Massacro di Shakaola

«Setta del digiuno», trovati altri due scheletri in Kenya

Le ricerche erano state temporaneamente sospese per permettere al team di anatomopatologi di effettuare le rimanenti autopsie sui corpi degli adepti riesumati
© KEYSTONE (AP Photo)
Ats
21.05.2023 12:31

Altri due scheletri di presunti seguaci della setta «del digiuno» sono stati trovati in Kenya, nel terreno di proprietà del controverso predicatore Paul Mackenzie nella foresta di Shakaola, dagli investigatori del governo.

Il ritrovamento, come riferisce il quotidiano The Standard, è avvenuto dopo che il ministro degli Interni, Kithure Kindiki, aveva temporaneamente sospeso le ricerche per permettere al team di anatomopatologi di effettuare le rimanenti autopsie sui corpi degli adepti riesumati.

Mackenzie, secondo l'accusa, li aveva riuniti a Shakaola invitandoli a pregare e digiunare ad oltranza per «arrivare a vedere Gesù in paradiso».

Fino ad oggi le vittime accertate del culto estremo del sedicente pastore sono 237, mentre 90 persone sono state tratte in salvo. Alcune di loro in avanzato stato di denutrizione, versano in gravi condizioni all'ospedale di Malindi. La polizia nel frattempo ha esteso le ricerche degli scomparsi, circa 610 persone, secondo la Croce Rossa, anche in altre zone fuori dalle proprietà di Mackenzie, fino al parco nazionale dello Tsavo Est, nota meta di safari per turisti.

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