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Sospeso l'accordo tra Regno Unito e Mauritius sulle isole Chagos

Un ricorso dell'ultimo minuto di fronte alla giustizia britannica ha congelato la formalizzazione del controverso nuovo accordo che Starmer avrebbe dovuto sottoscrivere stamattina con il collega mauriziano
Ats
22.05.2025 10:42

Un ricorso dell'ultimo minuto di fronte alla giustizia britannica ha congelato la formalizzazione del controverso nuovo accordo sulla restituzione da parte del Regno Unito alle Mauritius dello strategico arcipelago della Chagos. Accordo che il premier Keir Starmer avrebbe dovuto sottoscrivere stamattina con il collega mauriziano nell'ambito d'una cerimonia in videocollegamento.

L'Alta Corte di Londra ha infatti deciso nella notte di considerare ricevibile l'ingiunzione contro l'intesa presentata a nome di due donne originarie delle stesse Chagos. E di fissare l'inizio dell'udienza per le 10.30 locali di oggi. I tempi di un verdetto non sono al momento definiti e l'iter diplomatico della vicenda resta dunque sospeso in attesa della decisione dei giudici: come ha confermato una portavoce di Downing Street interpellata dalla Bbc, aggiungendo che il governo non intende "commentare procedimento legale in corso", ma che rivendica l'accordo raggiunto come "un giusto" compromesso utile a "proteggere il popolo britannico e la nostra sicurezza nazionale".

La restituzione delle Chagos, sollecitata da tempo in sede internazionale anche da verdetti dell'Onu, era stata concordata dal nuovo governo laburista una prima volta l'anno scorso, d'intesa con la controparte mauriziana e l'allora amministrazione Usa di Joe Biden. Salvo essere rimessa in discussione sulla scia delle obiezioni sollevate sia da una nuova leadership nel Paese insulare africano, sia dall'amministrazione entrante di Donald Trump a Washington. E rinegoziata fino al testo finale attualmente sul tavolo.

Testo peraltro contestato dall'opposizione Tory a Westminster, che accusa Keir Starmer di aver ceduto a concessioni extra: in particolare assumendo oneri finanziari ulteriori a titolo di compensazione, non resi pubblici in modo trasparente.

Il ritorno alle Mauritius degli isolotti in questione, possedimento ex coloniale strategico nel mezzo dell'Oceano Indiano, interessa anche gli Usa poiché l'arcipelago comprende l'isola di Diego Garcia: dove Londra dispone di una cruciale base aerea condivisa con Washington e usata dagli americani negli anni in molte operazioni militari. Un'isola la cui sovranità, stando all'intesa, tornerà alle Mauritius solo sulla carta, a differenza delle altre Chagos, continuando a essere esercitata di fatto dal Regno. Condizione chiave per il placet della Casa Bianca, preoccupata dall'avvicinamento alla Cina degli ultimi governi mauriziani.