Il caso

Se Trump è riuscito a cambiare la ricetta della Coca-Cola

Negli Stati Uniti, nella famosissima bevanda non verrà più aggiunto sciroppo di mais come dolcificante, ma zucchero di canna, come già accade nel resto del mondo – Ma gli agricoltori non sono soddisfatti
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Red. Online
17.07.2025 19:30

Donald Trump vuole avere l'ultima parola su tutto. Anche sulla Coca-Cola. Tant'è che è riuscito a cambiarne la ricetta, almeno negli Stati Uniti. Il presidente statunitense, nelle scorse ore, ha dichiarato che Coca-Cola ha accettato di utilizzare lo zucchero di canna nelle bevande vendute negli USA. 

Tutto è cominciato quando il segretario alla Sanità del tycoon, Robert F. Kennedy Jr., ha espresso preoccupazioni sull'amatissima bibita, al cui interno – nei prodotti americani – veniva inserito lo sciroppo di mais. Un ingrediente che, secondo Kennedy Jr., avrebbe potuto causare danni all'organismo. 

«Ho parlato con la Coca-Cola riguardo all'utilizzo di VERO zucchero di canna nella Coca-Cola negli Stati Uniti, e hanno accettato di metterlo», ha scritto nelle scorse ore Trump sulla sua piattaforma Truth. «Vorrei ringraziare tutti i responsabili della Coca-Cola». 

A tal proposito, senza confermare esplicitamente la modifica della ricetta, un portavoce dell'azienda, dichiarando di «apprezzare l'entusiasmo del presidente Trump». Il tutto aggiungendo che «ulteriori dettagli sulle nuove offerte innovative all'interno della nostra gamma di prodotti Coca-Cola saranno presto condivisi». Il tycoon, di tutta risposta, su Truth ha commentato la notizia, giudicandola «una mossa molto buona da parte di Coca-Cola», che renderà la bevanda «semplicemente migliore». Trump stesso adora la Coca-Cola, sebbene beva unicamente la Diet Coke (coca zero, ndr), in cui viene inserito aspartame come dolcificante artificiale. Addirittura, sulla sua scrivania nello Studio Ovale ha fatto inserire un apposito pulsante da premere quando vuole che gli venga servita la bevanda. 

Non solo. A gennaio, in occasione del suo (secondo) insediamento alla Casa Bianca, Coca-Cola aveva regalato a Trump la prima «bottiglia commemorativa presidenziale» di Diet Coke. Una Coca-Cola speciale, con tanto di etichetta dedicata «all'insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump» e la data, «20 gennaio 2025». 

Amore per la Coca-Cola a parte, dopotutto, la richiesta di Trump non è sembrata così assurda per un buon motivo. La Coca-Cola viene infatti dolcificata con lo sciroppo di mais negli Stati Uniti, ma in altri Paesi come Regno Unito, Australia e Messico viene già prodotta con lo zucchero di canna. Anche in Svizzera e, in generale, in Europa, nella bevanda viene inserito zucchero (saccarosio) come dolcificante e non lo sciroppo di mais, che viene considerato un ingrediente estremamente raro nelle bibite analcoliche vendute nel Vecchio Continente.

Agricoltori delusi

Tuttavia, la decisione di cambiare questo ingrediente potrebbe lasciare scontenti i coltivatori di mais americani. Come scrive la BBC, il presidente e CEO della Corn Refiners Association, John Bode, ha dichiarato che la sostituzione dello sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio con lo zucchero di canna costerebbe migliaia di posti di lavoro nella produzione americana. E non solo. Il reddito delle aziende agricole potrebbe calare, mentre aumenterebbero di zucchero straniero. Il tutto «senza alcun beneficio nutrizionale», come sottolinea Bode.

La decisione, però, sembrerebbe ormai essere stata presa. Il segretario alla Sanità degli Stati Uniti e il suo movimento Make America Healthy Again hanno chiesto ad altre aziende – e non solo a Coca-Cola – di eliminare dai loro prodotti ingredienti come lo sciroppo di mais, gli oli di semi e i coloranti artificiali, a causa di potenziali rischi per la salute. Kennedy, a tal proposito, ha anche criticato la quantità di zucchero che gli americani consumano e, secondo alcune indiscrezioni, nelle prossime settimane aggiornerà le linee dietetiche nazionali quest'estate. 

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