Stop alla vendita degli animali selvatici nei mercati

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha chiesto di fermare la vendita di mammiferi selvatici vivi nei mercati alimentari per prevenire la diffusione delle malattie infettive.
«Gli animali, in particolare quelli selvatici, sono la fonte di oltre il 70% di tutte le malattie infettive emergenti nell’uomo, molte delle quali sono causate da nuovi virus. I mammiferi selvatici, in particolare, rappresentano un rischio per l’emergere di nuove malattie», si legge nella dichiarazione dell’Oms.
La trasmissione del virus Covid -19 all’uomo attraverso gli animali selvatici è una delle teorie favorite dagli esperti dell’organizzazione.
In un recente rapporto sulle origini della malattia, gli esperti dell’Oms hanno sottolineato che un mercato a Wuhan, la metropoli cinese in cui sono stati segnalati i primi casi, sembra essere stato uno dei punti della diffusione del virus alla fine del 2019. Da allora la malattia si è diffusa in tutto il mondo e ha provocato oltre 2,93 milioni di morti.
Oltre alla sospensione delle vendite, le organizzazioni internazionali chiedono il miglioramento delle norme igieniche in questi mercati tradizionali per ridurre sia la trasmissione da uomo a uomo che il contagio tra commercianti e clienti. Chiedono inoltre norme per controllare l’allevamento e la commercializzazione di animali selvatici destinati a essere venduti nei mercati per il consumo umano.
Le organizzazioni chiedono inoltre di formare ispettori veterinari per applicare queste nuove regole e rafforzare i sistemi di sorveglianza al fine di rilevare rapidamente nuovi agenti patogeni e lanciare campagne di informazione e sensibilizzazione per commercianti e clienti.