Se non parli inglese, niente sussidi

LONDRA - Come promesso il governo di David Cameron va avanti coi piani per ridurre l'immigrazione nel Regno Unito. In questo caso introducendo test molto più severi rispetto a quelli esistenti per gli stranieri che chiedono i sussidi pubblici. Sarà determinante una buona conoscenza della lingua inglese: in caso contrario i funzionari potranno rifiutare l'aiuto dello Stato.
I nuovi test saranno introdotti alla fine della prossima settimana nei centri di collocamento del Regno. Verrà richiesto un livello di inglese che permetta di trovare lavoro a Londra o in altre città britanniche. "È di vitale importanza che ci siano regole più stringenti per proteggere l'integrità del nostro sistema di benefit", ha dichiarato Iain Duncan Smith, il ministro del Lavoro.
Di sicuro questa iniziativa è destinata a creare nuovi attriti con Bruxelles. Anche per evitare il fenomeno del 'turismo de benefit', il premier aveva proposto di limitare la circolazione in Europa scatenando la reazione di Bruxelles che ha difeso la libertà di movimento come un principio non negoziabile.