Tensioni

Taiwan denuncia: «39 aerei e 13 navi militari cinesi intorno all'isola»

Nel fine settimana due navi americane e canadesi hanno attraversato lo Stretto di Taiwan
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Ats
11.09.2023 17:02

Taiwan ha annunciato stamattina di aver individuato 39 aerei militari, 13 navi e una portaerei cinese nei pressi dell'isola, dopo che due navi americane e canadesi hanno attraversato lo Stretto di Taiwan nel fine settimana.

Tra ieri e stamattina, 26 aerei e 13 navi militari hanno operato intorno all'isola. Secondo il Ministero della Difesa taiwanese, dalle prime ore di oggi sono stati individuati altri tredici velivoli. Oggi è stata rilevata anche la portaerei cinese Shandong a circa 60 miglia nautiche a sud-est della punta più meridionale di Taiwan, in navigazione verso est ed entrata nel Pacifico occidentale, ha aggiunto il ministero.

L'isola vive sotto la costante minaccia di invasione da parte della Cina, che considera Taiwan come una delle sue province e vuole riunificarla alla madrepatria, se necessario con la forza, anche se dice di preferire un percorso pacifico.

Taiwan ha dichiarato che 22 dei 39 velivoli recentemente individuati hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, un confine invisibile che separa l'isola dalla terraferma. Gli attraversamenti della linea mediana, considerati più provocatori, sono generalmente meno frequenti delle incursioni nell'Adiz, una vasta zona definita unilateralmente dai Paesi e all'interno della quale i velivoli stranieri devono identificarsi per motivi di sicurezza nazionale.

«L'esercito sta monitorando attentamente la situazione e ha incaricato aerei, navi della marina e sistemi missilistici terrestri di rispondere», ha dichiarato il ministero della Difesa di Taiwan in un comunicato.

Sabato, un portavoce militare cinese ha dichiarato che i soldati cinesi sono rimasti «costantemente in stato di allerta» dopo che due navi americane e canadesi hanno attraversato lo Stretto di Taiwan. Venerdì scorso il presidente cinese Xi Jinping, come riporta l'agenzia Xinhua, ha ripetuto ai generali di essere «pronti al combattimento» parlando durante l'ispezione del 78° gruppo d'armate.