Trump lancia scudo anti-missile Golden Dome

Un mega progetto ispirato all'Iron Dome di Israele per proteggere gli Stati Uniti da qualsiasi tipo di missile, perfino lanciato dallo Spazio. Donald Trump ha annunciato nello Studio Ovale l'avvio dei lavori di costruzione del Golden Dome, una promessa della campagna elettorale del presidente ed un sogno di Ronald Reagan che tuttavia non ha mai trovato i fondi per realizzarlo.
Che ci riesca l'attuale inquilino della Casa Bianca non è detto. Il tycoon ha parlato di uno stanziamento iniziale di 25 miliardi provenienti dal mega-progetto di legge che ancora deve essere approvato dal Congresso e sta riscontrando l'opposizione dei repubblicani più falchi. Proprio nelle ultime ore Trump è salito a Capitol Hill per strigliare il partito e convincerlo ad approvare la manovra ma non sembra essere riuscito a sbloccare l'impasse.
Molti fra i repubblicani restano preoccupati dai previsti tagli alla spesa che, a loro avviso, non sono sufficienti a finanziare le misure volute dal presidente e rischiano quindi di mettere sotto ulteriore pressione i conti pubblici. Altri temono invece che la stretta alle spese colpisca i programmi di assistenza sociale, quali il Medicare, creando quindi potenziali problemi alle urne considerato l'elevato numero di americani che vi dipendono per la copertura sanitaria.
Qualora il progetto di legge passasse, i 25 miliardi per l'ambizioso Golden Dome sarebbero solo una piccola fetta del costo finale che, secondo gli analisti, potrebbe arrivare a 500 miliardi di dollari e durare diversi anni. Il nuovo scudo per la difesa si baserà, infatti, su una complessa rete di centinaia di satelliti per rilevare, tracciare e potenzialmente intercettare i missili in arrivo. Alla guida del progetto il presidente ha nominato il generale della Space Force Michael Guetlein.
I democratici hanno già espresso le loro perplessità per il piano e anche per il potenziale coinvolgimento di Elon Musk, la cui SpaceX è data come favorita, insieme alle società partner Palantir e Anduril, nella gara per aggiudicarsi l'appalto per la costruzione di componenti chiave del sistema.
«Il Golden Globe sarà tutto Made in USA», ha dichiarato Trump precisando che rispetto al gemello israeliano il suo scudo avrà una copertura molto più estesa e sarà in grado di intercettare anche missili «lanciati dallo Spazio».
L'opposizione cinese
La Cina ha criticato l'annuncio riguardante lo scudo missilistico di difesa Golden Dome, accusando Washington di «minacciare l'equilibrio e la stabilità globali».
La portavoce del ministero degli esteri Mao Ning, parlando nel briefing quotidiano, ha esortato gli USA «ad abbandonare sviluppo e dispiegamento del sistema globale di difesa missilistico il prima possibile».
Il modello allo studio è visto come la risposta americana a un possibile attacco promosso da Cina e/o Russia.