Australia

Sparatoria di massa a Bondi Beach: «Un atto terroristico contro gli ebrei»

Due attentatori hanno aperto il fuoco sulla folla, alla periferia orientale di Sydney, causando la morte e il ferimento di decine di persone: si stava celebrando la festività ebraica di Hanukkah
©Mark Baker
Red. Online
14.12.2025 10:15

(Aggiornato alle 16.31) Momenti di terrore a Bondi Beach, una delle spiagge australiane più famose al mondo. E il bilancio della sparatoria di massa avvenuta quest'oggi è molto pesante: al momento si parla di almeno 12 morti e 29 feriti. Lo ha detto in conferenza stampa il commissario di polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon, parlando di «un atto terroristico».

Gli specialisti hanno inoltre localizzato un veicolo nel quale si troverebbero diversi ordigni esplosivi improvvisati. Lanyon ha spiegato che in questo momento sul posto è presente un'unità di soccorso per lo sminamento, impegnata a lavorare sul veicolo.

La polizia del Nuovo Galles del Sud è intervenuta in seguito alle segnalazioni di due attentatori che hanno aperto il fuoco sulla folla, nella spiaggia situata nella periferia orientale di Sydney. In un post sui social media, la polizia ha fatto sapere di essere ancora al lavoro per individuare un possibile terzo aggressore, esortando la popolazione a evitare la zona. «Chiunque si trovi sul posto dovrebbe mettersi al riparo». Sui social sono stati diffusi alcuni video che mostrano gli assalitori esplodere colpi di fucile sui presenti. Uno di loro è stato ucciso dagli agenti, mentre l'altro è in condizioni critiche, stando alla polizia.

Secondo quanto riportano i media australiani, nella popolare spiaggia era in corso una celebrazione della festività ebraica di Hanukkah, nota anche come Chanukah. L'evento, Chanukah by the Sea, era pubblicizzato come una serata di divertimento per famiglie. Le autorità hanno quindi confermato la morte di 12 persone, tra cui uno degli attentatori, e almeno 29 feriti, tra cui due agenti di polizia in gravi condizioni. Stando al Times of Israel, tra le vittime ci sarebbe anche il rabbino di Sydney, Eli Schlanger. Quando gli aggressori hanno aperto il fuoco, la folla ha iniziato a fuggire e a nascondersi, mentre qualcuno è riuscito a fare dei video.

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma: «Le scene a Bondi Beach sono scioccanti e angoscianti. Polizia e soccorritori sono sul campo al lavoro per salvare vite umane. Il mio pensiero è rivolto a tutte le persone colpite».

Il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha invece dichiarato che la sparatoria è stata organizzata «per colpire la comunità ebraica di Sydney»: «Nel primo giorno di Hanukkah, quella che avrebbe dovuto essere una notte di pace e gioia celebrata in quella comunità con famiglie e sostenitori è stata infranta da questo orribile e malvagio attacco», ha detto Minns in conferenza stampa.

Le immagini condivise mostrano un massiccio intervento di polizia nella zona, frequentata da gente del posto e turisti. Testimoni hanno riferito al Daily Star che due uomini sono scesi da un veicolo in Campbell Parade, vicino al Bondi Pavilion, hanno iniziato ad aprire il fuoco sui presenti intorno alle 18.40 (le 8.40 in Svizzera). Ulteriori riprese della scena mostrano due persone vestite di nero che sparano sulla spiaggia. In un altro filmato, si vedono le due persone tenute a terra dalla polizia. Uno degli autori della sparatoria è stato disarmato da un passante, il quale lo ha preso alle spalle mentre questi era intento a sparare con un fucile. L'«eroe per caso», identificato come Ahmed al Ahmed, 43 anni, sposato e padre di due figli, sarebbe stato colpito due volte al braccio e si troverebbe in ospedale con ferite non gravi. Il video del suo atto di coraggio è subito diventato virale sul web ed il premier del Nuovo Galles del Sud, chiamato a commentare le immagini, ha affermato: «È la scena più incredibile che abbia mai visto. Si è avvicinato a un uomo armato che aveva sparato sulla comunità e lo ha disarmato da solo, mettendo a rischio la propria vita per salvare quella di innumerevoli altre persone. Quell'uomo è un vero eroe e non ho dubbi che ci siano moltissime persone vive questa notte grazie al suo coraggio». 

Jeremy Leibler, presidente della Federazione Sionista d'Australia ha dichiarato al Jerusalem Post: «La comunità ebraica è sotto shock. C'erano 2000 membri della comunità ebraica che celebravano Hanukkah e accendevano insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta».

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha descritto quanto avvenuto come un «attacco molto crudele contro gli ebrei»: «I nostri fratelli e sorelle di Sydney sono stati attaccati da vili terroristi in un attacco molto crudele contro gli ebrei che erano andati ad accendere la prima candela di Hanukkah a Bondi Beach», ha commentato Herzog. Mentre il primo ministro dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu ha affermato che l'Australia «ha gettato benzina sul fuoco dell'antisemitismo» prima dell'attacco di Sydney. Il premier, citato dal Times of Israel, ha commentato: «Siamo impegnati in una battaglia contro l'antisemitismo globale e l'unico modo per combatterlo è denunciarlo e combatterlo. Non c'è altro modo. È quello che stiamo facendo in Israele. Le Forze di difesa israeliane e le nostre forze di sicurezza, con il nostro governo e la nostra nazione, continueremo a farlo».

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha espresso la solidarietà della Svizzera alle vittime e alle loro famiglie, affermando che il nostro Paese «condanna fermamente ogni forma di violenza, antisemitismo e odio». Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE, ha invece scritto sui social: «Siamo sconvolti dal tragico attacco di Bondi Beach, porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime. L'Europa è al fianco dell'Australia e delle comunità ebraiche di tutto il mondo. Siamo uniti contro la violenza, l'antisemitismo e l'odio». Gli Stati Uniti «condannano fermamente l'attacco terroristico. L'antisemitismo non ha posto in questo mondo. Le nostre preghiere sono rivolte alle vittime di questo orribile attacco, alla comunità ebraica e al popolo australiano», ha dal canto suo scritto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un post su X. Il Ministero degli Esteri iraniano ha denunciato domenica il «violento attacco» a Sydney. «Condanniamo il violento attacco a Sydney, in Australia. Il terrore e l'uccisione di esseri umani, ovunque vengano commessi, sono respinti e condannati», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei su X.

La spiaggia di Bondi, situata nella periferia orientale della città, è un luogo iconico amato da gente del posto e turisti. È una delle spiagge più famose al mondo, rinomata per la sua atmosfera rilassata e la sabbia dorata e anche per il surf.