Se l'Africa chiede di cambiare le mappe del mondo

Sui social, capita di imbattersi in immagini che fanno notare «errori» nelle mappe geografiche. E uno dei più famosi, di questo tipo, è senza dubbio quello legato alle dimensioni del continente africano. Le cartine che si usano comunemente per rappresentare il mondo, infatti, fanno sembrare l'Africa più piccola rispetto alla realtà. Soprattutto in proporzione agli altri continenti. Un «errore» di cui non tutti sono a conoscenza, ma per il quale ora si vuole intervenire «direttamente».
Lo scorso 14 agosto, a tal proposito, l'Unione Africana (l'organizzazione internazionale di cui fanno parte tutti i Paesi che si trovano in Africa), ha annunciato che sosterrà un'iniziativa per cambiare la mappa usata più di frequente per rappresentare il mondo, basata sulla proiezione di Mercatore e ideata dal cartografo fiammingo Gerard Kremer, nel 16. secolo. Una proiezione divenuta molto popolare in passato, dal momento che si trattava della più pratica e semplice da usare per la navigazione.
Secondo questa proiezione – la stessa utilizzata anche online da Google Maps e OpenStreetMaps – più ci si allontana dall'equatore, più i Paesi appaiono grandi rispetto alle loro dimensioni reali. Un esempio lampante di questo «fenomeno» è visibile chiaramente con la Groenlandia che, nelle cartine, sembra grande come l'Africa, mentre nella realtà è quattordici volte più piccola.
Come ha dichiarato Selma Malika Haddadi, vicepresidente della Commissione dell'Unione Africana, questa «rappresentazione sbagliata», negli anni, ha dipinto un'immagine «distorta dell'Africa». In altre parole, ha rafforzato l'idea che l'Africa sia «un continente marginale»: pensiero che, a sua volta, ha influenzato anche media e politica.
In un post pubblicato su X, l'Unione Africana ha scelto di rappresentare l'Africa con una cartina che ne mostra le reali dimensioni, soprattutto rispetto agli altri Paesi del mondo. Lo stesso continente africano, infatti, potrebbe includere al suo interno Stati Uniti, Cina, India, Spagna, Francia, Germania, Italia, Perù, Giappone e Regno Unito. Per questo motivo, come detto, l'Unione ha dichiarato di voler sostenere l'iniziativa di due organizzazioni – rispettivamente Africa No Filter e Speak Up Africa – per adottare una cartina «più rispettosa» delle reali dimensioni dei continenti.

Questa mappa, che renderebbe giustizia ai luoghi più penalizzati dalla proiezione di Mercatore, si basa infatti sulla Equal Earth. Una proiezione diversa, che verrebbe applicate per ridisegnare le cartine delle sciole di tutti i Paesi africani e delle organizzazioni di cui fanno parte.
In tal senso, alcune organizzazioni internazionali, negli anni, hanno già sostituito le mappe con la proiezione di Mercatore sui loro siti e documenti ufficiali, preferendo quelle basate sulla Equal Earth, come nel caso della Banca Mondiale.