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Secondo il WSJ, nonostante le frustrazioni è improbabile che il tycoon rompa pubblicamente con il premier israeliano - Dagli USA un nuovo veto all'ONU alla bozza per gli aiuti a Gaza: è l'unico no - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:03
23:03
Russia: «USA cambi prospettiva o nessuna svolta in Medio Oriente»
«Finché Washington non cambierà la prospettiva attraverso cui guarda alla crisi a Gaza, finché la diplomazia multilaterale delle Nazioni Unite sarà vista lì come un ostacolo, non come uno strumento di fondamentale importanza, non si raggiungerà alcuna svolta nella risoluzione della crisi in Medio Oriente». Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.
«E il Consiglio di sicurezza rimarrà testimone della catastrofe, paralizzato non dai suoi problemi strutturali, ma dalla volontà, o meglio dall'assenza di volontà, di una singola delegazione - ha aggiunto -. Invitiamo i nostri colleghi americani a riconoscere il fatto che la loro dichiarata diplomazia silenziosa sul campo, come la chiamano, è minata non dalle voci sensate della comunità internazionale, anche in quest'aula, ma dall'azione concreta del suo alleato israeliano».
21:41
21:41
Veto USA alla bozza del Consiglio di sicurezza ONU su Gaza
Gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dai dieci membri non permanenti su Gaza, rimanendo ancora una volta isolati.
Il testo - che ha ottenuto 14 sì e il solo no americano - chiede a Israele di «revocare immediatamente e incondizionatamente tutte le restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza» e di garantirne la distribuzione sicura e senza ostacoli.
Chiede poi un «cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente» a Gaza, e il «rilascio incondizionato, dignitoso e immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas».
21:34
21:34
Netanyahu: «Le due vittime di Allenby erano soldati»
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato in un'intervista a Channel 14 che i due israeliani rimasti uccisi nell'attacco al valico di Allenby erano soldati. Netanyahu ha aggiunto: «Il prezzo è duro, ma questi eroi cadono affinché lo Stato continui a vivere».
21:33
21:33
Hamas: «Con l'operazione a Gaza City, Israele non otterrà gli ostaggi»
Gli ostaggi israeliani «sono distribuiti nei quartieri di Gaza City e non ci cureremo delle loro vite finché Netanyahu deciderà di ucciderli. L'inizio dell'operazione criminale a Gaza City e la sua espansione significano che il nemico non otterrà un solo prigioniero, vivo o morto». Lo affermano le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, citate da Al Jazeera.
«Il nemico sta entrando in una guerra di logoramento che gli costerà un numero aggiuntivo di morti e prigionieri catturati», hanno aggiunto. «Diciamo alla leadership nemica che Gaza non sarà un bersaglio facile per il vostro esercito».
21:33
21:33
Macron: Israele sta «distruggendo completamente» la sua «immagine e credibilità»
Israele sta «distruggendo completamente» la sua «immagine e credibilità» agli occhi dell'opinione pubblica mondiale, a causa delle vittime civili a Gaza. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista alla televisione israeliana Channel 12.
«Israele ha ottenuto risultati unici in termini di sicurezza», «ma condurre questo tipo di operazione a Gaza è totalmente controproducente e, devo dire, è un fallimento», ha dichiarato.
Macron ha difeso la sua decisione di riconoscere uno Stato palestinese in un'intervista alla tv israeliana, affermando che è «il modo migliore per isolare Hamas» nell'ambito del piano che la Francia sta promuovendo presso le Nazioni Unite.
Egli ha anche affermato che avrebbe voluto visitare Israele prima dell'incontro della prossima settimana a New York per spiegare la sua posizione, prima che le autorità israeliane gli rifiutassero la visita. Macron ha quindi aggiunto di voler continuare a «lavorare» con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
19:27
19:27
L'IDF chiede lo stop degli aiuti giordani dopo l'attentato a Allenby
L'Idf ha annunciato che, a seguito dell'attacco avvenuto oggi al valico di Allenby, il capo di stato maggiore Eyal Zamir, su raccomandazione del Coordinatore delle attività governative nei Territori e del comandante del comando centrale, ha consigliato al governo di sospendere l'ingresso degli aiuti umanitari provenienti dalla Giordania.
La misura resterà in vigore fino al completamento dell'inchiesta sull'attentato e alla definizione di nuove procedure di controllo per gli autisti giordani.
18:17
18:17
Allarme drone a Eilat, testimoni ne segnalano lo schianto
Dopo che le sirene d'allarme sono scattate a Eilat, nel sud di Israele, per l'arrivo di un drone, i cittadini segnalano lo schianto all'ingresso di un hotel. E pubblicano le immagini del fumo davanti all'edificio.
Non è ancora chiaro se vi sia stato l'impatto di un drone o se si tratti della caduta di grandi schegge dopo un'eventuale intercettazione.
18:16
18:16
Domani voto del Consiglio sicurezza ONU sulle sanzioni all'Iran
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite voterà domani se reintrodurre le sanzioni all'Iran per il suo programma nucleare, hanno riferito fonti diplomatiche all'Afp.
Gran Bretagna, Francia e Germania, firmatari dell'accordo Jcpoa del 2015 volto a impedire a Teheran di ottenere armi nucleari, sostengono che l'Iran ha violato le promesse fatte nel trattato.
16:58
16:58
Trump in disaccordo con Starmer sul riconoscimento della Palestina
Donald Trump afferma di essere «in disaccordo» con il premier britannico Starmer sul riconoscimento palestinese.
09:48
09:48
La Spagna apre un'inchiesta su possibili crimini di guerra a Gaza
Il procuratore generale dello Stato spagnolo, Alvaro Garcia Ortiz, ha autorizzato l'apertura di un'indagine preliminare sulle presunte «gravi violazioni del Diritto internazionale dei Diritti Umani e del Diritto Internazionale Umanitario» commessi dall'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza.
La decisione del PG è stata sollecitata dal capo della Procura per i Diritti umani e la Memoria Democratica, Dolores Delgado, che ha confermato l'apertura dell'indagine, in base al principio di giurisdizione universale, in dichiarazioni alla radio Cadena Ser.
La decisione si basa su un rapporto della polizia nazionale inviato a giugno alla Procura, che contiene «abbondante materiale probatorio» e testimonianze protette, relativi a «gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario», ha spiegato la procuratrice Delgado. Ha chiarito che si tratta di un'inchiesta simile a quella intrapresa dalla giustizia spagnola per indagare i crimini di guerra della Russia in Ucraina.
Il principio di giurisdizione universale permette ai tribunali spagnoli di perseguire crimini di estrema gravità, come il genocidio e i crimini contro l'umanità. Anche se, dopo la riforma introdotta nel 2014 dall'allora governo di Mariano Rajoy, limitatamente ai casi in cui siano coinvolti cittadini spagnoli e se la giurisdizione del Paese in cui si sono commessi i crimini, in questo caso Israele, non abbia aperto inchieste.
La procura spagnola ha già comunicato l'apertura delle indagini alla Corte Internazionale di Giustizia e alla procura della Corte Penale Internazionale(Cpi) che hanno in corso rispettive istruttorie. Sebbene la Spagna abbia aderito alla causa intentata dal Sudafrica presso la Corte Internazionale di Giustizia e collabori con la Cpi, Israele non riconosce la giurisdizione di quest'ultima.
La procuratrice Dolores Delgado ha ricordato che la Cpi «non ha polizia propria», per cui «ha bisogno degli Stati per poter far eseguire le sue decisioni». «La Corte internazionale di Giustizia sta chiedendo agli Stari di preservare il materiale probatorio che stiamo ottenendo e contribuire così a possibili processi che potranno essere fatti»,. ha specificato Delgado. «Non abbiamo mai avuto tanta informazione in tempo reale della possibile commissione di violazioni di diritti umani in tempo reale. Bisogna preservare queste prove. Immaginate se nel caso dell'Olocausto avessimo avuto questo materiale in tempo reale», ha concluso la procuratrice.
08:44
08:44
«Nuovi attacchi israeliani, bombe anche vicino agli ospedali»
Le forze israeliane hanno scatenato una nuova ondata di attacchi su Gaza, colpendo aree vicine ad alcuni dei pochi ospedali ancora funzionanti, mentre prosegue l' attacco via terra su Gaza City. Fonti sanitarie riferiscono ad Al Jazeera di almeno 83 palestinesi uccisi oggi dalle forze israeliane.
Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli.
Hamas ha condannato gli attacchi vicino agli ospedali come un «crimine di guerra a tutti gli effetti» e «un palese messaggio di sfida e palese disprezzo per la comunità internazionale».
Ieri era stato attaccato tre volte anche un ospedale pediatrico, quello di al-Rantisi. L'Onu, nell'inchiesta che ha condotto a dichiarare le azioni di Israele a Gaza un genocidio, ha anche evidenziato la distruzione da parte di Israele del centro di fecondazione in vitro di Al Basma, che ha distrutto 4.000 embrioni e 1.000 campioni di sperma e ovuli, definendola «una misura volta a impedire le nascite tra i palestinesi di Gaza», e uno degli atti definiti di genocidio dalla Convenzione del 1948.
Le Nazioni Unite affermano che queste azioni si inscrivono in una campagna sistematica per smantellare il settore sanitario di Gaza, che descrivono come «medicidio»: l'uccisione di operatori sanitari e la distruzione di ospedali per eliminare l'assistenza medica nell'enclave. Ieri è stato ucciso, tra gli altri, un operatore di Medici senza Frontiere, il tredicesimo dall'inizio della guerra.
06:51
06:51
L'ONU: «Le donne di Gaza costrette a partorire per strada»
«L'offensiva israeliana a Gaza costringe le donne a partorire per strada, senza ospedali, medici o acqua pulita». Lo ha dichiarato ieri sera il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, citando il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa).
«L'Unfpa afferma che 23.000 donne sono prive di cure e circa 15 bambini nascono ogni settimana senza assistenza medica», ha aggiunto Dujarric in una conferenza stampa citata dai media internazionali. Il portavoce Onu ha sollecitato l'immediata protezione dei civili, affermando che la situazione sul campo «sta peggiorando di ora in ora». Ha sottolineato che «l'emissione di ordini di sfollamento non esonera le parti in conflitto dalle loro responsabilità di proteggere i civili nella conduzione delle ostilità».
06:22
06:22
Il punto alle 6
Il presidente americano Donald Trump avrebbe recentemente dichiarato ai suoi principali collaboratori che il premier israeliano Benjamin Netanyahu lo sta «fottendo», secondo un articolo del Wall Street Journal che afferma però che nonostante le frustrazioni è improbabile che il tycoon rompa pubblicamente con Bibi.
Un alto funzionario israeliano citato nell'articolo afferma che Trump e Netanyahu hanno ottimi rapporti e che qualsiasi idea contraria è una «fake news». Funzionari statunitensi hanno dichiarato al giornale che il presidente americano è orgoglioso del suo stretto rapporto con Bibi e del forte sostegno Usa a Israele.