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Trump: «Avremo presto la pace fra Israele e Iran»

Il presidente USA si è espresso via Truth – Raid su diverse zone di Teheran, nuova ondata di missili iraniani su Tel Aviv – Il ministro degli esteri iraniano: «Israele non vuole un accordo sulla questione nucleare» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: «Avremo presto la pace fra Israele e Iran»
Red. Online
15.06.2025 07:44
20:13
20:13
Quattro feriti nel sud di Israele per un missile dall'Iran

Il servizio ambulanze di Israele rende noto che ci sono quattro feriti nel sud e incendi sono scoppiati nella zona di Carmel dove è caduto un missile balistico lanciato dall'Iran.

20:02
20:02
Israele: forti esplosioni nel centro di Tel Aviv

Forti esplosioni sono state appena udite nel centro di Tel Aviv, ha constatato l'agenzia di stampa italiana Ansa sul posto.

Oltre a Tel Aviv, forti esplosioni sono state avvertite anche nel nord di Israele. In precedenza le sirene d'allarme erano scattate in diverse aree del paese dopo l'annuncio di un nuovo attacco missilistico in arrivo dall'Iran. Con i residenti chiamati a raggiungere i rifugi più vicini.

Intanto i sistemi di difesa aerea sono stati attivati a Teheran, secondo l'agenzia di stampa della Repubblica islamica (Irna, controllata dal governo), in seguito a diversi attacchi israeliani che hanno colpito un edificio residenziale nel centro della capitale, uccidendo cinque persone.

«I sistemi di difesa aerea sono stati attivati in diverse località di Teheran», ha indicato Irna, senza fornire ulteriori dettagli.

18:53
18:53
Ambasciata svizzera a Teheran chiusa fino a nuovo avviso

L'ambasciata svizzera a Teheran ha annunciato oggi sul suo conto sulla rete sociale X che rimarrà chiusa «fino a nuovo avviso». La sede diplomatica giustifica la chiusura con la situazione attuale, dato che nella capitale iraniana si sono sentite esplosioni. L'ambasciata ieri aveva già annunciato che sarebbe rimasta chiusa oggi.

18:47
18:47
Israele: eliminati il capo dell'intelligence iraniana e il suo vice

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha indicato in un'intervista al canale televisivo statunitense Fox che lo Stato ebraico ha eliminato, in un attacco a Teheran, il capo dei servizi segreti dei Guardiani della rivoluzione iraniana, Mohammad Kazemi, e il suo vice, Hassan Mohaqqeq.

Intanto l'agenzia di stampa britannica Reuters sul suo sito, citando due fonti dell'amministrazione statunitense, indica che il presidente degli USA Donald Trump ha posto il veto al piano israeliano di uccidere la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei.

Interpellato in diretta su Fox, Netanyahu ha però smentito che Trump abbia posto il veto al piano israeliano di uccidere Khamenei. «Ci sono così tante false notizie su conversazioni che non sono mai avvenute che non entrerò nei dettagli», ha commentato il premier. Anche il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi ha negato l'informazione di Reuters, definendola «fake new di primissimo ordine».

Almeno 406 persone sono state uccise e 654 ferite dai bombardamenti israeliani in Iran, sottolinea dal canto suo Human Right Activist, un'organizzazione per i diritti umani basata a Washington, secondo quanto riporta il media britannico Sky News, che a sua volta cita l'agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP).

Il governo iraniano - ricorda il media inglese - non ha ancora pubblicato il numero complessivo delle vittime.

17:52
17:52
Israele colpisce Mashhad: raid più in profondità in Iran

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che l'aeronautica militare ha bombardato l'aeroporto di Mashhad, nel nordest dell'Iran, a circa 2300 chilometri da Israele, segnando «l'attacco più in profondità dall'inizio dell'operazione».

«L'Aeronautica Militare sta lavorando per raggiungere la superiorità aerea in tutto l'Iran», ha sottolineato l'Idf, come riportano i media locali.

16:53
16:53
Trump: «Putin mediatore? Aperto all'idea»

È «possibile» che gli Stati Uniti vengano coinvolti nel conflitto in corso fra Israele e Iran. Lo ha detto il presidente degli USA Donald Trump all'emittente televisiva American Broadcasting Company (ABC), sottolineando che al «al momento» gli USA «non sono coinvolti».

Trump ha inoltre affermato di essere «aperto» all'idea che il presidente russo Vladimir Putin possa fare da mediatore nel conflitto fra Israele e Iran. «È pronto. Mi ha chiamato per parlarne. Ne abbiamo parlato a lungo», ha detto l'inquilino della Casa Bianca.

Intanto un alto funzionario del gabinetto di sicurezza israeliano ha confermato che «dietro le quinte stanno emergendo iniziative di mediazione» tra Israele e Iran, ma ha precisato che «al momento non esiste alcuna proposta concreta di cessate il fuoco». Lo riferisce la stampa israeliana, pochi minuti dopo le dichiarazioni di Trump. Secondo la fonte, non vi è una reale pressione internazionale su Israele per fermare l'operazione militare: «Abbiamo ancora molte sorprese e una forte determinazione».

16:12
16:12
Israele: nessun ferito, i missili iraniani non hanno colpito

Il servizio ambulanze israeliano, il Magen David Adom, informa che durante l'ultima ondata di attacchi dall'Iran non ci sono segnalazioni di impatti diretti dei vettori né feriti.

16:05
16:05
Trump: «Iran e Israele devono raggiungere un accordo»

«Avremo presto la pace tra Israele e l'Iran», ha indicato il presidente degli USA Donald Trump sulla sua rete sociale Truth Social. «L'Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo faranno, proprio come hanno fatto India e Pakistan», ha aggiunto Trump menzionando un susseguirsi di telefonate e incontri.

«Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo raggiungeranno, proprio come ho fatto con India e Pakistan, in quel caso usando gli scambi commerciali con gli Stati Uniti per portare ragione, coesione e buon senso nei colloqui con due leader eccellenti che sono stati in grado di prendere rapidamente una decisione e di fermarsi», ha sostenuto Trump, ricordando di aver fermato durante il suo primo mandato anche il conflitto fra Serbia e Kosovo.

Il presidente ha quindi citato un altro caso in cui il suo intervento ha portato pace. «Un altro caso è quello di Egitto ed Etiopia, e la loro lotta per una diga enorme che sta avendo ripercussioni sul magnifico fiume Nilo. C'è pace, almeno per ora, grazie al mio intervento, e rimarrà così! Allo stesso modo, avremo presto la pace tra Israele e Iran! Molte chiamate e incontri sono in corso. Faccio molto, e non vengo mai riconosciuto per nulla, ma va bene così».

16:05
16:05
Colpito il quartier generale della polizia di Teheran

I media iraniani hanno riferito che un attacco israeliano ha colpito il quartier generale della polizia di Teheran, nel centro della città. «Il Comando della polizia di Teheran è stato colpito da uno dei droni nemici», ha riportato l'agenzia di stampa degli studenti iraniani (Isna), citando un comunicato della polizia. L'attacco ha causato «danni lievi» e ha ferito «diversi» agenti.

15:26
15:26
Sirene a Tel Aviv e Gerusalemme

Sirene d'allarme risuonano a Tel Aviv, constata sul posto l'agenzia di stampa italiana Ansa. Gli allarmi sono stati attivati anche a Gerusalemme e in tutto il centro di Israele. Le forze armate dello Stato ebraico (Idf) rendono noto che i missili sono stati lanciati dall'Iran.

Intanto il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha esortato l'Iraq a impedire a Israele di utilizzare il suo spazio aereo e il suo territorio per lanciare attacchi contro la repubblica islamica.

«Il governo iracheno deve esercitare maggiore vigilanza e protezione sui suoi confini e sullo spazio aereo per impedire che il territorio iracheno venga abusato (da Israele) contro l'Iran», ha affermato Pezeshkian in una conversazione telefonica con il primo ministro iracheno Muhammad Shayya al-Sudani.

14:35
14:35
Raid su diverse zone di Teheran

Israele colpisce diverse zone di Teheran. I cittadini della capitale iraniana hanno inviato immagini e video sui social media, che mostrano i luoghi presi di mira dai missili: lo stadio Azadi, Chital, il grande bazar di Alaeddin, Taleghani, Niavaran, piazza Fatemi (dove si trova il ministero dell'interno) e aree vicine al parlamento. Il governo ha invitato a rifugiarsi nelle metropolitane e nelle moschee.

14:35
14:35
Oltre 200 morti e 650 feriti dall'inizio dell'attacco in Iran

Sarebbero oltre 200 le vittime dell'attacco di Israele all'Iran dall'inizio del conflitto. Lo si apprende da qualificate fonti di sicurezza, secondo le quali i raid e le azioni dell'intelligence sul territorio iraniano hanno provocato anche circa 650 feriti.

Negli attacchi della notte - secondo le fonti - oltre ai depositi di petrolio di Shahran e la raffineria di Shahr-e Rey, sarebbe stato colpito a Teheran il quartiere Narmak dove risiedono ufficiali pasdaran e istituti di ricerca. Attaccata anche una raffineria di gas ad Asaluyeh, basi e siti militari nelle province di Kirmashan, dell'Azarbaijan occidentale e di Kermanshah.

14:34
14:34
Katz: «Chi ci attacca trasforma Teheran in Beirut»

«Chiunque venga e cerchi di usare il fronte interno israeliano per sottometterci e danneggiarci capirà che, nonostante il prezzo elevato, non avrà successo. Sta essenzialmente trasformando Teheran in Beirut». Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Israel Katz durante una valutazione della situazione con il capo di stato maggiore Eyal Zamir, il direttore del Mossad David Barnea e alti ufficiali dell'Idf, l'esercito.

«Il piano sta funzionando come al solito e anche oltre. L'attacco a Teheran e ai suoi sistemi nucleari, ai sistemi di produzione di armi, alla difesa aerea e ai missili è un attacco potente», ha aggiunto Katz.

14:20
14:20
Colpiti in Iran 170 siti e l'archivio nucleare segreto

L'esercito israeliano ha comunicato che, negli ultimi tre giorni, sono stati attaccati più di 170 obiettivi e oltre 720 infrastrutture militari iraniane. Durante la notte, caccia dell'aeronautica israeliana hanno sorvolato Teheran e colpito obiettivi legati al programma nucleare.

Secondo il portavoce militare, sono stati distrutti più di 80 siti, tra cui il quartier generale del ministero della difesa iraniano, la sede dell'organizzazione Spand coinvolta nel programma nucleare e altri luoghi dove il regime iraniano avrebbe nascosto l'archivio nucleare.

14:13
14:13
Netanyahu: «L'Iran pagherà per le donne e i bimbi uccisi»

«I nostri soldati, i nostri piloti, sono nei cieli sopra l'Iran. L'Iran pagherà un prezzo altissimo per l'assassinio deliberato di civili, donne e bambini. Raggiungeremo i nostri obiettivi e infliggeremo loro un colpo devastante. Sentiranno tutta la forza del nostro braccio». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita a Bat Yam, dove un edificio è stato colpito da un missile e sei civili sono rimasti uccisi.

«Cittadini di Israele: ascoltate le istruzioni del Comando del Fronte Interno. Abbiate molta cura della vostra vita. Siamo sulla via della vittoria», ha concluso.

«Siamo qui perché ci troviamo in una battaglia esistenziale: pensate a cosa accadrebbe se l'Iran possedesse armi nucleari da lanciare contro le città di Israele. Pensate a cosa accadrebbe se l'Iran avesse 20'000 missili di questo tipo. Una minaccia esistenziale per Israele. Per questo abbiamo intrapreso una guerra per la salvezza contro una duplice minaccia di annientamento, e la stiamo conducendo con determinazione».

Intanto l'esercito israeliano ha fornito i dati aggiornati sulla guerra con l'Iran segnalando oltre 200 lanci di missili balistici e 22 siti di impatto diretto sul territorio israeliano. Le vittime confermate finora sono 13 (3 minori e 10 adulti), 380 i feriti 9 in condizioni gravi, 30 in condizioni moderate e 341 con ferite minori.

13:33
13:33
Israele conferma l'attacco al capo militare degli Houthi nello Yemen

Il portavoce dell'esercito israeliano Effie Defrin ha confermato in una conferenza stampa che l'aeronautica militare israeliana ha attaccato lo Yemen la scorsa notte, contemporaneamente ai raid in Iran, prendendo di mira il capo di stato maggiore militare Houthi, Muhammad Al-Ghamari.

L'esito non è ancora noto, ha detto. «Ieri sera, mentre erano in corso gli attacchi in Iran, i caccia dell'aeronautica militare hanno volato per oltre 2.000 chilometri da Israele e hanno colpito Sana'a, nello Yemen. Vi aggiorneremo più avanti sui risultati dell'attacco», ha affermato Defrin.

Ieri notte i media israeliani aveva riferito che i caccia israeliani avevano preso di mira una riunione di leader Houthi a Sanaa nel tentativo di uccidere Al-Ghamari.

13:20
13:20
«In questa fase, le risorse militari francesi non sono state mobilitate»

La Francia non ha «in questa fase» mobilitato le sue risorse militari per aiutare Israele a intercettare i missili iraniani diretti al suo territorio, ha dichiarato domenica il ministro degli esteri francese Jean-Noël Barrot.

«In questa fase, e data la natura e la traiettoria degli attacchi iraniani contro Israele, le risorse militari francesi non sono state mobilitate», ha dichiarato alla radio Rtl.

Venerdì, il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia potrebbe partecipare a «operazioni di protezione e difesa» di Israele in caso di «ritorsione» da parte di Teheran agli attacchi israeliani sul suo territorio, se «è in grado di farlo».

12:58
12:58
Germania, Francia e Regno Unito pronti a colloqui con l'Iran sul nucleare

Germania, Francia e Regno Unito sono pronte a tenere colloqui immediati con l'Iran sul programma nucleare di Teheran, nel tentativo di de-escalation della situazione in Medio Oriente, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, in visita in Medio Oriente. Lo riporta il Guardian.

Il ministro tedesco ha affermato che sta cercando di contribuire a una de-escalation del conflitto tra Israele e Iran, e ha osservato che Teheran non ha mai colto l'occasione per avviare colloqui costruttivi. «Spero che sia ancora possibile», ha dichiarato Wadephul all'emittente pubblica tedesca Ard. «La Germania, insieme a Francia e Gran Bretagna, è pronta. Stiamo offrendo all'Iran negoziati immediati sul programma nucleare, spero che (l'offerta) venga accettata».

«Questo è anche un prerequisito fondamentale per raggiungere una pacificazione di questo conflitto: che l'Iran non rappresenti un pericolo per la regione, per lo Stato di Israele o per l'Europa», ha sottolineato.

12:58
12:58
Sette alti generali dell'aeronautica uccisi da venerdì

Le Guardie Rivoluzionarie hanno dichiarato oggi in un comunicato che sette comandanti di alto rango della loro forza aerospaziale sono stati uccisi, insieme al comandante in capo delle forze Amirali Hajizadeh morto venerdì.

Nel comunicato si legge che tra i comandanti figurano Mahmoud Bagheri, Davoud Sheikhan, Mohammad-Bagher Taherpour, Mansour Safarpour, Masoud Tayyeb, Khosro Hassani e Javad Jarsara. La morte di Hajizadeh è stata annunciata venerdì.

12:56
12:56
Nuove esplosioni udite a Teheran

Nuove esplosioni si possono udire nella capitale iraniana Teheran: lo riferisce un giornalista dell'Afp sul posto.

I notiziari iraniani Khabar Online e Ham Mihan hanno riferito che i sistemi di difesa aerea a ovest e nord-ovest di Teheran sono stati attivati "per contrastare nuovi attacchi", mentre il quotidiano Shargh ha condiviso un video di colonne di fumo nella parte orientale della città.

11:09
11:09
Israele ha attaccato la sede del ministero della Difesa iraniano a Isfahan

Israele ha effettuato attacchi contro un'altra struttura del ministero della difesa iraniano, questa volta nella città di Isfahan, ha dichiarato il vicegovernatore generale della provincia di Isfahan, Akbar Salehi, aggiungendo che l'attacco ha causato lievi danni agli edifici circostanti.

«Non si segnalano vittime», ha aggiunto, citato dall'Isna. I media iraniani hanno riferito che Israele ha anche attaccato due volte un centro di vendita di tappeti a Isfahan. Nella notte l'agenzia Tasnim aveva riferito di un attacco israeliano che ha colpito la sede del ministero della difesa a Teheran, danneggiandone uno degli edifici.

10:44
10:44
12 palestinesi uccisi oggi nei raid aerei israeliani

Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi oggi nel corso di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, almeno cinque dei quali vicino a due centri di assistenza gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf): lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali, come riportano i media internazionali.

I medici dell'ospedale Al-Awda, nella Striscia centrale, hanno dichiarato che almeno tre persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite dal fuoco israeliano mentre cercavano di avvicinarsi a un centro di assistenza della Ghf vicino al corridoio di Netzarim. Altre due persone sono state uccise mentre si dirigevano verso un altro centro di assistenza a Rafah, nel sud.

Inoltre, un raid aereo ha ucciso altre sette persone nella città di Beit Lahiya, hanno riferito i medici.

10:42
10:42
Iran: «Israele vuole minare la diplomazia»

«Siamo fiduciosi che le nostre attività nucleari siano pacifiche e se ci sarà un accordo che priverà l'Iran del suo diritto alle attività nucleari, naturalmente non saremo pronti ad accettarlo»: lo ha detto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi.

«L'Iran avrebbe dovuto tenere oggi a Muscat un nuovo round di colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti ed eravamo pronti a presentare un piano che poteva portare ad un accordo», ha aggiunto.

«L'aggressione del regime israeliano all'Iran nel bel mezzo dei colloqui con gli Stati Uniti indica l'opposizione del regime a qualsiasi negoziato, come ha fatto negli ultimi anni», ha aggiunto Abbas Araghchi. Gli attacchi israeliani mirano a «far fallire i negoziati... e la complicità degli Usa con Israele è deplorevole». «È chiaro che il regime israeliano non vuole alcun accordo sulla questione nucleare. Non vuole negoziati e non cerca la diplomazia», ha sostenuto il capo della diplomazia iraniana, parlando di un «tentativo di minare la diplomazia».

10:17
10:17
Ancora bloccata a Sirte la «carovana della fermezza»

È bloccata da due giorni alle porte di Sirte, in Libia orientale, la carovana della fermezza 'al Soumoud', partita da Tunisi il 9 giugno con l'obiettivo di raggiungere Rafah per chiedere la fine del blocco israeliano su Gaza e aprire un corridoio umanitario.

Il convoglio, composto da oltre 300 mezzi e un migliaio di attivisti di diversi paesi maghrebini, è fermo ad un checkpoint dell'Esercito nazionale libico (Lna), che ne impedisce il proseguimento verso l'area urbana senza una regolarizzazione formale dei documenti d'ingresso, segnalano gli organizzatori. Le autorità della Cirenaica sotto il controllo del generale Khalifa Haftar hanno ristretto l'accesso a carburante e viveri, e le trattative in corso con mediatori libici e rappresentanti dell'ambasciata egiziana non hanno finora prodotto risultati concreti.

In un comunicato l'Lna ha spiegato che gli stranieri «devono regolarizzare la posizione di frontiera» prima di proseguire, confermando di aver sospeso l'afflusso di viveri, carburante e medicinali al campo improvvisato. Secondo gli organizzatori, le condizioni di salute dei partecipanti restano sotto controllo, ma si segnalano difficoltà logistiche crescenti. Fonti interne riferiscono che, nonostante temperature oltre i 40 gradi e carenza d'acqua, lo stato di salute generale resta «sotto controllo» grazie a una clinica mobile allestita dal personale medico tunisino; registrati solo casi di disidratazione curati sul posto.

L'organizzazione denuncia però «interferenze sulle reti cellulari» e il sequestro da parte delle forze di sicurezza di alcuni telefoni cellulari con video ritenuti «lesivi dell'immagine» dell'est libico. Tra le ipotesi in valutazione, anche quella di tornare indietro a Misurata e imbarcarsi via mare verso l'Egitto, qualora Il Cairo autorizzasse l'arrivo della carovana via mare ad Al-Arish.

Intanto a Tunisi ieri sera si è svolta una manifestazione a sostegno del proseguimento della carovana e pro-Palestina mentre sindacati, ong e partiti di opposizione hanno annunciato per domani un sit-in davanti all'ambasciata libica chiedendo «il rispetto del diritto alla solidarietà».

10:16
10:16
L'Iran: «Smetteremo di attaccare Israele quando cesserà l'aggressione»

Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato oggi che gli attacchi contro Israele cesseranno quando il paese porrà fine alla sua campagna militare contro la Repubblica Islamica.

«Ci stiamo difendendo; la nostra difesa è del tutto legittima», ha dichiarato Araghchi in un incontro con diplomatici stranieri. «Questa difesa è la nostra risposta all'aggressione. Se l'aggressione cessa, naturalmente cesseranno anche le nostre risposte», ha aggiunto.

10:16
10:16
L'Iran accusa: «Consiglio di sicurezza ONU indifferente agli attacchi di Israele»

Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha criticato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per la sua «indifferenza» nei confronti dell'attacco israeliano alle città e ai siti nucleari iraniani, aggiungendo che anche alcuni paesi europei, pur dichiarandosi civilizzati, hanno condannato l'Iran anziché Israele.

Secondo l'agenzia Irna il capo della diplomazia iraniana ha poi affermato che gli attacchi israeliani non potevano essere perpetrati senza il consenso e il sostegno degli Stati Uniti. «Abbiamo solide prove che le forze statunitensi nella regione hanno supportato Israele nei suoi attacchi», ha sottolineato.

La prova più importante del sostegno degli americani all'attacco israeliano sono le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sostegno esplicito a Israele, affermando che ci saranno attacchi di livello superiore, ha detto Araghchi, aggiungendo: «Gli Stati Uniti sono complici degli attacchi e dovrebbero assumersi la propria responsabilità».

10:15
10:15
Israele agli iraniani: «Evacuate le zone vicine ai siti militari»

L'esercito israeliano (Idf) ha invitato gli iraniani a evacuare le zone «vicine alle installazioni militari».

In un comunicato pubblicato su X l'esercito israeliano ha affermato di «chiedere l'evacuazione immediata» a «tutti coloro che si trovano attualmente nelle vicinanze di installazioni militari in Iran», sottolineando che le loro vite sono «in pericolo».

La nota è stata diffusa in arabo e in farsi dal portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee.

09:12
09:12
Israele «ha oltrepassato una nuova linea rossa» attaccando i siti nucleari iraniani

Israele «ha oltrepassato una nuova linea rossa» attaccando i siti nucleari iraniani: lo ha detto il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi.

«Questa volta il regime sionista ha oltrepassato una nuova linea rossa del diritto internazionale, attaccando siti nucleari, vietati in qualsiasi condizione», ha affermato il 62.enne.

09:10
09:10
L'Iran: colpiti siti di produzione di carburante per i caccia israeliani

Le forze armate iraniane hanno colpito con un gran numero di missili e droni le strutture israeliane di produzione di carburante per i suoi aerei da combattimento, nonché i suoi siti di approvvigionamento energetico, hanno dichiarato oggi le Guardie Rivoluzionarie.

«Se Israele continua con le sue azioni malvagie e le sue aggressioni, la risposta dell'Iran sarà più severa e di ampia portata», si legge in un comunicato stampa. «Nel frattempo, il sistema di difesa iraniano è riuscito a inseguire e distruggere tre missili da crociera, 10 droni e decine di piccoli proiettili durante l'aggressione israeliana all'Iran», prosegue la nota, citata dalla Tv di stato.

09:08
09:08
Tredici morti in Israele da venerdì

Tredici persone sono state uccise negli attacchi iraniani su Israele da venerdì scorso: lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu.

Tra le 13 vittime ci sono tre bambini, ha affermato Netanyahu in un comunicato stampa.

Inoltre, si contano «nove feriti gravi, 30 con lesioni moderate e 341 feriti lievi», dopo un'altra notte segnata dalle sirene di allarme in tutto il paese a causa degli attacchi missilistici iraniani, in risposta al massiccio attacco di Israele alla Repubblica Islamica.

08:34
08:34
Dieci morti nell'attacco iraniano

La polizia israeliana ha recuperato altri due corpi di persone uccise nell'attacco iraniano della notte scorsa: sale così a 10 il bilancio delle vittime.

Nella regione centrale del paese, almeno quattro persone, tra cui un bambino di 10 anni, sono state uccise e circa altre 100 sono rimaste ferite in un attacco missilistico, secondo Magen David Adom, l'equivalente israeliano della Croce Rossa. Nella regione di Shfela, altre 37 persone sono rimaste ferite.

La polizia israeliana ha confermato in un post su X che un attacco lungo la costa centrale, nel distretto di Tel Aviv, ha ucciso diverse persone e ne ha ferite decine. Dopo che un precedente attacco ha distrutto un edificio di tre piani nella regione israeliana della Galilea occidentale, l'MDA ha dichiarato che tre donne sono rimaste uccise. «Due donne sono state tratte in salvo senza segni di vita e il loro decesso è stato dichiarato sul posto», ha dichiarato il servizio di emergenza. Una terza donna è morta in ospedale.

Un missile iraniano ha colpito un'abitazione nella regione di Haifa, uccidendo una donna e ferendo altre 14 persone.

Da parte sua l'esercito israeliano ha reso noto di aver terminato un vasto attacco contro una serie di obiettivi a Teheran collegati al progetto nucleare. Gli obiettivi includevano il quartier generale del ministero della difesa.

07:44
07:44
Il punto alle 07.30

Le forze armate israeliane hanno riferito su Telegram di aver colpito nuovi basi missilistiche in Iran. «Nella notte sono stati identificati e colpiti lanciamissili in Iran», si legge nel comunicato, «nell'ora passata, l'aviazione israeliana ha completato un'ulteriore serie di attacchi su depositi e infrastrutture per il lancio di missili nell'Iran occidentale».

Dall'altro lato, il bilancio degli ultimi attacchi missilistici iraniani contro il centro di Israele e Gerusalemme è salito a otto morti e almeno 200 feriti. Lo riportano i media israeliani.

L'amministrazione Trump non sta considerando di unirsi a Israele contro l'Iran. Lo riporta Axios citando alcune fonti americane, che confermano la richiesta di Israele all'amministrazione di unirsi al conflitto. Gli Stati Uniti d'America «non hanno nulla a che vedere con l'attacco all'Iran di questa notte» ma «se venissimo attaccati in qualsiasi modo, forma o livello dall'Iran, la piena forza e grandezza delle forze armate statunitensi si abbatteranno su di voi in proporzioni mai viste prima». Lo scrive su Truth Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, dopo aver avvertito l'Iran di essere pronto a reagire con la massima durezza in caso di attacchi a obiettivi americani in Medio Oriente, ha affermato che «ad ogni modo, possiamo facilmente chiudere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto».

«È vergognoso, Israele prende di mira impianti nucleari pacifici, bombarda case e uccide iraniani a sangue freddo in chiara violazione del diritto internazionale. Eppure (il presidente francese Emmanuel) Macron ora decide di attaccare il programma nucleare iraniano in queste circostanze»: lo ha detto ieri sera il portavoce del ministero degli Esteri iraniano. «Questa quantità di ipocrisia è sconcertante», ha aggiunto in un messaggio su X, in risposta alle dichiarazioni di Macron, che ha difeso «il diritto di Israele a proteggersi» e ha affermato che l'Iran ha continuato il programma nucleare, arricchendo quasi fino a una fase critica sufficiente per la produzione di armi nucleari.