Serbia, nuove proteste studentesche bloccano le città: cresce la pressione sul governo

In Serbia nuovi raduni antigovernativi con blocchi stradali sono stati attuati in serata dagli studenti in agitazione a Belgrado, Novi Sad e Nis, le tre maggiori città del Paese.
Presi di mira incroci nevralgici e strade di grande scorrimento, con disagi alla circolazione e protesta da parte di numerosi automobilisti costretti a lunghe deviazioni. Come avviene ormai da mesi, studenti e cittadini che li appoggiano accusano le autorità di corruzione e chiedono elezioni anticipate. A Uzice la manifestazione si è tenuta davanti al municipio, ma per salutare la scarcerazione di sette delle nove persone arrestate nei giorni scorsi durante incidenti con la polizia, intervenuta a togliere con la forza il blocco di una importante via di comunicazione extraurbana. Per gli altri due sono stati disposti gli arresti domiciliari.