Trump vuole deportare «in paesi terzi» i migranti che non potrà rimpatriare

Nell'ambito della promessa di deportazione di massa di migranti, Donald Trump si prepara a deportare in paesi terzi i migranti che non potrà rimpatriare.
E il team del presidente eletto sta già preparando una lista di paesi, che comprende Turks and Caicos, Bahamas, Panama e Grenada, riferiscono le fonti citate da NBC News specificando che nel programma rientrerebbero i migranti che i paesi di origine - come Venezuela, Cuba e Cina - si rifiutano di accettare.
Non è chiaro se a queste migliaia, forse centinaia di migranti, che potrebbero essere trasferiti in paesi con cui non hanno nessun legame, di cui con non conoscono la lingua, cui non verrà permesso di rimanere a vivere e lavorare. Non si sa neanche che tipo di pressione diplomatica ed economica si sta esercitando sui paesi interessati che, sempre secondo le fonti, sono stati già contatti dal team di Trump e ha proposto loro un accordo.
Ad una richiesta di un commento, una portavoce del governo di Panama, Carmen Mora, ha però replicato di «non commentare supposizioni e voci, preferiamo dialogare con la nuova amministrazione quando sarà in carica». Mentre dagli altri governi interessati è arrivato un no comment.
Già durante il primo mandato, nel 2019 Trump inviò dei migranti in Guatemala che aveva accettato di accogliere richiedenti asilo entrati negli USA, che vennero messi sugli aerei senza che venisse comunicata loro la destinazione. Contro la pratica, che continuò nel 2020 venendo poi sospesa a causa della pandemia, fece ricorso l'American Civil Liberties Union e la causa è ancora in corso.
Trump ha intenzione anche di convincere il Messico ad accettare non solo i migranti che vengano respinti al confine, cosa che già fa, ma anche aerei di migranti, non cittadini messicani, deportati dagli USA. Lo rivelano sempre fonti di NBC News, precisando che non sarà facile ottenere l'assenso del Messico e che Trump userà, come sta già facendo, la minaccia di dazi per costringerlo.