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«Serbia il prima possibile nell'UE»

Lo ha detto il presidente Tamas Szujok dopo un colloquio oggi a Belgrado con il collega serbo Aleksandar Vucic
© KEYSTONE (EPA/ANDREJ CUKIC)
Ats
28.10.2024 13:57

L'Ungheria farà ogni sforzo affinché la Serbia diventi il prima possibile membro a pieno titolo dell'Unione europea. Lo ha detto il presidente Tamas Szujok dopo un colloquio oggi a Belgrado con il collega serbo Aleksandar Vucic.

Parlando nella conferenza stampa congiunta, Szujok ha sottolineato che, senza l'integrazione europea, nei Balcani non vi potrà essere una stabilità duratura.

«È tempo che le promesse date dall'Unione europea ai Balcani occidentali finalmente, dopo vent'anni, si realizzino», ha affermato il presidente ungherese sottolineando la volontà di Budapest di rafforzare ulteriormente la già solida collaborazione bilaterale con la Serbia in tutti i campi, da quello energetico in particolare del gas, a quello infrastrutturale, a cominciare dalla linea ferroviaria veloce in via di costruzione tra Belgrado e Budapest. Da parte ungherese, ha aggiunto, vi è al tempo stesso, l'intenzione di accelerare e facilitare i passaggi frontalieri ai valichi di confine fra i due paesi.

Szujok si è poi detto soddisfatto delle condizioni di vita delle rispettive minoranze, che godono dei diritti loro dovuti. «Noi riteniamo che i diritti della popolazione di etnia ungherese in Serbia vengano rispettati, e noi ungheresi facciamo di tutto da parte nostra affinché ai serbi in Ungheria venga garantita la loro identità», ha affermato Szujok.

In termini estremamente positivi sullo sviluppo e rafforzamento dei rapporti tra Belgrado e Budapest si è espresso anche il presidente Vucic, per il quale in Serbia l'Ungheria è considerata «non solo come un partner strategico ma anche come un amico sincero».

Definendo le relazioni tra i due paesi al livello più alto mai registratosi prima, Vucic ha fatto riferimento tra l'altro ai suoi ottimi rapporti con il premier Viktor Orban come pure con i precursori di Szujok - i presidenti Janos Ader e Katalin Novak.

Dodici anni fa, ha osservato, l'interscambio fra i due paesi era di 768 milioni di euro (723 milioni di franchi al cambio attuale), mentre lo scorso anno è ammontato a 3,1 miliardi di euro, con l'Ungheria che è attualmente quarto partner economico e commerciale della Serbia. Numerosi, ha detto Vucic, sono i progetti comuni già definiti o in via di realizzazione, come quelli in campo energetico e infrastrutturali.

Oltre alla linea ferroviaria ad alta velocità fra Belgrado e Budapest, Vucic ha auspicato la prossima conclusione di una intesa allargata ad altri paesi della regione per una linea ferroviaria veloce fra Ungheria, Serbia, Macedonia del Nord e Grecia, che collegherebbe i Balcani a progetti analoghi in via di realizzazione in Europa centrale - Repubblica ceca, Slovacchia e Polonia.

Anche Vucic si è detto soddisfatto delle condizioni delle due minoranze. «So quanto il governo ungherese e il presidente ungherese facciano per fare in modo che la popolazione serba in Ungheria si senta a proprio agio in Ungheria». La minoranza ungherese in Serbia è concentrata in Voivodina, la regione settentrionale al confine fra i due paesi.

Nel pomeriggio i due presidenti si recheranno a Curug, nel nord non lontano da Novi Sad, per rendere omaggio al monumento alla riconciliazione, realizzato in ricordo degli ungheresi caduti nel 1945.

Szujok incontrerà a Belgrado anche il premier serbo Milos Vucevic e la presidente del parlamento Ana Brnabic.