Strage di Hanau: il padre del killer vuole riavere le armi usate dal figlio

Il padre dell’autore della strage a sfondo razzista di Hanau, H. G. Rathjen, ha dichiarato che il monumento alle vittime del massacro dove morirono 9 persone il 19 febbraio scorso nella città tedesca è «istigazione all’odio» e chiede alle autorità di avere indietro le armi del figlio. Lo riferisce «Der Spiegel».
L’uomo, di 73 anni, sostiene che il figlio Tobias sia stato ucciso da un’organizzazione segreta in un bosco e che il suo suicidio sia in realtà il frutto di una simulazione. Rathjen pretende inoltre il ripristino e la riapertura del sito internet del figlio. Già nel 2004 i due avevano sporto denuncia contro una fantomatica società segreta.
In un paese come la Germania, scosso dal timore di un ritorno dei fantasmi del passato, tra estrema destra e complottisti di varia natura, le dichiarazioni del 73.enne sembrano destinate a provocare non poche polemiche.