Trump esonera Orbán dalle sanzioni per l'acquisto di petrolio russo

Gli Stati Uniti hanno concesso all'Ungheria un'esenzione di un anno dalle sanzioni sul petrolio russo. Lo riferisce la Casa Bianca.
La dichiarazione è arrivata da un funzionario dell'amministrazione USA dopo i colloqui tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Nel frattempo, Budapest si è impegnata ad acquistare gas naturale liquefatto USA per un valore di circa 600 milioni di dollari, è stato aggiunto.
Il memorandum sul nucleare
Stati Uniti e Ungheria hanno inoltre firmato un memorandum d'intesa per favorire la cooperazione nel settore dell'energia nucleare civile. Il Dipartimento di Stato americano ha reso noto che Budapest prevede di sostenere la costruzione di piccoli reattori modulari SMR (fino a dieci), per un valore potenziale fino a 20 miliardi di dollari, secondo quanto ha reso noto il Dipartimento di Stato americano.
«L'Ungheria e gli Stati uniti hanno firmato un memorandum d'intesa sull'energia nucleare: il documento segna l'intenzione di avviare negoziati per facilitare la cooperazione nell'industria nucleare civile, inclusi i piccoli reattori modulari e lo stoccaggio del combustibile esaurito», si legge nella nota. «L'Ungheria ha indicato l'intenzione di sostenere la costruzione di fino a dieci SMR per un valore potenziale fino a 20 miliardi di dollari».
Secondo il comunicato, Washington e Budapest uniranno poi gli sforzi per rendere la capitale ungherese un punto di riferimento «nel nascente mercato dell'Europa centrale» per i reattori modulari.
Nel corso della sua visita a Washington, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha anche annunciato un accordo con la società statunitense Westinghouse per la fornitura di combustibile nucleare al reattore di Paks I, del valore di circa 114 milioni di dollari.
Trump: «Orbán è una brava persona speciale»
L'esenzione dalle sanzioni per l'acquisto di petrolio russo, seppur temporaneo e in cambio di una contropartita, suona nei fatti come un trattamento di favore concesso da Donald Trump a Viktor Orbán. Oltre all'acquisto di gas naturale liquefatto, l'Ungheria acquisterà materiale bellico per 700 milioni di dollari attraverso il sistema di vendite militari all'estero.
«Non permetteremo ai russi di vendere petrolio all'Ungheria», aveva detto il presidente ucraino Zelensky poco prima dell'incontro. Ma per l'Ungheria, Trump sembra disposto a fare un'eccezione. Accogliendo Orbán alla Casa Bianca, il presidente USA lo ha definito «una persona speciale», un «grande leader» e una «persona davvero brava» che «ha fatto un lavoro fantastico» ed è «molto potente nel suo Paese ma è anche molto amato».
Orbán ha detto di essere a Washington per «spiegare chiaramente quali sarebbero le conseguenze per il popolo e per l'economia ungherese del non acquisto di gas e petrolio dalla Russia». «Noi siamo riforniti da oleodotti che non sono una questione politica o ideologica, sono una realtà fisica». Trump è sembrato solidale con il premier ungherese e ha rimarcato che in Europa ci sono Paesi «che non hanno il problema dell'Ungheria e comprano molto petrolio e gas dalla Russia». Quindi ha aggiunto di essere «molto disturbato da questo, perché noi li aiutiamo e loro vanno a comprare petrolio e gas russo».
«L'UE deve rispettare l'Ungheria e il suo leader, e rispettarlo molto, perché ha ragione sull'immigrazione», ha poi aggiunto Trump. I Paesi europei «starebbero molto meglio se non avessero livelli di criminalità molto alti a causa dell'immigrazione illegale. Non solo devono fermare le ondate di persone che arrivano in Europa, ma devono ribaltare il processo ed espellerle».
