Il caso

Trump non molla: «Ci prenderemo cura della Groenlandia e le vorremo bene»

In un'intervista alla NBC, il presidente ribadisce di non escludere la possibilità di annettere «con la forza militare» il territorio autonomo danese – Discorso diverso per il Canada, che rimane comunque «nella lista dei desideri»
© EPA/MADS CLAUS RASMUSSEN DENMARK OUT
Red. Online
05.05.2025 12:04

Donald Trump lo ribadisce. La Groenlandia «deve diventare parte degli Stati Uniti». E per riuscire nell'intento, il presidente americano, in un'intervista rilasciata nelle scorse ore al programma Meet The Press della NBC, ha sottolineato, una volta di più, che per realizzare l'obiettivo potrebbe far ricorso alla forza militare. 

«Non lo escludo. Non dico che lo farò, ma non escludo nulla», ha dichiarato Trump. «Abbiamo un disperato bisogno della Groenlandia. La Groenlandia ha una popolazione molto piccola, di cui ci prenderemo cura e a cui vorremo bene, e molto altro. Ma ne abbiamo bisogno per la sicurezza internazionale».

Dichiarazioni, queste, rilasciate nel corso di un'ampia intervista avvenuta in occasione dei primi 100 giorni del secondo mandato di Trump della scorsa settimana. Per l'occasione, al presidente statunitense è stato anche chiesto se, come per la Groenlandia, non esclude di utilizzare la forza militare anche per annettere il Canada agli Stati Uniti. Da quando è tornato alla Casa Bianca, Trump ha infatti più volte sottolineato che vorrebbe trasformare il Paese nel 51. Stato degli Stati Uniti. Ciononostante, l'interesse del tycoon verso il Canada sembra decisamente inferiore rispetto a quello dimostrato per la Groenlandia. «È altamente improbabile», ha affermato Trump, smentendo le ipotesi di voler conquistare il Canada «con la forza». «Non è una cosa che vedo possibile con questo Paese», ha aggiunto, spiegando di aver parlato con il nuovo primo ministro canadese, Mark Carney, con il quale non ha mai discusso di rendere il suo Paese parte degli Stati Uniti.

Tuttavia, Trump non esclude che, in un futuro anche molto vicino, le cose possano cambiare. «Questa settimana o la prossima, quando Carney visiterà Washington DC, potremmo comunque discuterne», ha dichiarato il presidente USA, pur sapendo che il premier, insieme a circa il 90% dei canadesi, si oppone all'idea di unire il Canada agli Stati Uniti. «Ne parlerò sempre. Sapete perché? Sovvenzioniamo il Canada per un ammontare di 200 miliardi di dollari all'anno», ha inoltre ribadito Trump. «Non abbiamo bisogno delle loro auto. Anzi, non le vogliamo. Non abbiamo bisogno della loro energia. E non la vogliamo nemmeno. Ne abbiamo più di loro. Non vogliamo il loro legname, abbiamo un ottimo legname. Tutto quello che devo fare è liberarlo dai pazzi ambientalisti». 

Ma non è tutto. Trump ha anche ricordato se il Canada facesse parte degli Stati Uniti «non costerebbe loro nulla». «Sarebbe fantastico, sarebbe uno Stato caro. Quando guardo la nostra mappa, la guardo senza quella linea artificiale che è stata tracciata con un righello molti anni fa. Era solo una linea artificiale, che va dritta da una parte all'altra. Non te ne rendi nemmeno conto. Che bel Paese sarebbe».