Stati Uniti

Tetto del debito: e adesso?

Trovato l'accordo, il provvedimento dovrà essere approvato dal Congresso entro il 5 giugno
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Red. Online
28.05.2023 08:34

E così, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e lo speaker della Camera Kevin McCarthy, uno democratico e l'altro repubblicano, hanno infine raggiunto un accordo per alzare il cosiddetto tetto del debito, in sostanza la quantità di soldi che lo Stato può prendere in prestito sui mercati. Una quantità che, in America, deve essere autorizzata periodicamente dal Congresso. L'annuncio di Biden, di fatto, rappresenta la conclusione di lunghi ed estenuanti negoziati fra le parti. Senza un accordo, nello spazio di pochi, pochissimi giorni gli Stati Uniti avrebbero rischiato di fare default. Ovvero, di non essere più capaci di ripagare i debiti contratti. Con conseguenze gravi, per alcuni devastanti, tanto sull'economia americana quanto su quella globale.

Venerdì, con una lettera al Congresso, la segretaria del Tesoro statunitense Janet Yellen aveva spiegato che il 5 giugno il Paese avrebbe attinto a tutte le risorse dello Stato. Il governo, aveva aggiunto Yellen, ha in programma pagamenti per oltre 130 miliardi di dollari ai primi del mese. Tradotto, urgeva prendere una decisione sul tetto. Trovato un accordo, resta da capire se il provvedimento, ora, verrà approvato dal Congresso entro il 5 giugno.

L'accordo concluso da Biden e McCarthy, fra le altre cose, prevede il taglio di alcune spese statali da qui ai prossimi due anni, oltre appunto all'aumento della quantità di soldi che gli Stati Uniti possono prendere in prestito sui mercati.

Sabato, a tarda sera, Biden ha sollecitato tramite un discorso sia la Camera sia il Senato ad approvare il provvedimento. Chiarendo che «questo accordo rappresenta un compromesso, il che significa che non tutti ottengono ciò che vogliono». In conferenza stampa, McCarthy dal canto suo ha spiegato che l’accordo contiene «riduzioni storiche della spesa e riforme conseguenti che solleveranno i lavoratori dalla povertà». Di più, non ci saranno nuove tasse.

La discussione alla Camera, tornando all'approvazione del provvedimento, è in agenda per mercoledì. La Camera è in mano repubblicana. Non solo, un piccolo gruppo di destra ha lasciato intendere di essere incline a far passare la proposta a patto di ricevere, in cambio, grossi tagli alla spesa sociale. 

L'innalzamento del tetto del debito, da anni, torna a fare capolino nei discorsi della politica americana. Di per sé, non rappresenta un problema. In questi mesi, per contro, il Partito Repubblicano ha vieppiù trasformato una normale funzione di controllo del Congresso in un vero e proprio strumento politico. Perfino l'ex presidente Donald Trump, in vetta ai sondaggi in vista delle primarie repubblicane per le presidenziali del 2024, ha fatto capire di essere pronto a spedire il Paese in default se le condizioni poste dal Partito non verranno accettate. 

Biden, da parte sua, ha pure dovuto affrontare critiche da parte del Partito Democratico. Alcuni esponenti, in particolare, hanno insistito sul concetto di default, sottolineando che questa minaccia li ha messi nella condizione di votare sì alla riduzione di spesa.

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