Sanità

Si è iniettato per 18 anni micro-dosi di veleno: «Dai suoi anticorpi un forte antidoto»

Sviluppato un antidoto capace di neutralizzare il veleno di 19 tra i serpenti più letali al mondo, come il black mamba e il cobra reale: si tratta del prodotto a più ampio spettro ottenuto finora ed è basato sugli anticorpi di Tim Friede, un ex meccanico del Wisconsin appassionato di serpenti
Ats
02.05.2025 21:43

Sviluppato un antidoto capace di neutralizzare il veleno di 19 tra i serpenti più letali al mondo, come il black mamba e il cobra reale: si tratta del prodotto a più ampio spettro ottenuto finora ed è basato sugli anticorpi di Tim Friede, un ex meccanico del Wisconsin appassionato di serpenti che in 18 anni si è fatto mordere centinaia di volte e si è auto-iniettato piccole dosi di veleno nel pericoloso tentativo di diventare immune.

Il risultato dello studio, che apre la strada a un antidoto universale, è pubblicato sulla rivista Cell da un gruppo di ricerca guidato dall'immunologo Jacob Glanville dell'azienda biotech Centivax.

"Ciò che è entusiasmante riguardo al donatore è la sua storia immunitaria unica e irripetibile", afferma Glanville. "Per un periodo di quasi 18 anni, si è sottoposto a centinaia di morsi e autoimmunizzazioni con dosi crescenti di neurotossine da 16 specie di serpenti estremamente letali, che normalmente ucciderebbero un cavallo". Il suo sangue è diventato così una materia prima preziosissima su cui lavorare per individuare ed estrarre gli anticorpi più efficaci contro le neurotossine di 19 serpenti tra i più letali al mondo appartenenti alla famiglia degli elapidi (gruppo che comprende circa la metà di tutte le specie velenose, tra cui serpenti corallo, mamba, cobra, taipan e bungari).

Le analisi hanno stretto il cerchio attorno a due anticorpi in particolare. Il primo, chiamato LNX-D09, ha dimostrato nei test sui topi di offrire protezione contro dosi letali di veleno di sei delle 19 specie di serpenti considerate. Per potenziarne l'azione, è stata aggiunta una piccola molecola, chiamata varespladib, che agisce come inibitore di tossine: in questo modo si è allargata la protezione ad altre tre specie di serpenti. Infine, all'antidoto è stato aggiunto un secondo anticorpo isolato dal donatore, denominato SNX-B03, che ha esteso la protezione ad altre dieci specie di serpenti tra i più pericolosi al mondo. Complessivamente, l'antidoto così ottenuto ha dimostrato di offrire una protezione totale contro 13 specie di serpenti e una protezione parziale per le altre sei.

Dopo questi primi test di laboratorio sui topi, i ricercatori intendono sperimentare il loro cocktail in Australia sui cani che finiscono nelle cliniche veterinarie dopo essere stati morsi da un serpente. Inoltre, il team intende sviluppare un antidoto mirato all'altra grande famiglia di serpenti, le vipere.