Francia

Spari a Parigi, il bilancio si aggrava: i morti sono 3

L'autore è stato fermato, si tratta di un francese di 69 anni, già indagato per aver attaccato un campo migranti armato di sciabola — Il killer era uscito di prigione una decina di giorni fa — La sparatoria ha avuto luogo in rue d'Enghien, decimo arrondissement, in un centro culturale curdo – Scontri e lancio di oggetti contro la polizia nel quartiere curdo
Red. Online
23.12.2022 12:49

(In aggiornamento) Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi nel centro di Parigi, 10. arrondissement. Un uomo è stato fermato, secondo fonti della polizia francese. Il primo bilancio, di due morti e quattro feriti, si è aggravato: i decessi sono saliti a tre. È quanto riferito dalla procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, parlando con la stampa sul posto.

Beccuau ha pure confermato che l'autore della sparatoria di oggi a Parigi aveva precedenti per «violenze armate di carattere razzista». Il francese di 69 anni, ha precisato, era già stato fermato nel dicembre 2021 dopo aver attaccato una campo migranti con una sciabola, causando diversi feriti, tra cui due in condizioni gravi.

Due delle persone ferite sono in condizioni gravissime, ha fatto sapere la procura. Stando alle forze dell'ordine citate dalla stampa francese, i colpi d'arma da fuoco sono stati sparati poco prima di mezzogiorno.

La sparatoria «ha avuto luogo al centro culturale curdo Ahmet-Kaya, al numero 16 di rue d'Enghien», ha scritto Le Parisien, confermando che un «uomo di circa 70 anni ha aperto il fuoco contro diverse persone».

Intanto, la prefettura di polizia di Parigi invita cittadini e turisti ad «evitare il settore» teatro della sparatoria in Rue d'Enghien. In un messaggio pubblicato su Twitter, le forze dell'ordine chiedono di «lasciare intervenire i servizi di soccorso» nella zona.

«Sette, otto, spari in strada, è stato il panico totale. Siamo rimasti chiusi all'interno»; dice una negoziante di zona citata dalla France Presse.

L'autore è un francese di 69 anni

L'autore della sparatoria nei pressi del Centro culturale curdo in rue d'Enghien, nel centro di Parigi, è di nazionalità francese: è quanto scrive il giornale Le Parisien, confermando che l'uomo fermato dalla polizia ha 69 anni. Secondo il giornale, sarebbe «un pensionato della Sncf», la compagnia ferroviaria della Francia, dove lavorava come «conducente».

Dal canto suo, in un tweet, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo ha ringraziato «le forze dell'ordine per l'intervento decisivo questa mattina durante il terribile attacco nel decimo arrondissement. Un pensiero alle vittime e alle loro famiglie. Siamo al loro fianco. Una cellula psicologica aprirà presso il municipio del decimo arrondissement».

L'attacco al campo migranti armato di sciabola

L'autore della sparatoria in rue d'Enghien, nel cuore di Parigi, ha precedenti giudiziari. Secondo informazioni raccolte da BFMTV, il francese di 69 anni era già stato indagato lo scorso anno per tentato omicidio dopo aver attaccato un campo migranti di Parigi armato di una sciabola.

Secondo BFMTV, il sessantanovenne francese che ha aperto il fuoco questa mattina nel cuore di Parigi uccidendo tre persone era noto, in particolare, per aver attaccato con una sciabola dei migranti presenti in un campo di Bercy, nel dodicesimo arrondissement di Parigi, l'8 dicembre 2021, causando diversi feriti, tra cui due gravi.

Venne incriminato per tentato di omicidio con l'aggravante razzista, precisa BFMTV aggiungendo che gli inquirenti si interrogano sulle ragioni per cui fosse attualmente a piede libero. Mentre la «procura antiterrorismo sta valutando se i fatti sono di natura terroristica o meno», precisa l'emittente citando fonti giudiziarie. Era anche noto per un altro tentato omicidio nel 2016.

Il killer era uscito di prigione una decina di giorni fa

Il 69.enne francese autore dell'attacco in rue d'Enghien, un quartiere multietnico nel cuore di Parigi, era uscito dal carcere «una decina di giorni fa»: è quanto riferisce BFM-TV, citando la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau.

L'uomo, precisa l'emittente, «era stato liberato una decina di giorni fa» ed era «sotto controllo giudiziario in attesa del processo». Lo scorso anno, era stato incriminato per «violenze armate di carattere razzista», dopo aver attaccato con una sciabola un campo migranti di Parigi, causando 4 feriti di cui due in condizioni gravi.

Inchiesta per assassinio

Dopo la sparatoria, la procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per «assassinio, omicidio volontario e violenze aggravate»: è quanto riferisce l'emittente televisiva BFM-TV. «Un uomo di 69 anni è stato fermato e posto in stato di fermo», precisa la procura.

Il ministro Darmanin rientra a Parigi: «Sparatoria drammatica»

«In seguito alla drammatica sparatoria che si è consumata questa mattina, rientro a Parigi e mi recherò sul posto. Tutti i miei pensieri alle persone vicine alle vittime. L'autore è stato fermato»: è quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, dopo la sparatoria nel cuore di Parigi, che ha causato tre morti a pochi giorni dal Natale.

Intanto, la presidente del decimo arrondissement di Parigi, Alexandra Cordebard, parlando con i cronisti, ha precisato che anche l'autore della sparatoria in Rue d'Enghien, nel cuore di Parigi, «è rimasto ferito, è stato portato in ospedale, e poi verrà ascoltato dagli inquirenti». Secondo Cordebard, l'uomo è in stato di emergenza «relativa».

La polizia chiamata a proteggere i siti della comunità curda

La polizia francese ha diramato una circolare interna che chiede agli agenti di schierarsi a protezione di tutti i siti della comunità curda a Parigi: è quanto riferisce BFM-TV, dopo il terribile attacco che ha causato almeno tre morti in rue d'Enghien, nei pressi del centro culturale curdo a Parigi.

Scontri e lancio di oggetti contro la polizia nel quartiere curdo di Parigi, a un centinaio di metri dalla rue d'Enghien, la zona dalla sparatoria di questa mattina che ha portato alla morte di almeno tre persone. Nella zona i membri della comunità curda si sono riuniti per gridare la loro rabbia. Una parte della manifestazione spontanea è degenerata in scontri con la polizia che sta lanciando lacrimogeni.