Guerra in Ucraina

«Trump sta perdendo la pazienza con Putin»: in arrivo «misure drastiche» contro la Russia?

Il segretario di Stato Marco Rubio fa sapere che il presidente USA intende colpire Mosca con pesanti sanzioni - E accusa Pechino: «Senza l'aiuto della Cina, la guerra in Ucraina sarebbe già finita»
©TOLGA AKMEN
Red. Online
27.07.2025 11:07

I negoziati per la pace tra Russia e Ucraina sembrano a punto morto, pure di fronte alle minacce di pesanti sanzioni americane contro Mosca. Una situazione di stallo che sta rendendo un miraggio la promessa fatta dal presidente USA Donald Trump in campagna elettorale, ovvero quella di porre fine alla guerra in tempi brevi. Il capo della Casa Bianca, di fronte ai continui bombardamenti sulle città ucraine, è «sempre più frustrato» dall’atteggiamento del presidente russo Vladimir Putin, stando a quanto dichiarato dal segretario di Stato Marco Rubio durante una intervista a Fox News.

Rubio ha ribadito che la priorità di Trump resta quella di porre fine al «conflitto» e ha sottolineato come quella tra Kiev e Mosca «non sia la sua guerra» del tycoon, suggerendo - senza nominarlo - che la guerra sia scoppiata per colpa di Joe Biden, come più volte affermato dall'attuale leader americano: «L’ha ereditata e ha fatto tutto il possibile per porvi fine». Tuttavia, il segretario di Stato ha voluto precisare che tra il presidente USA e il suo omologo russo ci sono ancora «ottimi rapporti».

Trump, ha evidenziato, sta «perdendo la pazienza» con Putin poiché Mosca non fa nulla per porre fine alla guerra in Ucraina: «Penso che stia diventando sempre più frustrato dal fatto che, nonostante abbia ottimi rapporti con Vladimir Putin al telefono, non si arrivi mai a nulla. Quindi è giunto il momento di agire e penso che il presidente lo abbia chiarito abbondantemente. Sta perdendo la pazienza, sta perdendo la volontà di continuare ad aspettare che la parte russa faccia qualcosa per porre fine a questa guerra», ha dichiarato Rubio, aggiungendo che il tycoon sta prendendo in considerazione «misure drastiche», tra cui l'imposizione di dazi del 100% se la Russia non si impegna a raggiungere un accordo di pace entro 50 giorni.

Il funzionario statunitense ha pure ricordato il brutale costo di vite umane umano causato dall’invasione delle truppe di Putin, affermando che «oltre 100 mila soldati russi sono stati uccisi» dallo scorso gennaio.

Rubio si è poi detto convinto che Trump riuscirà nell’impresa di portare Mosca al tavolo delle trattative, in quanto ha una decennale esperienza nel trattare con «persone spietate nel mondo degli affari», ed è un vero esperto nel portare a termine negoziati complessi: «Quell'ultimo 5%, quegli ultimi metri, sono sempre i più difficili in ogni trattativa», ha aggiunto, lanciando un j’accuse a Pechino. Secondo i vertici USA,  infatti,  la Cina starebbe fornendo alla Russia aiuti significativi, in particolare attraverso l'acquisto di petrolio, che si è rivelato fondamentale per sostenere gli sforzi militari di Mosca: «Tutti sanno che la Cina sta dando alla Russia tutti gli aiuti di cui ha bisogno senza essere scoperta. Gli europei se ne sono accorti. Putin non avrebbe potuto sostenere questa guerra senza il sostegno cinese, in particolare acquistando il suo petrolio», ha concluso Rubio.

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