Guerra

The dark side of Roger Waters, tra accuse di propaganda russa e polemiche

Il discorso del cofondatore dei Pink Floyd alle Nazione Unite fa infuriare l'Ucraina e non solo - La moglie del chitarrista David Gilmour: «Difensore di Putin, bugiardo e ipocrita»
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Michele Montanari
09.02.2023 16:45

Dure critiche al cofondatore e bassista dei Pink Floyd Roger Waters dopo il suo video-discorso alle Nazioni Unite. L'artista ha infatti ribadito la controversa tesi secondo cui l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sarebbe stata «provocata». Il musicista britannico era stato invitato dalla Russia a parlare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e, in collegamento video, ha chiesto un cessate il fuoco, condannando l'invasione «illegale» da parte del Paese di Putin. Bene, ma non è finita. Roger Waters ha infatti denunciato i «provocatori» in Occidente, indicati come responsabili del conflitto. «Presidente Biden, presidente Putin, presidente Zelensky, per favore, cambiate il corso degli eventi, trovate un accordo oggi stesso su un cessate il fuoco, anche se ovviamente questo sarà solo il punto di partenza», ha affermato Waters al Palazzo di vetro, aggiungendo: «L'invasione da parte della Russia è illegale e la condanno, ma non è stata non provocata, quindi condanno nel modo più assoluto anche i provocatori». Ma chi sarebbero questi provocatori secondo il membro dei Pink Floyd? Gli statunitensi. È questo che il musicista aveva già sostenuto in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa ufficiale russa Tass: la guerra è stata provocata dagli USA, in quanto «vogliono comandare il mondo». E il conflitto in Ucraina è «una perfetta cortina di fumo per la classe dominante» che non vuole la fine delle ostilità.

Ma le posizioni filorusse di Roger Waters non si limitano a questo. In varie dichiarazioni - compresa una lettera aperta dai toni considerati «molto ossequiosi» indirizzata a Vladimir Putin - il musicista aveva affermato che l’unico obiettivo della Russia è la sicurezza delle popolazioni russofone della Crimea, di Donetsk e di Lugansk. Mentre in un’altra lettera aperta, questa volta indirizzata a Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Waters aveva dichiarato che la guerra è stata causata «dagli interessi delle classi dominanti occidentali e dai nazionalisti che abitano» in Ucraina. aggiungendo che il presidente Zelensky ha «ignorato il mandato del popolo», facendo prevalere «decisioni totalitarie e antidemocratiche sulla volontà del popolo ucraino, e da allora a governare il Paese sono le forze del nazionalismo estremo che si annidavano nell’ombra».

Tornando al recente discorso, il musicista ha sottolineato che, più che parlare a nome della Russia, stava dando voce a «circa quattro miliardi di fratelli e sorelle che non condividono i profitti dell'industria bellica. Non cresciamo i nostri figli e le nostre figlie per foraggiare i vostri cannoni», ha aggiunto Waters, spiegando che: «L'unica linea d'azione sensata oggi è chiedere un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Non bisogna spendere un'altra vita ucraina o russa, nemmeno una, sono tutte preziose ai nostri occhi». L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, sorvolando sul riferimento del musicista all'illegalità dell'invasione, si è complimentato per la sua «analisi molto precisa degli eventi», ribadendo la sua convinzione che l'Occidente stia conducendo una guerra contro il Paese di Putin.

Se da parte russa sono arrivate pacche sulle spalle, le parole di Waters all’ONU hanno però sollevato un polverone, cominciando dall'ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya, che ha definito il suo discorso «un altro mattone nel muro» (Another brick in the wall, citando la leggendaria canzone della band) della propaganda russa. Il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak ha invece dichiarato: «Waters chiede un cessate il fuoco in Ucraina» ma «in realtà, dice "date la terra alla Federazione russa, non perseguite i criminali di guerra, arrendetevi"». Ma a puntare il dito contro l'artista non è solo l'Ucraina. Il viceambasciatore delle Nazioni Unite per gli Stati Uniti, Richard Mills, ha affermato: «Riconosco che ha credenziali impressionanti come musicista, ma le sue qualifiche per parlare con noi in quanto esperto in materia di controllo degli armamenti o questioni di sicurezza europea mi sembrano meno evidenti». Il rappresentante dell'Albania all'ONU, Ferit Hoxha, ha invece fatto notare come gli ex compagni di band di Waters abbiano pubblicato una canzone a sostegno dell'Ucraina l'anno scorso (Hey Hey Rise Up, rilasciata ad aprile del 2022 per sostenere la popolazione ucraina). La pubblicazione del brano in questione ha incrinato i rapporti già tesi tra Roger Waters e il chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour. In una intervista rilasciata alla Berliner Zeitung, il bassista aveva subito criticato l'uscita del brano a favore dell'Ucraina: «Lo trovo davvero triste. Incoraggia la continuazione della guerra. Pink Floyd è un nome a cui sono legato e ora associare questo nome a una guerra per procura mi rattrista».

La moglie di Gilmour, la scrittrice Polly Samson, già negli scorsi giorni aveva accusato Waters di essere «un difensore di Putin», e il marito si era detto d'accordo con lei. Nel tweet di Polly Samson si legge: «Roger Waters sei antisemita fino al midollo. Anche un apologeta di Putin e un bugiardo, ladro, ipocrita, evasore fiscale, cantante in playback, misogino, invidioso, megalomane. Basta con le tue sciocchezze».

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