«Trump è morto»: il complottismo sulla salute del presidente USA

Nell’ultimo fine settimana di agosto, su X è diventato virale a livello globale l’hashtag #TrumpIsDead. Le speculazioni sullo stato di salute e sulla morte di Donald Trump sono nate a seguito di una sua assenza pubblica di tre giorni (27, 28 e 29 agosto) dopo un mese ricco di eventi ufficiali.
Una dinamica non sorprendente, osserva la CNN, considerando che, a 79 anni, Trump sarà il presidente più anziano della storia americana al termine del suo mandato.
I lividi sulla mano di Trump
In alcune immagini diffuse online si vedono evidenti lividi sul dorso della mano del presidente, che sarebbero una prova della sua salute precaria.
La Casa Bianca ha risposto a queste asserzioni con una lettera firmata dal medico del presidente, Sean Barbabella, che chiarisce che i lividi sono compatibili con una lieve irritazione dei tessuti molli, causata da frequenti strette di mano e dall’uso di aspirina, assunta come parte di un trattamento preventivo per la salute cardiovascolare. Barbabella ha inoltre reso noto che a Trump è stata diagnosticata un’insufficienza venosa cronica, una condizione definita «benigna e comune», soprattutto tra gli over 70.
Il presunto avvelenamento
Negli stessi giorni, si è diffusa la teoria del complotto secondo cui Trump sarebbe stato avvelenato dal presidente russo Vladimir Putin in occasione del loro incontro in Alaska avvenuto il 15 agosto 2025. A prova di questa tesi, una recente foto del volto di Donald Trump che appare sfigurato.
Come evidenziato dal giornalista fact-checker della BBC Shayan Sardarizadeh, non ci sono alcune prove di questo presunto avvelenamento. Inoltre, la foto del volto sfigurato del presidente è in realtà di un’immagine «migliorata» con l’intelligenza artificiale (si tratta della tecnica dell’AI enhancement, che migliora la qualità dei file potenziandone le caratteristiche e rimuovendo le imperfezioni). La foto originale, scattata il 1° settembre 2025, ha una qualità molto bassa ed è possibile che l’IA abbia interpretato in modo errato la mancanza di definizioni facciali chiare, cambiando la fisionomia del volto.
La dichiarazione di Vance
Le teorie complottiste sulla presunta morte di Trump hanno subìto un’impennata online dopo l’intervista rilasciata dal vicepresidente J.D. Vance a USA Today venerdì 28 agosto. Durante il colloquio, Vance ha affermato di essere pronto ad assumere la presidenza nel caso si verificasse una «terribile tragedia», un commento che ha subito acceso sospetti e interpretazioni allarmistiche da parte degli utenti della rete.
Nonostante Vance abbia poi detto che «il presidente è incredibilmente in salute» e dotato di un’«energia incredibile», le sue parole non hanno placato le speculazioni, molti complottisti hanno visto nelle sue affermazioni un’allusione a una verità nascosta sulle presunte reali condizioni di Trump.