Serbia

Tensione a Belgrado, scontri tra manifestanti e polizia

Al termine della grande manifestazione antigovernativa indetta dagli studenti nel centro della capitale, gruppi di dimostranti stanno cercando di raggiungere il parco Pionirski
©ANDREJ CUKIC
Ats
28.06.2025 23:20

Mentre nel centro di Belgrado proseguono in tarda serata incidenti e scontri tra polizia e manifestanti, alcune fonti e istituti indipendenti hanno diffuso nuovi dati sulla partecipazione alla grande manifestazione svoltasi nella capitale su iniziativa del movimento degli studenti. Secondo un organismo indipendente di conteggio, sarebbero stati circa 140 mila i manifestanti, un dato di molto superiore ai 36 mila di cui ha dato conto la polizia. Lo stesso era avvenuto in occasione della manifestazione oceanica antigovernativa del 15 marzo sempre a Belgrado. La polizia aveva parlato di poco più di 100 mila manifestanti, mentre per l'istituto indipendente a scendere in piazza erano stati tra 280 mila e 300 mila.

A diffondere il dato di 140 mila manifestanti a Belgrado è stato l'istituto 'Arhiv javnih skupova' (Archivio dei raduni pubblici), specializzato nei conteggi di partecipanti a manifestazioni di piazza. Nella capitale serba permane in tarda serata la tensione, con centinaia, forse migliaia di persone che restano per strada con l'intenzione di raggiungere il parco Pionirski dove sono accampati gli studenti anti-proteste. Massicci reparti di poliziotti in assetto antisommossa hanno formato cordoni per impedire che i manifestanti antigovernativi raggiungano il parco, presidiato a sua volta da ingenti forze di polizia. Al parco Pionirski si erano recati in precedenza il presidente Aleksandar Vucic e vari ministri per incontrare gli studenti contrari alle proteste e esprimere la solidarietà della dirigenza. Gli scontri tra agenti e manifestanti si susseguono ogni volta che vi sono tentativi di sfondare i cordoni, con la polizia che fa uso di manganelli e gas lacrimogeni. Finora non sono giunte notizie di feriti. Da oggi - ha fatto sapere il movimento - la protesta non è più solo degli studenti ma di tutti i cittadini, che chiedono nuove elezioni.