Stati Uniti

Trump, i documenti segreti e la registrazione esclusiva della CNN

Un audio diffuso dall'emittente statunitense riaccende i riflettori su uno dei suoi episodi citati nell'accusa, secondo cui l'ex presidente avrebbe mostrato informazioni su un piano di attacco all'Iran
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Red. Online
27.06.2023 10:15

Trump e i documenti segreti. I documenti segreti e Trump. Ormai da mesi, quando si tratta del tycoon, non si parla d'altro. Nonostante all'inizio di giugno l'ex presidente si sia dichiarato non colpevole di 37 capi d'accusa relativi alla presunta gestione di documenti riservati ritrovati nel suo resort di Mar-a-Lago, qualcuno ha voluto riaccendere i riflettori sulla faccenda. La CNN, nelle scorse ore, ha pubblicato un articolo in cui sostiene di aver ottenuto in esclusiva la registrazione audio di un incontro avvenuto nel 2021 a Bedminster, nel New Jersey. Dove – udite udite — Trump starebbe discutendo proprio dei documenti segreti incriminati. 

Andiamo con ordine. La registrazione della CNN proviene da un'intervista rilasciata da Trump nel 2021 nel suo golf resort di Bedminster. Un episodio dei due citati nell'accusa, secondo il quale l'ex presidente americano avrebbe mostrato informazioni classificate su un piano di attacco all'Iran a uno scrittore e un editore che stavano lavorando a un libro di memorie di Mark Meadows, ex capo dello staff di Trump. E non solo. Tra le persone a cui il tycoon avrebbe rivelato le informazioni segrete, in quell'occasione, ci sarebbero stati anche altri membri del suo staff. Che, secondo i pubblici ministeri, non disponevano della autorizzazioni di sicurezza necessarie per visionare tali documenti.

Ma torniamo alle registrazioni. Secondo quanto scrive la stessa CNN, il file audio di cui è entrata in possesso include «dettagli della conversazione che costituiscono una prova fondamentale nell'accusa del consigliere speciale Jack Smith contro Trump, per la cattiva gestione di informazioni classificate». Compreso, come dicevamo, anche un passaggio in cui Trump sembra indicare di avere tra le mani un documento segreto del Pentagono contenente dei piani di attacco all'Iran. 

La conversazione

«Questi sono i documenti». Queste le parole che, secondo la registrazione ottenuta dalla CNN, ha pronunciato Trump mentre discuteva dei piani di attacco del Pentagono, riferendosi a qualcosa di «altamente confidenziale». Nei due minuti successivi di registrazione, Trump ha poi scherzato con i suoi aiutanti, sbeffeggiando Hillary Clinton. «Hillary le stampava sempre, sapete. Le sue email private», ha detto un membro dello staff di Trump, a cui il tycoon ha risposto a sua volta: «No, le mandava ad Anthony Weiner», suscitando le risate dell'intera sala. 

Per il portavoce della campagna di Trump, tuttavia, la registrazione fornisce solamente un'ulteriore dimostrazione dell'innocenza di Trump. Che, a suo dire, non avrebbe fatto nulla di sbagliato, perché in quel momento erano presenti tantissimi documenti, ma nessuno di questi sarebbe stato, effettivamente, segreto. 

Ma c'è di più. Secondo quanto rivelato dalla CNN, nel periodo della registrazione, Trump era furioso a causa di un articolo apparso sul New Yorker, in cui il presidente degli Stati Maggiori Riuniti, Mark Milley, dichiarava di essere contrario a colpire l'Iran, mentre temeva che Trump avrebbe potuto avviare un conflitto molto importante. Un contesto che giustificherebbe il passaggio successivo della registrazione, in cui Trump avrebbe detto ai presenti che aveva un esempio da mostrare, proprio in merito alla faccenda dell'Iran. «Ha detto che volevo attaccare l'Iran, non è incredibile?», dice Trump, mentre in sottofondo si sente il fruscio di alcuni fogli. «Ho una grande pila di carte, questa cosa è appena venuta fuori. Guardate. È stato lui. Mi hanno presentato questo. Questo è ufficioso ma mi hanno presentato questo. Era lui. Questo era il Dipartimento della Difesa e lui»

Trump: «È una discolpa»

Trump, ovviamente, non ha mancato di commentare quanto comunicato dalla CNN nelle ultime ore. In un post sulla sua piattaforma Truth, ha affermato che il nastro era stato «diffuso illegalmente», e che si trattava più di una «discolpa», al contrario di quanto «la CNN abbia voluto far credere». Il processo al tycoon per le carte segrete a Mar-a-Lago, in ogni caso, si riaprirà il 14 agosto 2023, secondo quanto stabilito già la scorsa settimana dal giudice Aileen Cannon, che presiede il caso. 

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