Trump deporta «i peggiori tra i peggiori», ma i dati dicono altro

Trump lo ha ribadito, a più riprese. Il suo obiettivo, in questi mesi, è stato quello di «deportare i peggiori tra i peggiori». «Criminali pericolosi», come assassini, stupratori o pedofili, provenienti da tutto il mondo e che, a suo dire, sarebbero entrati illegalmente negli Stati Uniti nel corso dell'amministrazione Biden. Il presidente americano, a tal proposito, ha promesso di espellere milioni di migranti, mettendo in atto, già nel corso dei primi mesi del suo seccondo mandato, quello che è stato definito il più grande programma di deportazione nella storia americana. Eppure, i dati governativi sulle detenzioni in corso negli Stati Uniti raccontano «una storia diversa»
Come spiega l'Associated Press, da quando Trump è tornato alla Casa Bianca, gli arresti effettuati dall'Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti sono, effettivamente, aumentati, in tutto il Paese. Tuttavia, la maggior parte delle persone attualmente detenute dall'ICE non ha alcuna condanna penale. E tra coloro che ne hanno, sono relativamente poche le persone che sono state condannate per reati gravi. Un dato, neanche a dirlo, in netto contrasto con la politica di sicurezza dei confini di Trump, che promette di allontanare dagli Stati Uniti i «criminali peggiori».
«C'è una profonda discrepanza tra la retorica e la realtà», ha dichiarato, a tal proposito, Ahilan Arulanantham, co-direttrice del Center for Immigration Law and Policy della UCLA Law School, interpellata sempre dall'AP. «Questa amministrazione, e anche la precedente amministrazione Trump, affermano costantemente di voler perseguire "i peggiori tra i peggiori" e parlano di controlli sull'immigrazione come se si trattasse solo di perseguire persone violente e pericolose con una lunga storia criminale. Eppure, nella stragrande maggioranza dei casi, prendono di mira per l'arresto persone senza precedenti penali».
Una realtà, questa, resa ancor più concreta dai dati. Secondo le ultime statistiche dell'ICE, al 29 giugno le persone detenute erano 57.861, di cui 41.495 (ossia il 71,7%) senza condanne penali. Un numero che include, 14.318 persone che risultavano avere accuse penali pendenti e 27.177 persone che sono soggette all'applicazione della legge sull'immigrazione, ma non hanno condanne penali note o accuse penali pendenti.
Non solo. A ogni persona detenuta dall'ICE viene assegnato anche un livello di minaccia su una scala che va da 1 a 3, dove 1 è il livello più alto. Chi non ha precedenti penali, tuttavia, viene classificato sotto la voce «senza livello di minaccia ICE». Secondo gli ultimi dati disponibili, che risalgono al 23 giugno, all'84% delle persone detenute (in 201 strutture a livello nazionale) non era stato assegnato alcun livello di minaccia. Solo il 7% di loro rientrava nella categoria di minaccia di livello 1 (il più alto), mentre il 4% apparteneva al livello 2 e il 5% al livello 3.
«Il presidente Trump ha giustificato questa agenda sull'immigrazione in parte affermando falsamente che i migranti siano la causa dei crimini violenti negli Stati Uniti, ma questo è semplicemente falso», ha dichiarato all'Associated Press Lauren-Brooke Eisen, direttrice senior del programma giustizia del Brennan Center for Justice. «Non ci sono ricerche e prove a sostegno delle sue affermazioni».
A tal proposito, infatti, le ricerche hanno costantemente dimostrato il contrario di quanto sostiene Trump. Dai dati, infatti, emerge che gli immigrati non sono da ritenere i responsabili della criminalità violenta che dilaga negli Stati Uniti. Oltretutto, sempre secondo quanto emerge dalle statistiche, queste persone commettono anche meno reati rispetto ai nativi americani. Come riporta un'indagine del National Bureau of Economic Research condotta nel 2023, per 150 anni gli immigrati hanno avuto tassi di incarcerazione inferiori rispetto ai nati negli Stati Uniti.
Ciononostante, come sottolineato da Abigail Jackson, portavoce della Casa Bianca, ha affermato che l'amministrazione Trump «è fortemente concentrata sull'eliminazione dei criminali non controllati che si trovano nel Paese illegalmente».
«Proprio questa settimana, l'Amministrazione ha condotto con successo un'operazione di salvataggio di bambini dallo sfruttamento lavorativo in una struttura per la produzione di marijuana in California, e ha continuato ad arrestare i peggiori tra i peggiori, inclusi assassini, pedofili, membri di gang e stupratori», ha scritto in un'e-mail. «Qualsiasi insinuazione che l'Amministrazione non sia concentrata su questi pericolosi criminali è assolutamente sbagliata».
Tuttavia, secondo gli esperti, «la falsa retorica dell'amministrazione Trump non fa altro che creare danni reali». Come dichiarato dagli esperti del settore all'AP, le persone delle comunità di immigrati si sentono costantemente prese di mira ed emarginate. Si tratta, insomma, di una situazione che «crea più spazio politico e sociale per l'odio in tutte le sue forme», facendo aumentare anche i crimini contro queste comunità.