facendo un salto indietro nel tempo, già nel 2016 William, in qualità di Duca di Cambridge, aveva rivelato alla BBC di essere preoccupato e di voler «modernizzare» la monarchia. Una conversazione simile era avvenuta anche in occasione del 90. compleanno della defunta regina Elisabetta, quando durante un'intervista William aveva fatto sapere che il tema della modernizzazione occupava molto spazio tra i suoi pensieri. «Penso che la famiglia reale debba modernizzarsi e svilupparsi man mano che va avanti, rimanendo sempre rilevante». A distanza di anni, le sue impressioni e i suoi pensieri dell'epoca non sembrano essersi modificati. Di recente, un'altra fonte vicina al 41.enne ha inoltre fatto sapere che il Principe di Galles starebbe «facendo un bilancio» e pensando a come evolvere la tradizione secolare dell'incoronazione. Lasciando perfettamente intendere quanto sia importante per lui riuscire a stare al passo con i tempi. E come per lui, come dichiarato in passato, la modernizzazione della monarchia sia ormai diventata una sfida.